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Stavamo facendo il nostro solito giretto notturno per assicurarci che Parigi pure quella notte avrebbe fatto sogni tranquilli:
《Chat, a te non sembra tutto strano?》 Domandai al ragazzo gatto quando atterammo su un tetto per riprendere un po' fiato:
《In effetti lo è. Sentiamo rumori ma dell'akumizzato non c'è traccia.》
《Io mi sto preoccupando tantissimo, e se Papillon avesse scoperto come sconfiggerci?》 Ero disperata, mi misi le mani davanti volto, come per nascondere la mia paura, non volevo farmi vedere da nessuno debole, questa cosa potrebbe essere usata contro di me e non volevo accadesse niente di male a nessuno.
Chat mi si avvicinò e mi abbracciò, in un certo senso mi sentivo protetta tra le sue braccia:
《Stai tranquilla my Lady, si risolverà tutto.》 Io alzai il volto per cercare i suoi occhi:
《Grazie Chat, sei un vero amico.》 Ci salutammo, perché i nostri miraculous ormai lampeggiavano.

Chat noir

Quindi è così che mi vede? Solo un amico? Niente di più? Neppure migliore amico? Insomma salviamo Parigi ogni giorno, e ormai ci conosciamo pure bene. Ma era stata chiara, lei era innamorata di un'altro ragazzo, anche se non sapevo chi era speravo che con lui fosse felice. Le voglio molto bene, e se non mi ama non posso farci nulla. Questo ragazzo deve essere proprio fortunato ad avergli rubato il cuore. Spero sia felice con lui anche se dovevo rimetterci la mia di felicità

Marinette

Aterrai appena in tempo nella mia stanza che mi ristrasformai, Tikki era esausta e così gli diedi un biscotto. Mi gettai sul letto. Come era possibile che Papillon avesse scoperto come sconfiggerci? Scacciai quel pensiero dalla testa, bisognava agire non rimanere a pensare il come e il perché.

~𖣘︎~

Ero in ritardo. Come al solito. Possibile non riuscissi ad arrivare in anticipo per una buona volta?
Mancavano 5 minuti alla prima lezione che ero all'entrata della scuola che mi tenevo per le ginocchia respirando affannosamente per la corsa. Vidi Alya che mi correva incontro:
《Chi è ora la ritardata tra noi due ora?》 Gli domandai con aria superiore:
《Se sono arrivata dopo di te una volta questo non vuol dire che ora prenda il tuo posto.》 Mi disse facendomi una linguaccia. Entrammo nella nostra classe, e subito ricevetti una occhiata di fuoco da Chloé si alzò dal suo banco e si incamminò verso di me. E io che pensavo che mi avrebbe lasciata in pace. Si avvicinò a me minacciosamente. Mentre mi passò affianco colpì con la sua spalla la mia, feci per girarmi indietro e tirarla per i capelli, ma all'improvviso sentì qualcosa prendermi le gambe e caddi a terra sotto lo sguardo divertito ormai di tutti:
《Ops, non ti avevo vista.》 Mi disse quella vipera mentre rideva. Mi rialzai a fatica anche grazie all'aiuto di Alya. Feci per fare un un'altro passo e andare al mio banco ma un dolore acuto mi fece urlare, mi faceva malissimo la caviglia sinistra:
《Non siamo sordi oca che non sei altro!》 Mi disse Sabrina mentre gli altri ridevano. Gli unici che erano rimasti seri erano Adrien e Nino e ovviamente Alya. Quest'ultima si affrettò a dire all'intera classe:
《Ma non vi vergognate? Alla vostra età fare certe cose? Mettetevi voi al posto di Marinette. Doversi subire tutte le prese in giro di quella stronza della Bourgeois.》
《Stronza a chi scusa?》 La minacciò Chloé:
《A te, vipera che non sei altro!》 Alya stava per prenderla a botte ma Nino la fermò mentre al suo posto venne Adrien ad aiutarmi:
《Vieni, ti porto in infermeria.》 Mi disse prendendomi un braccio e mettendolo intorno al suo collo. Io arrossì come non mai. Adrien mi stava aiutando!

《Tra qualche giorno ti passerà, mi raccomando, non sforzarti troppo.》 Si raccomando l'infermiera prima che uscissi dalla infermeria. Adrien si offrì di nuovo di aiutarmi:
《Davvero Adrien, non serve. Non fa più tanto male. Comunque grazie per prima.》gli disse:
《Di nulla Mari.》 Io arrossì ancora. Riuscì ad arrivare sana e salva in un certo senso in classe e per il resto della giornata non ricevetti più brutti scherzi ne insulti. Non capivo cosa gli prendeva ai miei compagni di classe, non gli avevo mai visti così, di solito erano gentili e educati, ma adesso sembravano tutti tipo Chloé.
Arrivai a casa con l'aiuto di Alya, la salutai ed entrai zoppicando. Mia madre vedendomi si preoccupò subito:
《Cosa ti è successo Mari?》
《Niente mamma, sono solo caduta e mi sono fatta male alla caviglia.》
《Marinette, sei la solita disattenta, uno di questo giorni tornerai con qualche braccio oppure gamba rotta.》 Mi faceva piacere che i miei si preoccupava per me ma dopo un po' mi facevano arrabiare. Non ero più la bambina di 6 anni che se cadeva piangeva subito.
《Ora riposati Mari, ai sentito l'infermiera, non ti devi sforzare.》 Si raccomandò con me Tikki:
《Si, ma come faccio a fare la pattuglia questa notte?》
《Puoi andare, solo non sforzarti troppo.》
《Va bene.》

Il resto della giornata lo avevo passato a letto disegnato i miei bozzetti che speravo un giorno avrei potuto esporre nella mia boutique. Si era fatta ora di andare a controllare Parigi. Mi trasformai e attenta a non forzare la caviglia cominciai a volare per i tetti di Parigi aiutata dal mio yo-yo. Arrivai fino alla torre Eiffel, vidi Chat Noir seduto poco distante da dove ero atterrata, decisi di avvicinarmi a lui:
《Bella Parigi la notte, vero?》 Gli domandai sendendomi accanto a lui:
《Già.》 Si limitò a dire lui senza voltarsi verso di me, sembrava triste:
《Cosa succede?》
《Niente my Lady. E solo che sono un po' triste.》
《Vuoi parlarne?》 Gli domandai avvicinandomi a lui:
《No, non ti preoccupare.》 Mi disse lui dolcemente, si sentiva che era veramente triste. Lo abbraciai:
《Chat, sai che con me puoi confidarti.》 Lui ricambiò l'abbraccio, dopo qualche minuto di silenzio si decise a parlare:
《Sai my Lady, ogni giorno venivo qui con mia madre, lei era sempre così allegra, era l'unica che riusciva a far sorridere mio padre, ma 3 anni fa morì. Vedendo questo luogo mi sono rattristato molto.》
《Mi dispiace Chat...》
《Non fa niente, ormai ci sono abituato.》 Alzai lo sguardo e lo vidi sorridere:
《Sappi che per qualsiasi cosa io sono qui ad ascoltarti.》 Gli dissi abbracciandolo ancora più forte. Rimanemmo abbracciati sotto le luci di Parigi per molto tempo. Era sempre bello passare del tempo con lui.

 𝐓𝐨𝐠𝐞𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora