~ 20 ~ (+18)

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(In grassetto c'è scritta la scena +18 se non siete interessati non leggete, grazie.)

1 anno dopo

Era passato un anno ormai dal mio incidente e le cose stavano andando bene, avevo un meraviglioso fidanzato, e i miei amici erano sempre accanto a me nel momento del bisogno. Chloé è cambiato molto, siamo ottime amiche e non prende più in giro nessuno, è incredibile che sia cambiata così tanto.
《Marinette Dupain-Cheng, si è ancora distratta?》 Mi riprese la signorina Bustier risvegliandomi dai miei pensieri:
《Scusi.》 Lei si girò di nuovo verso la lavagna continuando a scrivere:
《Perché non riesci a concentrarti?》 Mi domandò Adrien che era seduto difianco a me. Da quando avevamo reso pubblica la nostra relazione Alya e Nino si erano offerti per un cambio di posto, Nino sarebbe andato al mio posto e io al suo.
《Penso a tutto quello che è successo negli ultimi tempi.》
《E perché mai? Dovremmo cambiare qualcosa?》
《Noo! Per l'amor di Dio, è solo che non riesco a credere a tutto quello che è successo》
《Dupain-Cheng, è l'ultima volta che la riprendo, se non si concentra andrà dal preside.》 Mi rimproverò per l'ennesima volta la signorina Bustier:
《Va bene.》
Per tutta l'ora mi sforzavo di stare attenta anche se non era facile.

Finalmente arrivò la fine delle lezioni ma prima di andare ognuno a casa propria la signorina Bustier ci disse:
《Per la prossima settimana dovrete fare un progetto con il vostro compagno di banco, il tema dovrà essere "I monumenti francesi" vi auguro buon lavoro a tutti》 detto questo andammo ognuno a casa ma prima di andare fermai Adrien:
《Adrien?》
《Si?》
《Oggi sei impegnato?》
《No, perché?》
《Che ne dici se vieni da me per cominciare il progetto? A casa non ci sono i miei, non ci disturberà nessuno.》
《Va bene, fammi avvisare casa.》 Prese il telefono e telefonò alla assistente di suo padre e spiegò che per un progetto scolastico sarebbe tornato a casa verso sera, ovviamente siccome oggi aveva la giornata libera Nathalie non ebbe nulla da ridire. Ci incamminiamo verso casa mia dopo aver salutato Alya e Nino all'uscita della scuola anche loro diretti verso casa. Camminavamo mano nella mano, e quel contatto mi piaceva molto, lui era davvero un ragazzo d'oro, se mi avessero detto all'inizio delle medie che in futuro mi sarei fidanzata con lui non ci avrei creduto neanche morta ma il destino è il destino e ha sempre in serbo quello che non ti aspetterai mai.

Arrivammo davanti a casa mia e feci per tirare  fuori le chiavi per aprire la porta solo che faticavo a trovarle e cominciavo ad andare nel panico:
《Tutto bene my Lady?》 Mi domandò Adrien:
《No, non trovo più le chiavi!》 Quasi urlai mettendomi le mani in testa, pure le chiavi di casa perdevo. Lui si avvicinò a me e cominciò a frugare nel mio zaino:
《Dici queste per caso?》 Disse tirando fuori due paia di chiavi:
《SI!! 》 disse sollevata 《Cosa farei senza di te?》 Domandai in seguito più a me stessa:
《Perderesti anche la testa.》 Disse alzando le sopracciglia, possibile trovasse sempre doppi sensi?
《Haha, davvero divertente.》 Lo ripresi io fingendomi infastidita. Aprì la porta e entrammo dentro per poi richiederla subito a chiave.
《Ai fame?》 Gli domandai:
《Io no, ma lui si》 e indico Plagg che era davanti al frigorifero aspettando che come sempre gli tirassi una fetta di camembert.
Cosi aprì la porta d frigo e tirai fuori non una ma ben due fette di camembert e dalla dispensa dei biscotti per Tikki che pure lei aspettava la sua merendina:
《Marinette, così lo vizi》 mi rimproverò Adrien fissando Plagg che gli faceva la linguaccia:
《Suvvia Adrien, lascialo mangiare in pace.》 Lo presi sotto braccio e lo portai in camera mia lasciando i due kwami a mangiare in santa pace per cominciare il nostro progetto.
Posai gli zaini sulla chaise longue, per poi prendere le due sedie girevoli e portarle al computer che subito dopo accesi.

《Bene, da dove cominciamo?》 Domandai ad Adrien:
《Partiamo dal simbolo della capitale francese, la Tour Eiffel, che ne dici?》
《Mi sembra un'ottima idea.》 Dissi sorridendo.

Dopo una oretta circa avevamo finito quasi il progetto, insieme formavano una bella squadra sia in battaglia che durante i progetti alla quale prendavamo sempre il massimo dei voti.

Stavo terminando gli ultimi ritocchi aggiungendo alcune fotografie al progetto quando vidi Adrien avvicinarsi fin troppo:
《A-adrien, che stai facendo?》
《Non è ovvio?》 E mi posò un bacio sulla spalla che era scoperta per via della maglietta che indossavo:
《Adrien, fammi f-finire.》
《Potrai finire dopo, no?》 Disse mentre saliva con i baci fino al collo:
《P-per f-favore.》 Implorai ma lui ovviamente non ascoltava. Si fermò e voltò lo sguardo verso il computer. Mi rubò il mouse dalla mano destra e salvò il progetto per poi chiudere il computer:
《Adrien, prima il dovere e poi il piacere!》 Gli dissi abbastanza arrabbiata, odiavo quando qualcuno interferiva quando facevo qualcosa:
《Suvvia Mari, il progetto è quasi finito.》 Mi disse facendo gli occhi da gattino:
《Adrien, no, ti prego, gli occhi da gattino no, lo sai che non resisto agli occhi da gattino.》 Ma lui non la smetteva, tirai un sospiro e subito Adrien tornò da me avvicinandosi sempre di più con le sue labbra alle mie per poi tagliere ogni distanza in un bacio all'inizio dolce ma con il tempo sempre più passionale. Mi prese per i fianchi tirandomi su senza mai fermare il bacio, io incrocia le gambe intorno al suo baccino e le braccia al suo collo.
Mi posò delicatamente sul letto posizionandosi sopra di me per poi staccarci dal bacio per riprendere fiato:
《Voglioso?》 Dissi facendo grandi respiri:
《Certo my Lady, non sai quanto》 mi sussurrò all'orecchio mordendo subito dopo il lobo per quanto gli permettevano gli orecchini. Cominciò a baciarmi tutto il collo lasciando alcuni socchiotti per poi tornare sulle mie labbra riprendendo a baciarci con foga. Mise una mano sotto la mia maglietta facendomi rabbrividire sotto il suo tocco percorrendo l'addome per poi posare la mano sotto la schiena e arrivando fino al reggiseno slacciandolo dopo poco. Ci staccano dal bacio di nuovo per riprendere fiato e con un gesto veloce mi tolse la maglietta e il reggiseno buttandoli a terra, subito dopo mi sbottonò i jeans facendoli fare la stessa fine della maglietta lasciandomi solo in mutande, tornò a baciarmi mentre una mano si intrufolava sotto il tessuto lasciando in seguito un gemito uscire dalle mie labbra. Si alzò da me per andare a prendere qualcosa dal suo zaino tornando dopo pochi secondi con un preservativo in mano:
《Ma se lo avrebbe visto qualcuno a scuola?》 Domandai:
《E allora, sono quasi diciottenne, certe cose le faccio.》 Rispose togliendosi maglietta, pantaloni e boxer. Tirò fuori il profilattico e se lo misi per poi tornare sopra di me e baciandomi nel mentre toglieva l'ultimo indumento che mi rimaneva addosso. Interruppe il bacio guardandomi negli occhi per capire se non ero contro a quello che stava per fare infatti non lo ero.
Entrò piano dentro di me, all'inizio sentivo dolore ma dopo il dolore si tramutò in piacere. Cominciò a spingere facendo dentro e fuori accelerando sempre di più. Nella stanza riecchegiavano solo i nostri gemiti che si facevano sempre più forti finché non venni e lui subito dopo di me.

~𖣘︎~

Scesi di sotto seguita subito dopo da Adrien. Andammo in cucina a mangiare qualcosa.

《Che ne dici se rimani a dormire da me? I miei non ci saranno per l'intera settimana.》 Dissi ad Adrien mentre addentavo il mio panino alla nutella:
《No lo so, aspetta che chiede a Nathalie, prese il suo cellulare e telefonò all'assistente del padre:
《Ciao Nathalie, senti, ti volevo chiedere, oggi non ho niente in programma a nemmeno domani, vorrei rimanere a dormire da Marinette...si...magari anche il cambio...va bene...va bene a dopo.》 E chiuse la chiamata:
《Allora?》 Domandai:
《Posso restare tutta la settimana, tra poco l'autista mi porterà i vestiti e i libri.》 Io gli saltai al collo baciandolo:
《Evviva!!》 Esclamai come una bambina al giorno di Natale.
L'autista non tardò ad arrivare, Adrien uscì a prendere le sue cose e poi tornò dentro. A dire la verità non mi sarei mai aspettata che suo padre gli avrebbe dato il permesso di rimanere pure una intera settimana fuori casa.

Il resto del pomeriggio che rimaneva lo passamo a guardare un po' di film insieme a Tikki e Plagg, per poi cenare, lavarsi e filare a letto.

 𝐓𝐨𝐠𝐞𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora