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Adrien

《Adrien, ti stai rendendo conto di come ti stai comportando?》 Continuava a darmi fastidio Plagg.
《E come scusa? Stò solo facendo la cosa giusta.》 Risposi abbastanza seccato. Era parecchio tempo che rompeva le scatole:
《Ma ti sembra giusto far soffrire una tua amica?》 Continuò lui aspettando una mia risposta:
《È solo una imbranata, non merita essere amica con uno come me.》
《Ma ti stai sentendo? Parli come Chloé.》
《Lasciami in pace gattaccio!》 Gli urlai contro:
《Ti sembra giusto abbandonare la tua Lady senza un motivo ben preciso?》
《Il motivo c'è invece, sono anni che gli stò dietro sperando che ricambiasse i miei sentimenti ma non è mai successo.》
《Quanto sei stupido.》 Disse Plagg facendo una risatina:
《Allora cosa perdi tempo a parlare con me?》
《Ti sei visto? Non avresti mai fatto del male alla tua Lady anche se non avrebbe mai ricambiato i tuoi sentimenti.》
《Ma cosa stai dicendo? Io non gli ho fatto niente, l'ho solo staccata da me.》
《Davvero? E che mi dici di quello schiaffo?》
《Lo schiaffo era a Marinette non a Ladybug.》
《Appunto, ai fatto del male alla tua Lady e non te ne sei nemmeno accorto.》
《Plagg, ai rotto il cazzo, cosa centra quella stupida con Ladybug?》 Dissi abbastanza irritato:
《Vedi che sei stupido?》 Detto questo mi volò vicino e mi prese per il ciuffo tirandolo e portandomi davanti ai computer:
《Lasciami!》urlai ma lui non ne voleva sapere.
《Senti, brutto moccioso che non sei altro, ti stò cercando di far capire chi sia Ladybug e tu ricambi così?》
《Tu non mi stai facendo capire chi sia Ladybug, tu stai mischiando le cose!》 Gli urlai nuovamente:
《Non stò mischiando niente, ti stò facendo capire che LADYBUG È MARINETTE!!!》 Mi urlò con tutto il fiato che aveva:
《Non mi prendere in giro, una sfigata come lei non potrà mai essere una eroina.》 Lo presi in giro:
《E per questo un modello viziato non può essere un eroe.》 Mi disse sarcastico per poi continuare:
《Non capisci proprio niente, voi le maschere le avete nella vita reale non quando siete dei supereroi!
Quando avete le maschere avete la certezza che nessuna conoscerà le vostre identità così vi sentite liberi di comportarvi come è il vostro vero carattere, ma nella vita reale siete costretti a mettere su maschere perché avete paura. Paura che con il vostro comportamento reale illudiate gli altri che vi stanno accanto. Ma non stò capendo perché tu di punto in bianco sei cambiato così tanto, non ti riconosco più Adrien Agreste.》
《Smettila, stai solo mentendo!》 Gli urlai contro tenendomi la testa tra le mani che cominciava a farmi male:
《No Adrien, vieni qui.》
Digitò qualcosa sulla tastiere e dopo un paio di minuti mi ritrovai davanti una foto di Ladybug e una di Marinette:
《Ora dimmi, dimmi quali sono le differenze?》
Mi misi a guardare le fotografie mentre la testa faceva sempre più male:
《Guarda Adrien! Stesso colore dei capelli, stesso corpo, stessi occhi...》
《Basta, t-tu mi stai mentendo!》urlai per il dolore:
《Non ti stò mentendo, ti stò aprendo gli occhi. È diverso. So che Tikki era contro che io ti svelassi l'identità di Ladybug, ma è una situazione urgente!》
Una luce mi accecò e dopo qualche minuto scomparve. Mi risvegliai come se tutto questo era stato un sogno e mi ritrovai davanti l'immagine di Ladybug e Marinette:
《Cosa è successo?》domandai:
《ADRIEN!》 Urlò Plagg prima di investirmi:
《Sei tornato in te!》 Terminò lui.
All'improvviso mi ricordai tutto:
《Plagg? Ladybug è Marinette?》 Domandai come per ricevere una affermazione:
《Sì Adrien, e tu l'hai trattata malissimo e ai alzato le mani.》
《Aspetta COSA? LADYBUG È MARINETTE? QUELLA MARINETTE? MARINETTE DUPAIN-CHENG?》
《Sì Adrien!》
《Cosa ho fatto? Cosa cazzo ho fatto?》 E mi buttai a terra, cosa avevo fatto? Cosa mi era preso? Mi odierà ora in tutti e due i miei aspetti:
《Adrien smettila, corri da lei, chiedigli scusa!》
《Ai ragione Plagg, devo dirgli la verità.》

~𖣘︎~

Corsi come non mai fino alla casa di Marinette, sperando che non gli fosse successo niente, quando arrivai a casa sua vidi un'ambulanza e la signora Dupain-Cheng piangere mentre il marito la consolava.
Pregai con tutto me stesso che non fosse successo quelli che stavo pensando, mi avvicinai ai signori Dupain-Cheng:
《Cosa è successo?》 Domandai spaventato che quello che mi avrebbero detto fosse quello che pensavo:
《Marinette...》 singhiozzava sua madre:
《Vattene via, ai combinato abbastanza!》 Mi urlò suo padre preso dall'ira ma sua moglie lo calmò:
《Marinette....è scivolata g-giù dal....balcone.》 concluse la signora Dupain-Cheng prima di ricominciare a piangere.
Il mondo in quel momento mi crollò addosso. La mia Lady non c'era più? Tutto per colpa mia. Crollati in ginocchio davanti ai suoi genitori scoppiando in lacrime e tirando pugni al suolo:
《Sono stato un coglione! Non valgo niente, non sono riuscito a proteggere la persona che amo.》 Urlai dal dolore, sentì una mano toccarmi una spalla:
《Adrien, entra con noi dentro.》 Mi disse la madre di Marinette alzai lo sguardo e vidi che l'ambulanza non c'era più.

Entrai in casa con i genitori di Marinette.

《Adrien, tu non ai colpe, sarà colpa di una akuma. Sappiamo che sei un bravo ragazzo e che le persone non cambiano di punto in bianco. Non prenderti colpe che non devi assumere, vedrai che si sistemerà tutto.》 Mi tranquillizzò sua madre dopo essersi calmata pure lei. Mi voltai verso suo padre:
《Signori Dupain-Cheng, perdonatemi, nel caso vostra figlia non ce la faccia mia assumo tutte le responsabilità io.》
《Non devi figliolo.》 Mi rispose suo padre:
《Nostra figlia è forte, ce la farà.》

Ringraziai i signori Dupain-Cheng per il loro perdono e mi diressi verso casa mia quando vidi un esserino rosso voltarmi accanto:
《Tu devi essere Chat noir?》 Mi disse:
《E tu sei...?》
《Tikki, il kwami della creazione, ci eravamo già incontrati noi due.》
《Ah già vero.》 Dissi mettendomi una mano dietro la testa.
《Plagg esci》 ordino Tikki e subito Plagg uscì dalla mia giacchetta:
《Ai detto ad Adrien chi è Ladybug?》chiese Tikki
《Si zuccherino, ma era l'unico modo per farlo tornare in sé.》 Gli rispose:
《Adrien...》 si voltò verso di me Tikki 《spero che il segreto posso rimanere segreto.》
《Certo, non uscirà niente dalla mia bocca.》la rassicurai:
《Ora ci resta trovare l'akumizzato.》disse Tikki:
《Cosa?》 Gli domandai:
《Si Adrien, ha ragione la mamma di Mari, le persone non cambiano in poche ore.》

《Chloé!》 Urlai entrando in casa sua:
《Chat noir?》 Domandò lei svegliata dal suo sonno:
《Cosa vuoi?》
《Dammi subito l'oggetto akumizzato!》
《Mai!》 E detto questo prese una foto che stava sul suo comodino:
《Damella!》
《No!》

Dopo essermi liberata da lei presi la fotografia e la spezzai, da questa uscì una farfallina viola:
《Cataclisma!》 Allungai il braccio e chiusi la farfalla nella mia mano riducendola in polvere poco dopo. Una scia viola si manifestò dal corpo della bionda:
《Ma cosa? Chat noir?》
《Sì, ora devo andare.》 E uscì dalla sua camera.

Fuori stava diluviano e mi fermai su un tetto portando il viso verso l'altro e il pensiero alla mia Lady, e della lacrime cominciarono e scendere dal mio viso, speravo riuscisse ad uscirne viva. Non me lo sarei perdonato se non ce l'avrebbe fatta.

Ancora non credevo che la persona che ho amato tutto questo tempo mi sia sempre stata davanti e che l'avevo sempre classificata una semplice amica ferendo i suoi sentimenti.
Sono solo uno stupido, erano così evidenti le loro somiglianze mai io rimanevo accecato non rendendomene conto, aveva sempre avuto ragione Plagg a classificarmi uno stupido.

 𝐓𝐨𝐠𝐞𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora