Come ogni mattina faticavo ad alzarmi dal letto, ma alla fine mi dovetti alzare, altrimenti avrei fatto impazzire mamma e papà. Andai in bagno mi sciacquai la faccia, mi lavai i denti, mi truccai leggermente e mi vesti, insomma la solita noiosa routine. Feci accomodare Tikki nel mio zaino e uscì di casa dopo aver salutato i miei genitori. Non ero neanche tanto in ritardo, ma il doversi subire un'altra ramanzina per un minuto di ritardo non la volevo subire, così corsi fino alle scale che portavano all'interno della scuola. La caviglia aveva iniziato a fare meno male perciò ora potevo saltare e correre come sempre. Vidi Alya che stava seduta sulle scale, probabilmente mi stava aspettando, aveva un'aria annoiata ma quando mi vide gli si illuminarono gli occhi:
《Ciao Marinette!!!》 Mi urlò aggrappandosi al mio collo:
《Ciao Alya!!》 La abbraciai forte. In lontananza vidi Adrien che veniva verso di noi con Nino. Quest'ultimo però camminava a volto basso, non mostrando il suo solito sorriso ogni volta che vedeva Alya insieme a me la mattina.
《Ciao ragazze.》 Ci salutò Adrien come suo solito:
Alya gli rispose subito ma io rimasi incantata dal modello biondo come sempre.
《Come va la caviglia?》 Come mai si stava preoccupando così tanto per me? Infondo sono solo una amica per lui, come mai tutto questo interesse?
《B-bene, va-va meglia cioè me-meglio》 come al solito mostrai la mia scenata da balbettatrice professionista. Dopo essermi ripresa dall' imbarazzo posai il mio sguardo su Nino. Per tutto il tempo non a parlato:
《Nino, non per immischiarmi negli affari tuoi, ma va tutto bene?》 Gli domandai piano, quasi per paura della sua risposta e reazione. Lui alzò finalmente il suo sguardo e mi mandò una occhiata da far gelare il sangue:
《Faresti meglio a non impicciarti come al solito negli affari non solo miei ma anche degli altri.》 Mi disse freddamente per poi inccamminarsi da solo nella scuola:
《Ma cosa gli prende?》 Domandai più a me che ad Alya e Adrien:
《Non lo so, e da quando lo incontrato che non a fatto uscire parola dalla sua bocca, queste sono pe prime che a detto oggi.》 Mi disse Adrien senza distogliere lo sguardo dal suo migliore amico che ormai aveva raggiunto l'entrata.
《Non vi preoccupate, ci parlerò io con lui.》 Ci rassicurò Alya. Magari alla sua ragazza avrebbe detto quello che stava succedendo. E corse via alla ricerca di Nino. Io quando realizzai di essere rimasta sola con Adrien andai in iperventilazione. E adesso cosa avrei fatto? Adrien mi guardò attentamente:
《Che ne dici se...entriamo a scuola?》 Mi domandò cortesemente. Io ovviamente presa dall'emozione che lui mi avesse parlato gli risposi senza pensare a quello che dicevo:
《Perché????》 Seguita da una risatina isterica:
《Bhe, perché mancano pochi minuti all' inizio della lezione.》 Io solo ora mi accorsi di quanto stupida fossi:
《S-si-si ce-certo.》 E ci inviammo pure noi sulle scale per entrare a scuola.L'atmosfera in classe era la solita, tutti i miei compagni addosso a Chloé a ridere e scherzare. Mi guardai intorno per vedere se Alya e Nino fossero già qui ma non c'erano. Mi accomodai al mio posto come sempre. Adrien fece le stesso. Prima lezione: matematica. La lezione che odio di più al mondo, perfetto direi, alle prime ore del mattino già dovevo avere a che fare con i numeri. Vidi entrare per mia fortuna Alya subito dopo seguita da Nino, ma lui aveva sempre il viso basso. Si sedettero ai loro rispettivi posti:
《Non ti preoccupare, è tutto a posto.》 Mi disse Alya, ma io non gli credevo, ma per non farla preoccupare più di tanto le sorrisi forzatamente.Le lezioni passavano lentamente, ogni tanto Alya faceva qualche battutina per farmi ridere ma falliva ogni volta.
Volevo sapere. Avevo bisogno di sapere cosa stava succedendo. Possibile che di punto in bianco tutti si comportino l'esatto opposto. Deve essere successo qualcosa, ma non capivo che cosa. Insomma, da quel che mi ricordo non avevo fatto niente di male per far cambiare i miei compagni eppure eccomi qui, con un branco di Chloé che mi rovinano la vita. Una non mi bastava ovviamente. Finalmente era l'ultima lezione, ancora una oretta e sarei uscita da questa gabbia.
Senti Ivan parlare co Kim. Non capivo molto di quello che stavano dicendo, ma non prometteva nulla di buono. Girai la testa di poco, giusto per vedere con la coda dell'occhio cosa stessero facendo, vidi Kim passare di nascosto un foglietto piegato a Ivan, quest'ultimo lo aprì e dopo qualche secondo cominciarono a ridere piano per non farsi sentire dall'insegnante, notai poi Max che mi guardava e decisi di girarmi per non causare problemi. Cosa diamine hanno in mente? La lezione proseguiva tranquilla, apparte quegli scambi di biglietti non era successo più niente di strano. Per un' attimo ho pensato che tutto fosse tornato alla normalità.Finalmente la campanella suonò. Rimisi tutto nel mio zaino e mi diressi insieme ad Alya fuori dall'aula. Eravamo appena usciti quando Max mi si avvicinò:
《Marinette, potresti seguirmi?》 Cosa aveva in mente? Alya dalla faccia che aveva messo sembrava non volere che ci andassi ma ovviamente io ero una ragazza gentile e dopotutto mi fidavo di tutti anche se avevo diverse preoccupazioni:
《Va bene.》 Gli risposi solamente. Lui cominciò ad incamminarsi verso la palestra mentre io e Alya gli camminavamo dietro. Max mi fece cenno di entrare, io esitai un attimo ma poi decisi di aprire la porta che portava dentro la palestra e...
SPLASH
Mi ritrovai tutta bagnata. Guardai sopra la mia testa e vidi un secchio che dondolava, poi vidi Max che rideva e che correva vicino a Ivan e Kim che stavano ridendo di gusto.
《Come ti senti? Imbranata!》 Mi disse Kim con disprezzo. Io non gli rivolsi la parola, mi limitai ad abbassare lo sguardo.
《Ma come vi permettete, adesso ve la vedete con me!》 Urlò Alya tirandosi su le maniche, io la fermai, avrebbe solo peggiorato la situazione:
《No Alya, lasciali perdere, piuttosto andiamo a casa.》 Ivan divertito disse:
《Brava Alya, fai come dice la tua idiota!》.
Perché? Perché mi stavano facendo questo? Presi Alya per una braccio e la portai fuori sotto lo sguardo divertito di quei tre ragazzi:
《Marinette. Perché ti fai mettere i piedi in testa?》 Mi rimproverò lei. Io potevo solo darle ragione ma non me la sentivo di ribellarmi, infondo ero solo io contro tutta la mia classe quasi. Io non risposi e lei capì che era meglio non continuare. Ci dirigemmo fuori e ci incamminammo verso casa mia.Adrien
Stavo con Nino appena fuori dalla classe, era di pessimo umore. Se solo mi dicesse cosa gli succede...aspetta...ma quella è Marinette. Ma è bagnata? Cosa gli è successo? Perché è così triste? Appena vidi la mia compagna in quello stato un vortice di domande mi invasero la mente. Non vorrei che qualcuno gli abbia fatto un brutto scherzo. Avrei voluto andare a chiedergli cosa era successo ma lei era già andata via insieme ad Alya. Vidi la macchina di mio padre davanti alla scuola così decisi che era giunto anche per me il momento di andare a casa. Salutai Nino ma lui non mi guardò neanche.
Marinette
Entrai in casa e subito fui investita da una marea di domande dai miei genitori:
《Cosa ti è successo?》 Domandò mia madre:
《Perché sei tutta bagnata?》 Disse in seguito mio padre:
《Niente, non guardavo dove andavo e sono caduta su un secchio d'acqua.》 Presi Alya per il braccio e la portai di sopra.《Come mai ai mentito?》 Mi domandò lei. Io non gli risposi subito, stavo prendendo un cambio di vestiti dal mio armadio:
《Non voglio che si preoccupano, è una cosa che voglio risolvere da sola.》 Ovviamente Alya non era d'accordo ma decise di non parlare più. Mi cambiai in fretta e misi i miei vestiti ad asciugare. Rimanemmo per un po' di tempo insieme poi lei dovette andare a casa. La salutai e rimasi ad aiutare i miei genitori.
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𝐓𝐨𝐠𝐞𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫
RomanceMarinette è una ragazza di 16 anni, e come ogni sedicenne del periodo dell'adolescenza ci sono problemi in amore e non solo...