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Marinette

Sono stata una stupida, è adesso potevo non rivedere più né i miei genitori né Tikki per colpa dei miei compagni. Ma in parte era stata anche più colpa mia, non dovevo prestare attenzione a loro e dovevo parlarne con i miei come mi fu suggerito dall'inizio ma sono una testarda è ho preferito fare tutto da sola, e ora eccomi qua, tra la vita e la morte. Più verso la morte sicuramente.
Vedevo solo buio intorno a me, un buio da dove non si esce.
Corsi, nella speranza di poter uscire da lì, come se fosse un sogno e che mi sarei svegliata nella mia stanza con tutti i miei amici accanto corsi. Mentre correvo vidi un puntino farsi sempre più grande, corsi verso quel punto che si faceva sempre più grande fino a comprendere che era luce!
Quando vi fui ormai davanti socchiusi gli occhi per la troppa luminosità e lo altrepassai sperando di risvegliarmi.
Aprì leggermente gli occhi e vidi bianco, ero quello il paradiso?
Feci girare gli occhi per capire dove ero, avevo diversi aghi nelle vene attaccati al mio braccio destro che a loro volta erano attaccati a una flebo, e poi c'era un'altro macchinario vicino dove usciva un tubicino che percorrendolo con lo sguardo andava a finire nel mio naso. ERO ANCORA VIVA!!

Sentì qualcosa tenermi la mano sinistra posai lo sguardo senza muovermi molto e vidi una chioma bionda, sgranai gli occhi quando capì che era Adrien e subito una rabbia mi salì dentro, dopo tutto quello che aveva fatto, dopo tutto quello che mi aveva fatto passare aveva il coraggio di venire qui? Feci per tirare via la mano dalla sua ma vidi che alcune lacrime cadeva dal suo volto, stava singhiozzando in silenzio, probabilmente non si era accorto che ero sveglia e soprattutto viva. Non feci niente e richiusi gli occhi aspettando che dicesse qualcosa.
《Marinette...perdonami...non sono riuscito a proteggerti...》 sussurrava tra le lacrime: 《sono stato uno stronzo...cosa mi era passato per la mente...sono la causa di tutto questo... e ora... non sò nemmeno se vivrai.》 Cantinuava stringendo sempre più forte la mia mano:
《Non saprei cosa fare senza te al mio fianco. Sei sempre stata una ragazza gentile e si notava lontanamente che mi amavi ma io ero troppo preso a far innamorare di me il tuo alterego essendo pure cieco non capendo che siete la stessa persona, vi ho ferito entrambe e guarda come ti ho ridotto.》 "Aspetta. Cosa?! Come faceva a sapere del mio alterego? Cosa era successo? Chi altro lo sapeva?" pensai:
《Se solo mi fossi accorto di Chloé, se solo avessi potuto agire in tempo ora tu non ti troveresti qui, ma con la tua famiglia, sana e salva.》 Continuava mentre i singhiozzi si faceva più evidenti:
《Ti prego, se mai ti risveglierai, perdonami per tutto il male che ti ho fatto, my Lady.》 Terminò per poi lasciarmi un leggero bacio sul dorso della mano.

In quel momento a causa del suo gesto e delle sue ultime parole mi si presentarono le immagini di Adrien e Chat noir davanti, erano simili in tutto. Solo Chat mi chiamava "my Lady" e dato le loro somiglianza, la storia che sa chi sono e che mi abbia chiamato my Lady mi portava solo a una pensiero: Adrien è Chat noir.

Il cuore mi stava battendo forte, possibile che fosse questa la realtà? Ho avuto il mio partner di mille avventure sotto il naso. E mi sono innamorata della stessa persona due volte senza rendermene nemmeno conto.
Con un gesto automatico aprì gli occhi e lo guardai mentre lui non se ne rendeva ancora conto e guardava il pavimento piangendo, strinsi la sua mano per fargli capire che ero viva, infatti appena sentì la mia presa alzò gli occhi e quando mi vide si buttò tra le mia braccia facendo scendere dai suoi occhi altre lacrime:
《Marinette! Sei viva!》 Urlò tra le lacrime come se me ne potessi andare da un momento all'altro. Io gli accarezzai i suoi capelli per rassicurarlo:
《Adrien, mi stai facendo un tantino male.》 Lui si staccò subito:
《S-scusa, mi-mi sono fatto p-pr-prendere la ma-mano.》Disse mettendosi una mano dietro la testa:
《Perché balbetti?》 Gli domandai ridendo leggermente:
《I-io?》 Domandò con aria dispersa:
《Vedi qualcun'altro?》 Vidi subito dopo due esserini uscite allo scoperto:
《Marii!!》 Urlò Tikki fiondandosi addosso a me:
《Tikki!》 Lei strofinò le sue tenere guance sulle mie:
《Ci ai fatto preoccupare tutti!》 Mi disse mentre una lacrimuccia gli scorreva sul volto:
《Ma sono viva ora!》
《E menomale, non riuscivo più a sentire Adrien!》 Disse il gatto nero volante:
《Tu devi essere Plagg, il kwami della distruzione, giusto?》 Domandai per essere certa che Adrien fosse chi pensavo:
《Ovvio.》lui mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte per poi arrossire:
《Guarisci presto.》 Disse sotto lo sguardo di tutti:
《È così pure tu sai essere sdolcinato.》 Lo riprese Adrien scherzosamente mentre si asciugava con la manica della giacchetta le poche lacrime che erano rimaste sul suo viso:
《Si, e allora?》 Domandò il kwami con aria di sfida:
《Ragazzi, basta.》 Gli zittì, avevo compreso di non essere morta ed essere viva e subito dovevo vedere quei due litigare? 《Grazie Plagg.》 Dissi infine sorridendo:
《Il tuo sorriso è bellissimo, spero che non si cancelli più dalle tue labbra.》 Mi disse Adrien e subito arrossimmo entrambi.
Entrò una infermiera nella stanza, Tikki e Plagg si nascosero subito sotto la giacchetta di Adrien:
《Signorino Agreste è pre...》 ma si bloccò quando vide che ero sveglia:
《Buon giorno signorina Dupain-Cheng.》 Mi disse sorridendomi:
《Buon giorno pure a lei》 la salutai educatamente:
《Ritornando al discorso iniziale, signorino Agreste, potrebbe uscire dalla stanza, dovrei accertarmi che vada tutto bene con la signorina qui presente.》 Disse la infermiera:
《Certo, subito.》 Rispose il biondo, ma prima di uscire si avvicinò a me e mi diede una bacio sulla guancia sussurandomi:
《Ci vediamo questa sera.》 Per poi uscire

La infermiera controllò se le pulsazioni era giuste, la pressione e altre cose per poi concludere:
《Tutto va bene, la informo che per la caduta si ritrova delle lesioni leggere sul corpo che una volta spariti gli antidolorifici le faranno leggermente male. Si deve ritenere fortunata, la caduta non ha causato nulla di grave, tra tre giorni potrà tornare a casa. Le daremo tutti gli antibiotici e gli antidolorifici che le serviranno.》
La ringraziai per poi chiederle:
《Grazie mille di tutto. I mie genitori sono qui?》
《Certo, li chiamo subito.》 E detto questo uscì dalla stanza dove pochi minuti dopo apparvero i miei evidentemente preoccupati:
《Marinette, bambina mia, come va?》 Domandò mia madre:
《Abbastanza bene mamma, tra qualche giorno potrò tornare a casa.》 La informai:
《Marinette, ti prego, non fare più una cosa del genere.》 Mi disse mio padre, questa volta aveva ragione a rimproverarmi:
《Non vi preoccupate, ho capito che la vita è preziosa e non va buttata così, ho commesso degli errori che non si ripeteranno più.》gli rassicurai.
《Certo tesoro, dagli sbagli si impara e grazie al cielo sei viva. Ora ti lasciamo riposare.》 Terminò mia madre dandomi un bacio sulla fronte:
《Ciao》 gli dissi prima che se ne andassero.

~𖣘︎~

Fuori il sole stava tramontando da quello che riuscì a vedere dalla finestra socchiusa.
Mi potevo considerare la persona più fortunata al mondo, dopo una caduta del genere ancora non credevo che non mi ero rotta niente.
Ancora però non mi era chiaro cosa centrava l'agire su Chloé, piuttosto fermarla. Ogni mio dubbio sarebbe sparito questa sera, quando un certo gatto probabilmente mi avrebbe fatto visita.

Fuori era buio, ma di lui ancora nessuna traccia, i corridoi dell'ospedale erano silenziosi e mi metteva a disagio non sentire niente intorno a me.
Sentì picchiettare alla finestra e i miei occhi si illuminarono appena videro il gatto che stavo aspettando da molto tempo:
《Come mai in ritardo?》 Domandai:
《Piuttosto tu come mai ancora sveglia. Dovresti riposare sai?》mi disse Adrien appena si ritrasformò:
《Non riuscivo a prendere sonno, un certo gatto tardava ad arrivare.》 Confermai.
Si avvicinò sempre di più a me e mi diede una bacio sulle labbra:
《Rimedio subito.》 Prese una sedia e la posizionò dalla parte destra del letto e si sedette sopra, mi prese una mano e me la strinse:
《Venite qua.》 Richiamò i kwami sapendo perfettamente che c'erano tutti e due, infatti uscirono subito da un angolo della camera e si avvicinarono. Tikki si accoccolò sul mio petto mentre Plagg si mise vicino ad Adrien:
《Adrien?》o richiamai:
《Si?》
《Cos'è questa storia di Chloé?》
《È una lunga storia, te la racconterò una volta usciti di qui.》
《Va bene. Buona notte.》 Dissi:
《Buona notte.》 Mi rispose tutti sotto voce.
E così finalmente mi addormentai.

 𝐓𝐨𝐠𝐞𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora