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Fini di cenare e andai in camera mia. Mi gettai sul letto con la faccia immersa nel cuscino:
《Marinette? Va tutto bene?》 Mi domandò Tikki ma lei sapeva bene la risposta:
《No Tikki. Non va per niente bene. Sto rimanendo sola. I miei genitori non ci saranno per sempre ad aiutarmi e a sostenermi. I miei amici mi stanno abbandonando uno dopo l'altro.》 Ero chiaramente triste. Sentì dei rumori e subito dopo la voce di Tikki:
《Marinette, guardami!》 Io tirai su la testa per vedere cosa avesse fatto. Si era messa intorno al suo corpicino una stoffa gialla:
《Io sono Chloé e questo è tutto assolutamente ridicolo. Sabrina! Vieni subito qua!!! Imboccami che ho fame!》 Disse imitando la voce di Chloé. Io risi. Stava facendo tutto questo per tirarmi su il morale. Feci cenno a Tikki di avvicinarsi, lei lo fece subito e le diedi un bacio sulla testa:
《Sei la migliore.》 Le dissi e lei ovviamente fece un grandissimo sorriso che mi metteva sempre di buon umore. Potevano abbandonarmi tutti, ma io avevo lei e questo mi bastava per essere felice.

Si era fatto buoi e decisi di andare sul balcone ad ammirare la luna. Tra un po' avrei dovuto diventare Ladybug e perlustrare Parigi. È da un po' che non si sentono rumori strani, magari Papillon aveva ritirato l'akuma ma non dovevo abbassare mai la guardia.

Adrien

Ero sul letto e pensavo. Come si sentirà Marinette? E sempre stata gentile e adesso che sta ricevendo solo cattiverie non deve essere facile.
Cercai con lo sguardo Plagg e come sempre stava mangiando il suo camembert in completa tranquillità:
《Sempre a mangiare?》 Gli domandai ironicamente:
《E tu sempre a pensare a Ladybug?》 Mi rispose allo stesso tono:
《No, non sto pensando a lei.》 Confessai, lui mi guardò attentamente:
《Come sarebbe a dire scusa? Ai già trovato con chi rimpiazzare la tua Lady?》
《Certo che no. Stavo pensando a Marinette, lei e sempre stata gentile con tutti, a sempre cercato di aiutare e adesso di punto in bianco si stanno comportando tutti male con lei.》
《Manca ancora un po' per andare a perlustrare Parigi, se vuoi puoi andare a vedere come sta.》 Disse finendo il pezzo di camembert che stava mangiando. Io lo guardai per capire se stava scherzando ma aveva uno sguardo serio e capì che non scherzava.
《Plagg, trasformami!》 E mi ritrovai nelle vesti del famoso e affascinante gatto nero che protegge Parigi. Aprì una finestra e allungai il bastone dirigendomi verso casa Dupain-Cheng.

Marinette

Stavo sola ad ammirare il cielo notturno, mi girai per tornare da Tikki e trasformarmi ma due occhi verdi mi impedirono di rientrare in camera:
《C-chat noir? C-che ci fai qui?》 Domandai abbastanza imbarazzata.
《Sono venuto a vedere come stavi.》 Mi rispose lui con tono dolce, ma non quello che usava sempre quando ero il mio alterego ma era più dolce:
《Bene Chat.》 Risposi abbassando lo sguardo, non volevo dirgli la verità. Non volevo provasse pietà per me.
《Mi stai mentendo.》 Affermò lui:
《No, non ti sto mentendo.》
《Marinette? Puoi prendere in giro chi vuoi ma non me.》
Lacrime cominciavano a scendere dai miei occhi, aveva ragione, stavo mentendo a tutti ma stranamente con lui non potevo, qualche lacrima cadde a terra e subito sentì due braccia circondarmi in un abbraccio. Rimasi per un po' di tempo senza muovere un muscolo ma dopo non seppi resistere e lo abbraciai ormai con il viso bagnato dalle lacrime:
《Non va niente bene. Non sta andando e non andrà mai. Hanno ragione tutti, sono una stupida e una imbranata, non merito di avere niente.》 Dissi tra i singhiozzi, sentì Chat abbracciarmi sempre più forte. Stammo così abbracciati per qualche minuto, poi si allontanò leggermente e mi diede un bacio sulla fronte, io arrossì e ritornai ad abbracciarlo nella tentazione di nascondere il rossore del mio viso. Lui non mi allontanò e mi mise le sue braccia ai fianchi circondandoli e attirandomi più verso di sé. Capì, capì che mi stavo innamorando di lui,anzi, lo ero già e ora avevo il cuore diviso a metà, una parte apparteneva a lui e un'altra ad Adrien, non potevo più mentire a me stessa. Lui sciolse l'abbraccio e mi guardò intensamente, con una mano mi asciugò il viso e subito dopo mi diede un bacio sulla guancia:
《Mari, ora devo andare, promettimi che non piangerai più?》 Mi domandò lui dolcemente, io accenai con il capo un si. Lui si allontanò da me è già cominciavo a sentire la sua mancanza, lo so che può sembrare strano. Per quasi 3 anni sono stata innamorata persa di Adrien, ma negli ultimi tempi ho cominciato a conoscere meglio Chat, il quale devo ringraziare per tutte le volte che mi a protetta e consolata, vorrei dirglielo ma non voglio rivelare la mia identità, ho paura che si senti deluso nel sapere che l'eroina parigina sia io, e poi il Maestro Fu è stato chiaro, dobbiamo tenere nascoste le nostre identità per proteggerci. Chat prese il suo bastone e fece per allontanarsi, sicuramente andava a ispezionare le vie della città, si voltò di nuovo verso di me:
《E ricorda che sei bellissima e non devi ascoltare quello che dicono gli altri.》 E detto questo scomparve nella notte. Ormai ero rossa come un pomodoro. Ritornai in camera per chiamare Tikki ma lei fu più veloce di me e me la ritrovai davanti:
《Vi ho visto, siete carini insieme.》
《Non credo. Lui è innamorato di Ladybug non di Marinette.》 Pronunciai le solite parole e mi trasformai in Ladybug per poi uscire dalla mia camera e andare come ormai facevo di solito a perlustrare Parigi.

 𝐓𝐨𝐠𝐞𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora