Capitolo 27 - Harry

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Quella era stata senza dubbio una delle mattinate più assurde della vita di Harry, a detta sua.

Dopo un primo imbarazzo iniziale il moro aveva deciso di non dare più peso a ciò che era successo appena svegli, perciò i due si diressero in cucina per fare colazione. Si divertirono molto nel preparare pancakes, uova e pancetta, come vecchi amici che si sono ritrovati dopo molto tempo. Finito di mangiare, Harry decise di andare a farsi una doccia.

Preparò il cambio, l'accappatoio e si spogliò, facendo partire il getto di acqua calda. Fortunatamente per lui, le ante della doccia non erano totalmente trasparenti, ma avevano un effetto vedo-non-vedo, infatti poco dopo Jay entrò in bagno:

"Jay! Che diavolo ci fai qui?"

"Devo solo lavarmi le mani, tranquillo."

"Ma non c'è un lavandino anche in cucina?"

"Si, ma manca il sapone." 

Harry era abbastanza sicuro che il sapone invece ci fosse, ma decise di lasciar correre, in fondo non aveva visto nulla, no?

Chiusa l'acqua uscì e in quel momento si accorse che l'accappatoio e i vestiti erano spariti.

"Bastardo..." Sibilò tra i denti. Non gli restava altro che uscire completamente nudo. 

Arrivò dritto filato nella camera da letto, convinto che l'altro fosse in cucina, e si chiuse dentro la cabina armadio, cercando dei vestiti. Fortunatamente trovò dei boxer e li indossò subito, ma, mentre cercava qualcosa da mettersi, le porte si spalancarono. 

"Oh, Harry, sei tu!"

"Chi altro può essere?"

"Non lo so, ma non immaginavo certo di trovarti così!" Disse l'altro, cercando di trattenere una risata. 

"Jay, non ti avvicinare." Gli rispose lui, vedendo che l'altro avanzava.

"Altrimenti?" Fece maliziosamente, arrivando talmente vicino che Harry fu costretto ad indietreggiare, fino a sbattere la schiena contro il muro.

"No. Stammi lontano." 

Troppo tardi, Jaycob gli era addosso e il ragazzo non aveva vie di fuga. L'altro iniziò a giocare con l'elastico dei boxer, fino a quando, mentre stava per toglierglieli, Harry lo spinse via e se ne andò.


CINQUE GIORNI DOPO...

Dopo quel giorno Harry mise davvero in chiaro le cose e i due riuscirono a convivere. Le situazioni imbarazzanti ovviamente non mancavano, dato che Jay, avendo ormai capito che se avesse tirato qualche altro brutto scherzo al moro, quello se ne sarebbe andato, aveva iniziato a girare per casa sempre con meno vestiti addosso ed a coccolare e viziare il grifondoro che, però, da lui non accettava niente.  Una volta era persino entrato in doccia finché Harry era sotto l'acqua! 

Fortunatamente, quel pomeriggio i due ragazzi sarebbero finalmente usciti da quella piccola casa di tortura.

Appena varcata la soglia, però, il moro si accorse della mancanza di un certo biondino ossigenato e ne rimase male, dato tutto quello che aveva dovuto sopportare quella settimana, mentre lui era ad oziare con Blaise, si sarebbe almeno aspettato un saluto. 

Ma, grazie anche al fatto che Lumacorno era solito favorire i suoi studenti preferiti, Harry gli chiese se almeno per il viaggio di ritorno potesse stare con Ron ed Hermione e lui non gli negò il permesso. 

"Ciao 'Mione! Ron! Come state?"

"Noi bene, tu?"

"Ehm... a dire il vero mica tanto. Aspettate, troviamo uno scompartimento vuoto e vi racconto."

Dopo aver finito di parlare, il moro guardò i suoi due migliori amici, che erano scioccati.

"Lui ha fatto cosa?!?" Chiese Ron.

"Harry, devi assolutamente dirlo a Malfoy prima che lo venga a scoprire da qualcun'altro." Gli disse Hermione.

"A proposito, voi avete idea di dove possa essere?"

"In verità no, Harry. Non lo abbiamo visto nemmeno noi nella piazzetta prima."


Tornati ad Hogwarts, Harry si diresse subito verso i sotterranei, deciso a scoprire dove si trovava il serpeverde. 

Appena arrivato davanti alla porta della camera di Draco, però, Pansy lo bloccò prendendogli il polso.

"Harry, non farlo."

"Che c'è Pansy?"

"La Mcgranitt ha detto che sono due giorni che non esce da camera sua e che non vuole vedere nessuno."

"Due giorni! E' impossibile! Noi siamo appena tornati!"

Intervenne Blaise:

"Harry, due giorni fa Draco ha ricevuto una lettera, non me l'ha voluta mostrare e subito dopo è andato da Lumacorno ed è tornato qui."

"Ma sta male?"

"No, Madama Chips ha detto che non ha problemi di salute."

"E allora cos'ha?" Chiese il moro, che ormai non ce la faceva più a tenere tutto dentro.

"Ve lo posso dire io cos'ha." Disse una voce, che apparteneva ad una ragazza serpeverde del sesto anno. "Venite con me."

I tre la seguirono, incuriositi, fino alla Sala Comune.

"Ecco," disse porgendogli delle foto "le ho trovate quando le ha lanciate fuori dalla finestra." Spiegò lei, alludendo al biondo.

Le foto spiegavano tutto: erano scatti rubati ed estrapolati dal contesto di Harry e Jaycob. Harry mentre girava nudo per casa, mentre dormivano e Jay era avvinghiato a lui, mentre lo teneva stretto al muro e giocava con l'elastico dei boxer e tante, tante altre ancora. 

"Harry! Ci devi una spiegazione!" Dissero in coro Pansy e Blaise.

Così, il moro spiegò tutto anche a loro.

I tre erano furiosi, chi voleva tanto male a Harry e a Draco da volerli separare?

drarry - love is the trueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora