drarry - love is the true

Capitolo 38 - Draco

La mattina seguente il biondo si svegliò presto, con le viscere che si contorcevano dall'ansia. Fino a quel momento il piano era andato liscio, ma Draco aveva purtroppo imparato a non avere fiducia nella fortuna. 

Avevano scritto la lettera e Charlie e lui aveva abboccato subito all'amo, come uno stupido pesce:

"Caro Harry, 

sono felice che tu abbia finalmente lasciato quella serpe. Ho anche io voglia di incontrarti. La Torre di Astronomia va benissimo, vediamoci lì alle nove.

Sempre tuo,

-C"

Come promesso, Charlie e il gruppo di amici si trovavano lì, sulla torre, ad aspettare il grifondoro, che era stato mandato su con una scusa.

"Charlie? Che ci fai qui?"

"Oh, Harry! Quanto ti ho desiderato, finalmente hai lasciato quella schifosa serpe e hai capito chi è fatto per te!" Esclamò, come un pazzo accecato dall'amore.

Quello che però Draco, Hermione, Pansy, Ron e Blaise, era che Harry potesse corrispondere quell'amore insensato e basato su una bugia.

"Tu... tu mi ami?"

"Si e tu anche vero?" Un lampo rosso passò sugli occhi del domatore di draghi e Draco se ne accorse.

In quel momento Harry sembrò boccheggiare un attimo nel vuoto, come se non sapesse cosa stava accadendo, poi i suoi occhi, quei bellissimi smeraldi, divennero freddi e spenti. 

"Certo."

Charlie si avvicinò al moro con l'evidente intenzione di baciarlo e Draco, offuscato dalla rabbia, sentì a stento ciò che Hermione gli stava sussurrando:

"Draco. DRACO!!!"

"Dimmi Hermione, non li vedi da sola?!?" Rispose lui con gli occhi velati di lacrime amare.

"Ma non lo capisci? Harry è sotto incantesimo e chissà da quanto!"

La ragazza, come al solito, aveva ragione. 

Dopo un attimo, appena prima che la bocca di Charlie incontrasse quella del suo ragazzo, il biondo sbucò fuori dal suo nascondiglio urlando:

"Harry!"

Il ragazzo in questione sembrò come riprendersi da una trance, lo fissò per un attimo e poi sussurrò, a fior di labbra:

"Draco."