drarry - love is the true

Capitolo 31 - Harry

Harry era convinto che la lettera fosse un caso isolato. 

Ne era davvero convinto.

E non sapeva quanto si stava sbagliando.

Era domenica e lui aveva deciso di andare a far colazione a casa sua. Portandosi dietro un esemplare di Draco imbarazzato e felice.

Stavano giusto preparando i pancakes, o meglio, Lupin e Lily li preparavano, Sirius e James leggevano la Gazzetta del Profeta, mentre i due ragazzi chiacchieravano con Tonks del più e del meno, quando un piccolo gufo volò sulla mano di Harry, come la sera precedente.

Harry vide subito lo sguardo del suo ragazzo rabbuiarsi.

"Io te l'avevo detto!" Borbottò il biondo, cercando di non arrabbiarsi.

"Oh, andiamo!" Rispose Harry. 

"Cosa succede ragazzi?"

"Non ora!" Sbottarono entrambi all'unisono.

"Avanti allora, aprila." Disse Draco, riducendo gli occhi a due fessure.

"Ragazzi, che succede?"

"Non ora ho detto!" Dissero, di nuovo insieme.

La lettera diceva:

"Caro Harry,

sei tornato con Draco. Ottimo, i miei piani non hanno funzionato. Però sappi che appena sarai mio, nessuno stupido serpeverde si intrometterà nella nostra relazione. E' una promessa. Suppongo che tu sia curioso di sapere chi sono, non temere, penso che lo scoprirai. E sono sicuro che io sarei un fidanzato migliore di quella serpe dei miei stivali.

Per sempre tuo,

-C" 

"HAI VISTO?!?" Urlò il biondo.

"E allora?"

"COME "ALLORA"?!? VUOI DIRMI ANCORA CHE NON CI STA SPIANDO?"

"Ho capito che lo sta facendo, ma cosa dovrei fare, scusa?"

"Scusate, ragazzi, ma le cose stanno andando troppo in fretta, mi potreste spiegare?"

"Oh, niente di che Sirius." Disse Draco "Il tuo figlioccio riceve promesse d'amore in presenza del suo ragazzo, lettere anonime e dichiarazioni, ma tranquillo, è tutto ok." 

"Avanti, Draco, non fare l'idiota." Rispose Harry "Tanto lo sai che non potrei amare nessun altro tranne te, serpe dei miei stivali." Concluse ghignando. 

"COME HAI OSATO CHIAMARMI?!?" Chiese l'altro indignato.

E la situazione presto degenerò, con James e Sirius che tenevano il moro fermo, mentre quest'ultimo si dimenava per il solletico che il biondo continuava a fargli.

"Ma vo-ahaha-i due non do-hahaah-vreste stare dall-ahahaa-a mia parte?"

Quando capì che avrebbe dovuto difendersi da solo, sussurrò: "Incendio!", facendo allontanare tutti dal suo corpo.

"Tregua?" Chiese mentre le fiamme creavano un muro attorno a lui.

"Tregua." Rispose il biondino, deluso.