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Ben Solo's POV
Quando avevo visto quel bandito tenere la spada contro lady Rey non ci avevo più visto. Mi ero scagliato contro di lui mentre la rabbia mi montava dentro, una rabbia che non si spense nemmeno quando la testa di quell'uomo cadde a terra, tagliata da un colpo secco delle due lame che tenevo in mano. Nessuno poteva permettersi di farle del male. Questo pensiero mi turbò nel profondo. Dopotutto io e lady Rey ci conoscevamo da pochi giorni, di sicuro lei non provava nessun sentimento così forte per me e nemmeno io per lei. Allora perché avevo reagito in quel modo, incurante di tutto? Quando mi girai verso lady Rey lei era inginocchiata a terra, la gonna del vestito impolverata. I suoi occhi sgranati e pieni di paura mi fissavano mentre si copriva la bocca con le mani. Lasciai cadere le due spade a terra per correre da lei. Stava bene, solo in quel momento mi resi conto di quanto ero spaventato alla prospettiva che fosse ferita. La ragazza svenne tra le mie braccia, il volto ancora pallido di paura. Chiamai un soldato mentre cercavo di svegliarla ma la sua testa rimaneva appoggiata al mio petto, incosciente. Quando il soldato arrivò gli ordinai:-Dobbiamo andarcene di qui e in fretta, dobbiamo raggiungere il mio feudo il prima possibile, lady Rey ha bisogno di cure- Il soldato annuì. I banditi sopravvissuti erano scappati e solo alcuni cadaveri giacevano sulla strada. Presi lady Rey in braccio per poi salire a cavallo. La tenevo stretta a me, anche se sapevo che sarebbe stato più difficile cavalcare, ma non volevo lasciarla sola. Anche in quel momento con il volto pallido, i capelli scompigliati e il vestito impolverato era comunque bellissima. Era così vicina che potevo quasi sentire il suo profumo e avrei potuto contare le lentiggini che aveva sul naso. Cercai di ricompormi scuotendo la testa. Ma cosa stavo pensando? Lady Rey aveva bisogno di cure e io stavo solo perdendo tempo. Spronai il cavallo al galoppo tenendo gli occhi sulla strada buia anche se ogni tanto il mio sguardo cadeva sul volto addormentato della ragazza e sulla sua mano sottile appoggiata al mio petto.

Rey's POV
Mi svegliai cullata da qualcosa, come un dondolio. Non sapevo dove fossi, ma mi sentivo al caldo e protetta. Aprii gli occhi. Era buio e si sentiva il profumo fresco dell'erba nell'aria. Le stelle brillavano nel cielo scuro e stagliato davanti a esse c'era il viso del conte Solo. Per poco non caddi a terra quando realizzai che il conte mi teneva in braccio sul suo cavallo.
-Conte Solo?- lo chiamai imbarazzatissima per la nostra vicinanza. Ero completamente appoggiata al suo corpo e potevo sentire il suo cuore battere sotto la  veste nera. Lui abbassò lo sguardo su di me:-Vi siete svegliata- disse -Come state milady?-
Non avrei saputo rispondere. Un tumulto di emozioni si agitava dentro di me e per qualche motivo la vicinanza del conte non aiutava per niente. D'un tratto mi ricordai dei banditi che ci avevano attaccato e di come il conte Solo avesse tagliato la testa al mio aggressore come se niente fosse. D'istinto cercai di staccarmi dal conte, terrorizzata. Come si poteva uccidere così a sangue freddo un uomo. Chiusi gli occhi cercando di scacciare quel ricordo orribile del corpo del bandito riverso a terra. Mi venne la nausea al pensiero che l'uomo che ora mi stringeva a sé era anche quello che aveva ucciso un'altra persona.
-Milady?-
Mi riscossi dai miei pensieri:-Si, sto bene- mentii con un filo di voce.
-Gli aggressori se ne sono andati lady Rey- disse il conte senza guardarmi - I miei uomini ci hanno difesi, non dovete più preoccuparvi, tra poco saremo nel mio feudo e nessuno vi farà del male-
Non dissi niente e abbassai lo sguardo sulla mia mano che tenevo appoggiata al petto del conte. Sentivo il suo corpo alzarsi e abbassarsi al ritmo del suo respiro e il suo calore mi riscaldava la mano. La tolsi immediatamente. Mi venne in mente di come, quando il conte era stato ferito avevo urlato il suo nome. Non l'avevo chiamato per chiedergli aiuto, ma perché avevo avuto paura che qualcuno gli potesse far del male. Ero turbata a quel pensiero. Dopotutto lui teneva a me solo perché i nostri feudi si sarebbero uniti, non avrebbe mai provato altro per me. Inoltre l'avevo chiamato con il suo nome proprio, non con il cognome o con il suo titolo nobiliare, il che era incredibilmente disdicevole. Chissà cosa penserà di me ora, pensai.
Alzai lo sguardo sul conte, impassibile come sempre. Non mi guardava, ma non mi aveva fatta scendere dal suo cavallo e le sue mani mi stringevano a sé. Beh, anche questo è disdicevole, pensai arrossendo sempre di più.
-Milord- dissi senza guardarlo - ora sto meglio, non serve che voi vi preoccupiate ancora per me, posso riprendere il viaggio in carrozza- Il conte abbassò lo sguardo su di me come se si rendesse conto solo in quel momento che mi teneva fra le sue braccia. -Certo lady Rey- Credevo mi avrebbe fatto scendere, invece mi girò in modo che io potessi sedermi sulla sella del cavallo e lui scese con un balzo. Sconcertata lo guardai prendere le redini del destriero e guidarlo da terra. -Avete bisogno di riposo- disse senza guardarmi - è stata una giornata lunga per voi, il minimo che posso fare è lasciarvi il mio cavallo-
Arrossii ancora di più mentre il mio cuore batteva ma migliaia di pensieri mi si agitavano nella testa, paura, confusione. Dal canto suo il conte ostentava il suo atteggiamento freddo e indifferente, lo stesso di quando aveva ucciso senza pensarci l'uomo che mi aveva aggredita.

Heyyyy
Eccoci con il quarto capitolo. Sono contenta di come si sta svolgendo la storia e spero che anche voi la pensiate così. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e grazie a tutti quelli che leggono questa piccola fan fiction. Ci vediamo con i prossimi capitoli!
~e

REYLO~medieval au~ estelleblckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora