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Ben Solo's POV
Paura. Solo questo sentivo. Scorreva fra i soldati del mio esercito e dentro di me alla vista dell'esercito di Coruscant.
Erano molti di più di noi, forse il doppio.
Ci avevamo messo dieci giorni per trovarli, vagando per il confine.
Dall'altra parte della vallata i soldati dell'esercito nemico ci squadravano minacciosi.
Presi un respiro profondo, cercando di eliminare tutti i pensieri. Dovevo concentrarmi solo a combattere, mietere più vittime possibili con la mia spada.
Dovevo fare ciò che ero più bravo a fare.
Chiusi gli occhi, poi alzai una mano e con un grido incitai tutto l'esercito all'attacco da sopra il mio destriero nero bardato per la guerra.
Alla mia destra Hux si era già lanciato contro l'esercito nemico, lo sguardo serio e concentrato, poco dietro di lui Poe brandiva la spada verso l'alto incitando i compagni.
Il tempo sembrò accelerare.
Il primo soldato si lanciò in avanti brandendo una lancia che io spezzai con un fendente e trafissi la spalla dell'uomo che si accasciò a terra.
Da lontano arrivò il sibilo di migliaia di frecce che compivano un arco nel cielo, minacciose, puntando su di noi.
-Giù!- gridai coprendomi la testa con lo scudo mentre un paio di frecce si conficcavano su di esso.
Quando la pioggia di frecce fu cessata ordinai agli arcieri del mio feudo di contrattaccare e guardai decine di soldati cadere sotto il nostro fuoco.
Ma non erano gli unici ad aver ricevuto molte perdite, anche le nostre file si erano decimate.
Hux da una decina di metri di distanza sopra il suo cavallo sauro mi lanciò un'occhiata preoccupata.
Spronai il cavallo al galoppo menando fendenti a destra e a manca mentre intorno a me i soldati di Coruscant cadevano a terra.
Un cavaliere nemico sul suo destriero baio si avvicinò, la spada puntata verso di me, gli occhi fiammeggianti sotto l'elmo.
Subito le nostre spade si scontrarono in un vortice ed entrambi non davamo segni di cedimento. Cominciavo ad essere stanco, ma non mi sarei mai fermato. Riuscii a far indietreggiare il cavaliere, ma dopo poco se ne aggiunse un altro allo scontro.
Imprecai vedendo che ero circondato dai soldati di Coruscant e che l'esercito del mio feudo era lontano e decisamente decimato.
Con un grido ingaggiai la mia spada con quella dei cavalieri, proteggendomi con lo scudo dai loro fendenti.
"Mi sembra un po' ingiusto, siamo due contro uno" pensai.
Arrischiai un'occhiata dietro di me e vidi Hux nella mia stessa situazione, mentre cercava di tenere a bada un paio di cavalieri. Anche Poe da terra menava fendenti con la sua spada a tre soldati da terra che l'avevano attaccato.
Approfittando della mia distrazione il primo cavaliere mirò un fendente verso il mio petto che io riuscii a bloccare in tempo con lo scudo.
Il colpo fu talmente forte che che cominciai a sentire forti stilettate di dolore sul polso e sul braccio.
Imprecai sperando che non si fosse rotto niente e con un affondo colpii il primo cavaliere sullo stomaco.
Lui stramazzò a terra in una pozza di sangue mentre il suo cavallo si impennava e scalciava.
Approfittai della situazione per andare a dare man forte si miei soldati.
Sopra la mia testa un nugolo di frecce di Coruscant si alzò nel cielo e io mi coprii la testa con lo scudo.
Gli arcieri del nostro esercito ricambiarono ancora una volta l'attacco.
-Sono troppi!- esclamò Hux quando lo raggiunsi. Ansimava e un rivolo di sangue gli scendeva dalla spalla.
Mi guardai attorno e solo in quel momento mi resi conto della strage. Centinaia dei miei uomini erano morti, giacevano a terra infilzati dalle frecce e dalle lance. Curoscant ci aveva in pugno.
-Non possiamo cedere- dissi a Hux che mi guardava preoccupato e stanco. -Dobbiamo resistere, ce la dobbiamo fare-
Hux annuì e si rilanciò nella battaglia.
Ricominciai a combattere, ingaggiando la mia spada con i soldati che tentavano di uccidermi.
D'un tratto un cavaliere di Coruscant in sella a un enorme stallone grigio mi venne incontro al galoppo, puntando la lancia contro di me.
Parai l'affondo con lo scudo mentre il braccio continuava a farmi male già dal colpo che mi aveva inferto l'altro cavaliere.
La lancia dell'uomo si spezzò e lui lanciò via con rabbia il moncherino di legno che gli era rimasto in mano.
Sguainai la spada, esausto. Il cavaliere attaccò per primo mirando al cuore, ma io parai con agilità e mi scansai di lato.
Affondai la spada, ma anche lui riuscì a pararla e per poco non mi disarmò.
Mi risistemai in sella cercando di riprendere fiato mentre l'altro cavaliere mi attaccava di nuovo con foga.
Le nostre spade si incrociavano nell'aria in una danza violenta, entrambi miravamo ai punti deboli dell'altro.
Una pioggia di frecce piovve sopra di noi da entrambi gli eserciti e entrambi fummo costretti a ripararci sotto gli scudi.
Il panico cominciava a salire. Eravamo veramente troppo pochi rispetto a Coruscant. Senza le truppe della regina Amidala tutto sarebbe stato perduto.
Anche il cavaliere sul suo cavallo grigio doveva pensarla allo stesso modo perché non smetteva di tirare fendenti facendomi indietreggiare.
Con un colpo mi disarcionò da cavallo e anche lui scese a terra. Di nuovo le nostre spade si scontrarono ma non sapevo se avrei potuto reggere ancora a lungo. Il sudore mi scendeva sulle tempie e ansimavo per la fatica, pure la spada sembrava troppo pesante.
-È finita!- esclamò il cavaliere di Coruscant a pochi centimetri dalla mia faccia.
Il mio pensiero corse a Rey. Se fosse finita, anche noi due saremmo finiti. No, le avevo promesso che sarei tornato. Avremmo vinto, anche senza le truppe della regina, o almeno saremmo sopravvissuti.
-No, non è ancora finita!- gli gridai di rimando.
Con un movimento preciso lanciai la sua spada in aria lasciandola cadere lontano da noi e con un affondo il cavaliere cadde a  terra, inerme, il sangue che gli bagnava l'armatura.
Guardai il suo cadavere, esausto.
Con gli occhi cercavo il mio cavallo che era scappato nel furore della battaglia.
Mi girava la testa.
Un arciere di Coruscant sbucò dal nulla e vedendomi abbassare la guardia scoccò una freccia.
Un dolore lancinante mi arrivava dal fianco sinistro, la freccia si era conficcata in profondità.
Gridai di dolore e mi lasciai cadere a terra sul fianco destro, distrutto, l'asta della freccia che puntava verso il cielo scuro di pioggia.
Finiva veramente così?
Una pozza di sangue si stava allargando intorno al mio corpo, bagnando la terra.
Chiusi gli occhi, pensando solo a lei, a Rey.
Poi tutto si spense.




Heyyyy
Eccoci qua con il decimo capitolo.
Che ve ne pare? È la prima volta che scrivo una scena di guerra quindi siate buoni con me, ho fatto del mio meglio.
Bene, spero che vi sia piaciuto, al prossimo capitolo!!!

REYLO~medieval au~ estelleblckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora