"E quando penso che sia finita, è proprio allora che comincia la salita"
Antonello Venditti –
Che fantastica storia è la vita~~~~~~~~
Il foglio spiegazzato era tra le mie mani, ancora perfettamente chiuso.
<<Allora? Aprilo, non ti mangio mica>> mi incoraggiò il ragazzo, notando la mia evidente titubanza.
Quel giorno ci eravamo dati appuntamento in centro e dopo una lunga passeggiata avevamo deciso di sederci in un angolo tranquillo, desiderosi di goderci l'ombra offerta dalle fronde di un albero vicino.
Dopodiché il ragazzo mi aveva proposto di rompere il ghiaccio con la faccenda dei sogni, ponendoci come obiettivo di realizzarne uno entro la fine di quella giornata.
Io chiaramente avevo accettato, ma non riuscivo a decidermi ad aprire la lista.
Non ci mettevo mano da qualche mese e non sapevo se considerarla solo una perdita di tempo o al contrario qualcosa da portare avanti con tenacia. Ci tenevo molto ai sogni, ma non credevo di avere il tempo necessario e le risorse per completare la lista. Non ero convinta.
Avevo paura di restare delusa o di deludere Mirio a causa di qualche fallimento. Inoltre temevo di approfittarmi troppo della sua gentilezza.
Era un ragazzo davvero troppo buono e nessuno aveva mai fatto così tanto per me, se non consideravo i miei zii o i miei genitori; anche se ormai quest'ultimi passati purtroppo a miglior vita da lunghissimi anni. Per l'esattezza da talmente tanto tempo che ricordavo a malapena la voce di mio padre, mentre non avevo nessun ricordo di mia madre. Tuttavia sentivo il loro amore scorrermi nelle vene ogni giorno, senza nessuna eccezione. Loro erano dentro di me e sapevo non se ne sarebbero mai andati.
Tornai alla realtà sentendo la mano del ragazzo sulla mia spalla a mo' di richiamo e sussultai leggermente presa alla sprovvista.
<<È solo che non sono sicura di riuscire a fare tutto>> gli spiegai, mordicchiandomi il labbro inferiore per dissipare parte del mio nervosismo.
<<Non puoi saperlo senza nemmeno provarci. Dai che sono curioso. Non vuoi perché ci hai scritto desideri imbarazzanti?>>
<<Non essere stupido, ovviamente no, non del tutto almeno...>>
<<Eh? Che intendi?>>
<<Assolutamente nulla, dimenticalo. Iniziamo allora dai>> dissi di fretta, cercando di distogliere l'attenzione del ragazzo dalla mia piccola indiscrezione.
Lui mi sembrò dell'avviso di fare una qualche sorta di battuta al riguardo, ma sembrò desistere; forse per non darmi modo di tornare sui miei passi, non ora che finalmente sembravo essermi decisa.
Sbirciai la lista, attenta a non farla leggere al ragazzo, ma mi trovai indecisa.
<<Qualcosa non va?>> chiese lui.
<<No, diciamo solo che non so da cosa iniziare. I primi cinque sono fattibili in giornata, ma non so quale scegliere...>>
Mirio sembrò pensarci su per qualche secondo e poi il suo viso si aprì in un sorriso. <<Allora facciamo scegliere al destino, ti dirò un numero a caso da uno a cinque. Ci stai?>>
<<Mi sembra fattibile, visto che tu non conosci nemmeno il contenuto>> valutai.
<<Allora scelgo il numero tre. Cosa dice?>>
Fissai il desidero in questione, impallidendo leggermente. <<Ehm, farmi i buchi alle orecchie.>>
Avevo un po' di paura, ma sapevo di non potermi tirare più indietro. Non dopo che lui stava facendo così tanto per me e si stava mostrando così attento e disponibile.
<<Eh? Non li hai?>> chiese lui, scostandomi i capelli per poter valutare personalmente <<vero, non li hai.>>
Il suo toccò mi fece arrossire leggermente, così come succedeva ogni volta, ma sperai di non darlo troppo a vedere.
Fortunatamente Mirio non sembrò accorgersi di nulla. Era davvero un ragazzo puro e ingenuo, come pochi al mondo.
<<Ho sempre voluto farli, ma mi sono tirata sempre indietro per timore, forse adesso è giunto il momento...>> commentai, massaggiandomi leggermente il collo.
Mirio a quel punto si alzò in piedi di scatto e mi allungò la mano, guadagnandosi uno sguardo confuso da parte mia.
<<Beh?! Muoviti, andiamo subito a cercare una gioielleria, non perdiamo tempo>> spiegò lui, mostrandosi davvero eccitato all'idea.
Sorrisi con profonda sincerità.
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𝚄𝚕𝚝𝚒𝚖𝚒 𝚛𝚊𝚐𝚐𝚒 || 𝙻𝚎𝚖𝚒𝚕𝚕𝚒𝚘𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛
PoetryMirio Togata era apparso nella mia vita come una stella cadente. All'improvviso, senza nessun preavviso. Così come una stella cadente aveva realizzato i miei sogni. Così come una stella cadente la sua luce era destinata a sparire presto dalla mia...