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"Lo sai non è possibile
Io lo vorrei ma poi
Mi viene voglia di piangere
Certi amori non finiscono
Fanno dei giri immensi
E poi ritornano
Amori indivisibili
Indissolubili
Inseparabili"

Antonello Venditti - Amici mai

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Il mio letto era un completo disastro, un po' come lo era la mia mente.
Ogni singolo spazio era infatti invaso da buste, lettere e fotografie, senza risparmiare nemmeno un centimetro del mio copriletto colorato.
Mi capitava infatti frequentemente di sentire nostalgia dei miei genitori e passavo quei momenti a guardare vecchi scatti con mio padre, oppure a rileggere tutte le lettere scritte da mia madre, almeno quelle già aperte.
La mia preferita in assoluto era quella che parlava della sua vita e della sua storia con mio padre. Era talmente lunga da creare uno spessore non indifferente dentro il mio diario, ma non mi stancavo mai di rileggere quelle parole.
Per me era come il mio libro preferito, che nonostante gli anni non stanca mai... ma al contrario appassiona sempre di più.
In quelle numerose pagine c'era scritto di tutto e non era stato tralasciato nemmeno un dettaglio importante della sua vita.
La mia parte preferita era sicuramente quella dove parlava del giorno in cui aveva ricevuto la proposta di matrimonio da mio padre.
Era avvenuto nel miglior punto panoramico di un famoso tempio distante non molte ore da Musutafu, un luogo rinomato per la sua pace e per la sua bellezza, praticamente un paradiso.
A completare il tutto c'era in allegato una fotografia scattata proprio lì e che presentava gli angoli leggermente consunti, segno che provava di essere stata maneggiata molto.
Se chiudevo gli occhi mi sembrava di vedere mia madre scrutare continuamente quella fotografia, così come ero solita fare io.
Per me la storia d'amore dei miei genitori era la migliore sulla faccia della terra e per tanti anni dentro di me avevo sognato di vivere un qualcosa di vagamente simile alla loro relazione, finché le malattia non mi aveva tagliato le gambe.
Avevo lasciato da parte quelle fantasticherie, anche se ogni tanto mi piaceva ancora sognare in merito e cercare di immaginare un mio ipotetico futuro al fianco di un uomo.
Lasciai momentaneamente da parte le lettere di mia madre, solo per afferrare una scatola contenente tutte le fotografie con mio padre; da quando ero in fasce fino a una settimana prima della sua tragica morte.
In particolar modo mi concentrai su una fotografia scattata proprio su quel prato, durante quella serata passata a guardare le stelle cadenti.
Era successo circa un mese prima della sua sparizione, ma purtroppo non ricordavo la locazione di quel posto in particolare.
Avevo chiesto anche ai miei zii negli anni passati, ma purtroppo nemmeno loro erano riusciti ad aiutarmi in qualche modo.
Sospirai e continuai a guardare quella fotografia, sentendo immediatamente dopo la familiare vibrazione del mio cellulare.

Da: Lemillion
"Cosa fai di bello? Sei a casa? Io sto guardando video di pinguini che si fanno i dispetti. Vuoi il link?"

Sorrisi a quel messaggio e mi affrettai a digitare la seguente risposta: "Sì, sono a casa. Sto rileggendo qualche lettera di mia madre e guardando qualche vecchia fotografia, ma non si dice mai di no ai pinguini. Aspetto il link".

Il ragazzo non si fece attendere e inviò poco dopo quanto richiesto, aggiungendo un messaggio vocale poco chiaro a causa delle sue risate. Lo sentii solo blaterare qualcosa rispetto al minuto 2:13, forse quello più divertente.
Senza frapporre indugio iniziai la riproduzione del video, direttamente sulla piattaforma di appartenenza del contenuto e mi lasciai andare a qualche risata.
Alla fine ci presi gusto e continuai a guardare i video correlati, finendo chissà come dopo venti minuti a guardare il video di una scimmia che faceva il verso a un elefante di una gabbia vicina.
Continuai fino al ricevimento di un messaggio in particolare sempre da parte di Mirio.

𝚄𝚕𝚝𝚒𝚖𝚒 𝚛𝚊𝚐𝚐𝚒 || 𝙻𝚎𝚖𝚒𝚕𝚕𝚒𝚘𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora