"Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo"Annalisa - Una finestra tra le stelle
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Il pullman non era il mio mezzo preferito per spostarmi e mi stava causando una discreta nausea, ma almeno mi dava una scusa validissima per starmene poggiata sulla spalla di Mirio; a respirare il suo profumo.
<<Come stai? Il farmaco che hai preso sta funzionando?>> chiese lui apprensivo, scostandomi una ciocca fastidiosa dal viso per potermi guardare meglio.
<<L'antiemetico ha fatto un po' di effetto, ma non completamente. Ho spesso questi problemi in auto o sul pullman, per fortuna che un bel pezzo di viaggio l'abbiamo fatto in treno.>>
<<Mi dispiace, non lo sapevo e purtroppo questo è l'unico mezzo per raggiungere i piedi del Monte Mitake>> mi spiegò lui <<ma vedi il lato positivo: puoi sentire il frutto del miei allenamenti, lo sai che a casa riesco a fare più esercizi per la mia massa muscolare?>>
Quasi mi soffocai sentendo la sua domanda, siccome sembrava come aver letto nei miei pensieri. Effettivamente stavo giusto apprezzando tra me e me la sua mercanzia, considerandola migliorata maggiormente rispetto alle prime settimane di conoscenza.
<<Ah sì?>> chiesi con un finto tono innocente, tuttavia senza risultare abbastanza convincente
Il ragazzo infatti sorrise, decifrando da sé il motivo del mio improvviso sbigottimento.
Cercai di svignarmela cambiando discorso. <<Mi dici quindi come hai fatto a trovare quel prato?>>
<<Io non sono bravo in queste cose, allora ho chiesto a mio cugino, siccome lui è solito viaggiare molto>> spiegò <<gli ho mostrato la fotografia e ha notato alcuni fiori che generalmente crescono solo sul Monte Mitake.>>
<<Guardando i fiori, eh? Sai che non mi era nemmeno mai venuto in mente? Siete stati davvero bravi>> mi complimentai.
<<Io non ho fatto niente. È lui che->>
<<Smettila di dire che non hai fatto niente, l'hai detto anche per Fat Gum. Dici sempre che è merito degli altri, ma in realtà è di nuovo grazie a te se oggi posso depennare un altro desiderio dalla mia lista. Senza di te non sarei qui, ma dentro casa a deprimermi per chissà quale motivo>> gli dissi <<tu hai cambiato la mia vita, lo sai?>>
Mirio mi strinse forte contro il suo corpo, iniziando a respirare forte l'odore dei miei capelli. <<Sei tu che hai cambiato la mia.>>
Sorrisi, lasciandogli istintivamente un bacio sul collo che lo fece palesemente rabbrividire.
Quel ragazzo era trasparente come il vetro ed era impossibile non captare le sue reazioni. Era puro e innocente come pochi al mondo.
La sua mano destra risalì lentamente verso la mia nuca, iniziando ad accarezzare delicatamente le mie ciocche. Talmente con dolcezza da farmi quasi addormentare e dimenticare completamente del mio senso di malessere.
<<Una volta lì ti prometto che mostreremo la fotografia a tutte le guide per trovare quel prato. A costo di girare la montagna intera. Voglio regalarti una giornata indimenticabile.>>
<<Mirio, ogni giorno è indimenticabile. Purché ci sia tu con me>> sussurrai contro la sua pelle, sfregando il mio naso contro il suo collo.
Ero dannatamente pazza di lui e avevo una dipendenza assurda, desideravo toccarlo continuamente e sentirlo vicino a me.
<<Voglio baciarti ancora. Per favore, scegli di stare con me. Approfitta di questo viaggio per rifletterci bene. Io non penso ad altro, penso solo alle tue labbra... tutto il giorno>> mi bisbigliò lui all'orecchio, sfiorandomi leggermente il lobo con la sua bocca.
Non l'aveva fatto maliziosamente, ma per caso. Nonostante ciò toccò a me sentirmi invadere da numerosi brividi.
L'imbarazzo fu tanto da spingermi a trovare rifugio nell'incavo del suo collo.
<<Non dire certe cose così all'improvviso. Non ero pronta>> mi lamentai, brontolando leggermente contro la sua pelle.
Mirio iniziò a ridere in tono sommesso per non disturbare gli altri viaggiatori, facendo vibrare la sua gabbia toracica durante l'atto.
Era il suono migliore del mondo. Desideravo sentirlo ridere per sempre e non volevo essere la causa della perdita di quel bellissimo sorriso. Proprio per quel motivo era molto difficile per me prendere una decisione, perché non sapevo quale intraprendere in modo da causargli meno danni possibili. In cuore mio sapevo di desiderare una relazione con lui, ma non ero convinta di fare la scelta giusta.
Mi presi diversi secondi per percepire il suono del battito del cuore del ragazzo e mi lasciai pervadere dalla sensazione di calore trasmessa dal suo corpo.
Avevo ancora pochi mesi di vita davanti a me, ma spesso quando ero con lui avevo l'impressione di vivere da secoli tanto apprezzavo ogni singolo momento passato al suo fianco. In compagnia di Mirio infatti il tempo sembrava come fermarsi e anche un singolo istante assumeva il valore di una vita intera, soprattutto ripensando a quando le sue labbra avevano baciato le mie. Ancora, ancora, ancora e ancora. Per minuti interi, senza pause.
Mi addormentai attaccata al suo corpo, godendomi le sue carezze man mano più dolci e più accorte.
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𝚄𝚕𝚝𝚒𝚖𝚒 𝚛𝚊𝚐𝚐𝚒 || 𝙻𝚎𝚖𝚒𝚕𝚕𝚒𝚘𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛
PoetryMirio Togata era apparso nella mia vita come una stella cadente. All'improvviso, senza nessun preavviso. Così come una stella cadente aveva realizzato i miei sogni. Così come una stella cadente la sua luce era destinata a sparire presto dalla mia...