"Tra tutte le persone solo tu mi conosci davvero
Quant'è difficile riuscire a camminare senza farsi male quando sulle spalle un mondo intero
Voglio ventiquattro ore, ma tu non chiedermi il perché
Ventuno delle quali, sai, ti porterei con me"Mr. Rain - Carillon
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Rivedere il ragazzo il giorno dopo fu meno imbarazzante del previsto, anzi... non fu imbarazzante per niente.
Nessuno dei due accennò nemmeno minimamente all'evento ambiguo del pomeriggio prima ed entrambi ci mostrammo nei confronti dell'altro come al solito.
Mirio in particolare era sorridente come nei giorni precedenti e pieno di voglia di fare.
<<Ieri sera quando sono tornato a casa mi sono allenato un po' per non perdere la forma fisica. Ultimamente stavo poltrendo abbastanza>> mi confessò lui leggermente in imbarazzo <<tu invece cosa hai fatto?>>
<<Io ho scritto sul mio diario e poi ho visto un film, solo che è finito da schifo e sono ancora arrabbiata.>>
Lui si lasciò andare a una breve risata, facendo vibrare leggermente il suo petto muscoloso. Quello dove amavo tanto rifugiarmi e sentirmi protetta.
<<Sinceramente io ho visto pochissimi film, ma amo rivederli spesso. È come se ci fossi affezionato>> disse lui.
<<Beh, anche io ho dei film che periodicamente decido di vedere di nuovo>> risposi.
Ero felice di riuscire a colloquiare tranquillamente con lui come nostro solito e poche semplici chiacchiere erano state più che sufficienti per smantellare rapidamente le mie ansie e le mie paure pregresse. In quel momento mi sembravano solo una marea di sciocchezze senza fondamento e desideravo solo godermi quella giornata in sua compagnia.
Ormai non riuscivo a stare nemmeno più un giorno senza vedere il ragazzo. Era entrato a far parte della mia quotidianità e non volevo allontanarmi in nessun modo da lui.
Speravo solo di arrivare fino alla fine senza stare troppo male fisicamente, per niente desiderosa di regalare a lui e ai miei zii la sofferenza di vedermi ridotta in modo misero.
Quei pensieri mi riportarono ad un punto focale: ossia di mostrare al ragazzo la mia lista; peccato non sapere come tirare in ballo la questione, senza sembrare una alla costante ricerca di attenzioni e concentrata su se stessa.
Fortunatamente lui sembrò come leggermi nel pensiero e mi chiese: <<Per oggi avevi in mente qualcosa? Da come ho capito la lista è ancora lunga>>.
<<A tal proposito...>> dissi io, tirando lentamente fuori la lista dal suo nascondiglio <<credo sia giunto il momento di condividerla con te, sempre se vuoi ancora.>>
<<Sempre se voglio ancora? Stai scherzando? Certo che voglio. Tu piuttosto sei sicura che posso davvero? Non devi sentirti costretta...>>
<<Non mi sento costretta. Ti chiedo solo il favore di leggere solo la pagina avanti, sulla pagina dietro c'è un solo desiderio e per il momento mi imbarazza fartelo leggere.>>
Lui annuì comprensivo e accettò con garbo il foglio, scoccandomi un ultimo sguardo insicuro, come a chiedermi il permesso.
Lo incoraggiai con un sorriso.
Mirio aprì lentamente il foglio piegato in quattro parti, iniziando a leggerne quasi in completo silenzio il contenuto, se non per commentare qualche desiderio ai suoi occhi interessante o poco chiaro.
Quelli realizzati erano sbarrati con una linea netta, ma ce n'erano ancora diversi mancanti.
Durante la lettura notai diverse espressioni passare sul suo viso: tristezza, felicità, sorpresa e infine imbarazzo.
Accostai la sua recente reazione all'ultimo desiderio riportato sulla lista.
"Dare il primo bacio" era infatti il punto riportato a piè di pagina, sicuramente quello più ambiguo su quella facciata di foglio.
<<Non hai mai baciato nessuno?>> chiese infatti, mostrandomi un viso decisamente sorpreso da quell'informazione.
<<No, non ne ho mai avuto l'occasione e sinceramente non credo di avere molte chance di portarlo a termine.>>
<<Tu completerai questa lista. A costo di dartelo io>> commentò lui d'impulso.
Entrambi arrossimmo vistosamente a quelle parole. Io per ovvi motivi, lui dopo aver realizzato la portata di quanto appena detto con fin troppa apparente leggerezza.
<<Scusami, ho parlato a sproposito>> disse infatti subito dopo.
<<Non preoccuparti>> risposi <<piuttosto ce ne sono altri parecchio difficili, per questo ti ho detto che non dovevi giurarmi di farmela completare senza conoscere il contenuto.>>
<<Di quali stai parlando esattamente?>>
<<Uno dei due è quello relativo al concerto dei Cold smokey, siccome i biglietti sono esauriti praticamente cinque minuti dopo la messa in vendita e risultano introvabili, anche se li ho cercati per mesi>> iniziai a spiegare <<l'altro invece è quello di passare del tempo in compagnia di Fat Gum, siccome un eroe professionista del suo calibro non ha tempo da perdere con una ragazzina come me.>>
Mirio non rispose alle mie parole e sorridendo tirò fuori il cellulare dalla sua tasca, iniziando a digitare un messaggio.
Non mi sembrava il momento per un simile gesto, ma mi limitai a fissarlo incuriosita e spaesata. Non era tipo da ignorare una persona e non riuscivo a capire il senso delle sue azioni.
<<Ecco fatto>> disse infine, riponendo il telefonino al suo posto.
<<Ecco fatto cosa?>> chiesi dubbiosa.
<<Ti ho appena combinato un incontro con Fat Gum>> disse lui, come se fosse la cosa più semplice a naturale del mondo.
<<Tu hai fatto cosa?>> chiesi, afferrando il bordo della sua maglietta con gli occhi quasi fuori dalle orbite.
<<Si dà il caso che il mio migliore amico segua da tempo uno stage con lui e non sarà difficile per lui organizzare qualcosa, in fondo Fat Gum ha un gran cuore e sono sicuro che capir->>
Bloccai le sue parole balzandogli letteralmente al collo, stritolandolo in un abbraccio fortissimo.
<<Grazie Mirio, sei il migliore.>>
Lui non rispose, ma mi avvolse stretta tra le sue braccia con fare protettivo.
Restammo in quel modo per tantissimo tempo.• • • •
La sala cinema era buia e deserta, se non per due ragazzi seduti qualche fila avanti a noi.
Stavano infatti trasmettendo la replica di un film cult molto vecchio che il ragazzo non aveva mai visto prima di quel giorno.
Parlare di film aveva infatti acceso in entrambi il desiderio di vederne uno insieme e una volta lì la nostra scelta era ricaduta su quello in particolare.
Era uno dei miei film preferiti e il ragazzo si era mostrato fin da subito curioso di vederlo, siccome gli avevo raccontato brevemente la trama.
Oramai la pellicola aveva largamente superato la metà della sua durata e non potevo fare a meno di sorridere notando Mirio così preso dallo schermo. I suoi occhi infatti brillavano di luce propria e aveva le labbra leggermente dischiuse dalla sorpresa.
Era davvero adorabile.
Gli sorrisi ancora e lui sembrò notare quel mio movimento, tanto da volgere poco dopo la testa nella mia direzione.
<<Uhm?>> chiese infatti, evidentemente incuriosito dalla mia espressione a lui rivolta.
<<Nulla, semplicemente sei buffo.>>
Anche il viso del ragazzo si distese in un'espressione gioiosa e il suo braccio corse ad avvolgere le mie spalle, in modo da spingermi lentamente verso di lui.
<<Vieni qui>> mi sussurrò, guidandomi fino al suo petto. Era caldo e confortevole come al solito.
Ne approfittai immediatamente per accoccolarmi a lui, senza perdere di vista lo schermo.
La mano del ragazzo arrivò fino alla mia testa, allo scopo di iniziare a rilasciare lente carezze.
<<Resterai con me?>> chiesi improvvisamente.
Non sapevo da quanto tempo o come, sapevo solo che ormai non riuscivo più a stare senza di lui.
Avevamo condiviso così tanto in così poco tempo da renderlo ormai una figura centrale nella mia vita. Non riuscivo più a immaginarla senza di lui, nemmeno per un momento.
<<Certo, finché lo vorrai>> rispose, stringendomi leggermente più forte.
Mi lasciai avvolgere da quella sensazione di profondo benessere e dal profumo del ragazzo.
Lui mi piaceva tantissimo.
Così tanto che mi sembrava di impazzire.
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𝚄𝚕𝚝𝚒𝚖𝚒 𝚛𝚊𝚐𝚐𝚒 || 𝙻𝚎𝚖𝚒𝚕𝚕𝚒𝚘𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛
PoesíaMirio Togata era apparso nella mia vita come una stella cadente. All'improvviso, senza nessun preavviso. Così come una stella cadente aveva realizzato i miei sogni. Così come una stella cadente la sua luce era destinata a sparire presto dalla mia...