𝐒𝐢𝐝𝐞 𝐄𝐟𝐟𝐞𝐜𝐭𝐬 - 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐕

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La mattina l'avevano passata tutti a dormire, fatta eccezione per Chan, il quale era andato da Yugyeom e BamBam, avvisandoli che sarebbero partiti per Deneb quella sera

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La mattina l'avevano passata tutti a dormire, fatta eccezione per Chan, il quale era andato da Yugyeom e BamBam, avvisandoli che sarebbero partiti per Deneb quella sera. Quando i due avevano chiesto se avesse trovato il Principe o meno egli rispose che sì, era riuscito a trovarlo, ma che stava ancora riflettendo se aiutarli o no. La gioia si trasformò presto in ansia e, dopo aver concordato vari dettagli, i tre si salutarono e il ragazzo tornò al suo appartamento.

Felix non si svegliò. Non poteva svegliarsi, in realtà: Minho gli aveva somministrato l'incantesimo proprio per quello, perché sopportare un dolore tale da sveglio sarebbe stato troppo per lui. E lui non aveva le competenze per curarlo, quella era la specialità dei Maghi della Terra. Così Hyunjin rimase sempre al suo fianco, senza mai alzarsi da lì se non per andare in bagno, sostenuto da Seungmin, il quale si era unito a lui per qualche ora, oltre che a portargli colazione e pranzo a letto.

Jeongin, invece, si era semplicemente seduto sul divano, le ginocchia al petto a guardare qualche replica di un dramma coreano che stavano dando in televisione, gli occhi che di tanto in tanto guardavano la porta, in attesa del ritorno di Christopher. Era triste vederlo così, i suoi grandi occhi a mandorla spalancarsi ogni volta che sentiva un rumore, nella speranza di vedere tornare il maggiore.

Quando finalmente questo rincasò, verso ora di pranzo, il minore si alzò di scatto dal divano, prendendolo per mano e trascinandolo sul divano. Lì, senza nemmeno dargli il tempo di protestare, lo riempì a forza di cibo e lo costrinse a guardare con lui la televisione. Non c'era bisogno che si dicessero nulla; dopo poco Chris si lasciò andare, posando la testa sulle gambe del minore e lasciandosi accarezzare teneramente i capelli. L'altro, non dopo un momento di imbarazzo, iniziò a passare lentamente le dita fra le ciocche verdi del più grande, sorridendo di tanto in tanto per qualche battuta fatta alla televisione.

«Vorrei che tu rimanessi qui, Jeongin. Al sicuro» disse ad un certo punto, rompendo il silenzio fra di loro.

Il minore abbassò lo sguardo, in cerca di spiegazioni: Chan non lo stava guardando, aveva gli occhi fissi sulla TV. «Quando stasera partiremo per Deneb voglio che tu rimanga qua. Solo sulla Terra sarai al sicuro ed io potrò combattere il Re senza alcuna paura» ripeté.

«Aspetta, quello che mi stai dicendo è... Tu vuoi che io rimanga qui, senza di te, a fare nulla mentre tu sei là a rischiare la pelle letteralmente ogni minuto che passa e stare tranquillo?» replicò freddamente.

Finalmente l'altro si girò dalla sua posizione. «Non credere che io sia felice di questa situazione, Innie – lo riprese lui – Anzi, darei qualsiasi cosa pur di rimanere qui e di poterti proteggere io stesso. Insomma, la nostra "relazione", se così la possiamo chiamare, è appena iniziata e tutto quello che vorrei è restare qui sulla Terra con te e conoscerti meglio. Non ho mai pensato a voler bene a me stesso e sento che con te riesco finalmente a prestare attenzione anche a me».

Sospirò. «Ma a Deneb hanno bisogno di me – concluse – Sono una persona troppo importante all'interno della Ribellione ed i ragazzi hanno un estremo bisogno di me».

ʀᴏᴀᴅ ɴᴏᴛ ᴛᴀᴋᴇɴ | ᴄʜᴀɴɢʟɪx/ʜʏᴜɴʟɪx (ɪɴ ʀᴇᴠɪꜱɪᴏɴᴇ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora