Parte due
Sento già la mancanza dell'estate, nonostante l'autunno sia la mia stagione preferita. Phoenix non raggiunge mai temperature rigide durante l'inverno, ma quest'anno sono previste più piogge del normale e venti anomali da nord-est.
Ottobre sta per volgere al termine e l'autunno si fa sentire in ogni piccola cosa; gli alberi perdono foglie, colorando i marciapiedi e le strade di giallo, marrone e rosso.
Il sole si fa vedere pochissimo e non emana più calore, i suoi raggi sono deboli. L'aria della mattina è frizzante, carica di odori. Il cielo ha perso tutto lo splendore azzurro che ha accompagnato l'intera estate; ora tetre nuvole grige si inseguono dall'alba al tramonto, regalandoci qualche leggera spruzzata di pioggia della durata massima di dieci minuti.
Mi piace moltissimo l'odore della pioggia. Quando ancora le finestre possono restare aperte, il vento muove le tende e quel profumo pungente invade la stanza.
È rilassante, piacevole per i sensi.
Ed è cosi che me ne sto in questo momento; distesa sul letto, lo sguardo perso fuori dalla finestra e le mani strette sotto al cuscino. A momenti avverto le palpebre socchiudersi per via del sonno; non dormo molto ultimamente, ma comunque, ora, mi ostino a restare sveglia.
Il materasso cigola dolcemente quando qualcuno ci sale su, avvicinandosi a me.
Il suo profumo si fa d'improvviso più forte; lo stavo già respirando attraverso le sue lenzuola, ma ora che lei mi stringe a sé, mi invade a pieno.
Si distende alle mie spalle stringendomi le braccia alla vita. I suoi fianchi si muovono impercettibilmente verso i miei risvegliandomi del tutto.
« Cosa fai, dormi? » la sua voce roca rompe il silenzio della stanza. Mi accoccolo nella sua stretta e le rivolgo un sorriso pigro, per poi allungare le braccia in avanti stiracchiando le braccia.
« Mi stavo appisolando, ma sono felice che tu sia venuta. » lei sfrega la punta del naso contro la mia guancia e mi stampa un bacio sulla tempia.
Il calore del suo corpo premuto contro il mio è il miglior riparo dall'inverno che sta per arrivare.
« Dovresti riposarti un po'. » sussurra poi, afferrando il lobo del mio orecchio tra i denti. Chiudo gli occhi, per poi stringere le mani a pugno.
Haley è insaziabile. Non mi ci è voluto molto per scoprirlo.
Dopo la nostra prima volta, due mesi fa, è uscito fuori un lato di sé che non avevo messo in conto. È passionale come pochi, e quando siamo io e lei senza nessun altro attorno, non riusciamo a non buttarci l'una sull'altra.
Non ho mai fatto cosi tanto sesso in vita mia.
Ma a me sta bene cosi, sono felice e non mi manca nulla. Potrei trascorrere il resto dei miei giorni in questo modo e potrei dire di aver vissuto una vita soddisfacente.
Il suo morso si fa più intenso e riaccende in me, sensazioni assopite soltanto da qualche ora. L'ultima volta è stata questa mattina prima di andare a scuola. Dormo quasi sempre da lei, e le nostre madri credono che siamo diventate amiche del cuore.
Ma se solo sapessero.
Dato che il mio corpo non riesce a resisterle, mi volto verso di lei distendendomi sul fianco opposto. Ora che ho interrotto il suo giochetto e la guardo negli occhi, mi rivolge un sorriso furbo.
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Glass Girl
RomanceLei è rosso. Un rosso acceso che ferisce lo sguardo. Un rosso intenso, la stessa tonalità del sangue. Lei è la ragazza rubino. Io sono la ragazza di vetro, quella fragile, quella che alla prima ferita cade a terra , frantumandosi in mille pezzi. Q...