Capitolo 27

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Megan parla. Parla tantissimo. Le sue chiacchiere sono come un fiume in piena.

A momenti l'ascolto, in altri preferisco annuire e silenziare il mio cervello per dargli pace.

E cosi che sto facendo in questo momento, mentre mi racconta di non so chi della squadra di rugby della scuola, le stia facendo il filo.

Lei e Sav sono amiche da tempi immemori, ma per quanto possano essere diverse, Sav le vuole bene come se fosse sua sorella.

E tante volte mi sono chiesta come faccia a sopportarla.

Dopo quelli che sembrano secoli, finalmente interrompe il suo discorso su questo tizio ' dai pettorali assurdi ', come li ha definiti poco fa con un'espressione estasiata.

Quando penso che posso godermi un meritato silenzio, la sua voce trilla nuovamente.

« Ehi, ma chi è quella con cui sta parlando Haley? »

Mi giro talmente veloce che quasi mi spezzo il collo.

Difatti è passato un bel po' da quando Haley si è allontanata per prendere da bere. Ma ero cosi immersa nelle chiacchiere di Megan da non essermi accorta del tempo trascorso.

E quando i miei occhi mettono a fuoco la scena, qualcosa mi si spezza dentro.

Come se numerosi frammenti di vetro mi stessero trapassando da parte a parte, lacerandomi.

Non ho nessuna certezza che sia davvero lei . Ma dalla descrizione fatta da Haley, qualche mese fa, corrisponde esattamente alla figura seduta accanto a lei al bancone del bar.

Mi alzo dal divanetto con le gambe molli.

Scanso diversa gente cercando di raggiungerle. Sembrano infinitamente lontane.

Le guardo attentamente, senza perdermi nessuna espressione.

Haley sembra furiosa, non penso di averla mai vista cosi arrabbiata.

Fa quasi paura; ha il viso rosso, gli occhi lucidi e le mani strette a pugno.

E poi ad un certo punto entrambe si ritrovano in piedi, l'una di fronte all'altra.

Ed Haley le molla un ceffone. Forte. Porto le mani alla bocca spaventata. Cosa diamine sta facendo?! E poi ancora, la spintona contro il bancone.

Ed è allora, quando devo ancora concretizzare il fatto che la mia Haley sia cosi violenta, che gli occhi freddi dell'altra ragazza si posano su di me.

« Finalmente ci conosciamo. Piacere mio, io sono Evelyn. »

In quel momento Haley si gira sconvolta nella mia direzione.

E lo sguardo che riesco a rivolgerle è il più rammaricato, deluso e triste che le abbia mai dedicato.

Evelyn.

Non voglio credere che sia davvero qui, davanti a me, con quel sorriso strafottente.

Concentro la mia completa attenzione su di lei; lascio vagare lentamente lo sguardo dalla sua capigliatura viola alle sue Vans nere.

Ha uno stile tutto suo che non passa di certo inosservato.

È il prototipo di ragazza omosessuale che più mi piace, non posso negarlo.

Ha piercing in ogni dove, ed i suoi tatuaggi sembrano avere tutti una storia.

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