Capitolo 33

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Gli occhi di Haley sembrano mandare scintille. Guarda Ricky come se tutta la colpa fosse sua, e non la propria.

E anche se so di sembrare assolutamente infantile e idiota, nel momento stesso in cui Ricky attraversa le strisce pedonali diretto nella verso di lei, io stringo le dita libere dalla fasciatura attorno al colletto della sua maglietta.

E come speravo, questo gesto non sfugge all'attenzione di Haley che sbotta subito dopo.

« C'era bisogno di portarla in braccio? Cos'è la scena di un film epico? »

Vorrei quasi scoppiare a ridere, ma la situazione, ed il mio dolore fisico, mi impediscono di farlo.

Ricky si irrigidisce, sembra volersi trattenere dal pronunciare frasi sconvenienti.

E poi mi rendo conto della realtà.

Haley l'avrà saputo?

La guardo, sperando di scorgere qualche emozione nei suoi occhi. Ma sono fissi in quelli di Ricky, e quello che riesco a percepire è soltanto rabbia.

Tantissima rabbia.

La stessa che mi assale se ripenso all'altra sera.

Per cui mi limito a distogliere lo sguardo nel momento stesso in cui concentra la sua attenzione su di me.

« Dici sul serio? Come dovrebbe camminare su una sola gamba? » Stringo più forte le mie dita attorno al colletto della maglia di Ricky, e soltanto allora Haley, con un gesto nervoso apre lo sportello della sua auto.

« Falla stendere in macchina e toglile quelle cazzo di mani di dosso! » le sue iridi verdi sembrano lanciare scintille. Aspetta che faccia quello che lei gli ha ordinato, e dato che lui non accenna ad obbedire, sono io ad incitarlo.

« Avanti, fà come ti dice. Sarebbe capace di restare lì tutto il giorno, la vincerebbe comunque lei. » il mio tono sconsolato lo convince del tutto.

Haley in risposta solleva le sopracciglia come a dire 'avanti, fallo e basta. Ha ragione lei.'

Ricky si china verso l'auto e mi abbandona contro i sedili posteriori, stando attento a non farmi male. Ma prima che possa ringraziarlo, con una forza di cui non credevo fosse capace, Haley lo tira all'indietro, afferrandolo per il colletto della maglietta.

Ricky arretra e arrossisce.

Ed io non posso fare nulla con un piede fasciato.

Ma ora Haley ha la voce incrinata e gli occhi lucidi di chi sta trattenendo lacrime da un sacco di giorni.

« Potevano benissimo accompagnarla sua cugina o le sue amiche. Non c'era bisogno di approfittarsi della situazione » la vedo avanzare verso di lui, ed ho paura delle sue azioni.

Ma Ricky sembra avere il controllo della situazione, anche se non so quanto in là si spingerà nel dirle la verità.

Lui non può immaginare che lei non sà.

E non posso neanche avvisarlo.

Mi limito a sistemarmi sul sedile, in modo da ascoltare attentamente quel che si dicono.

Haley nota il mio movimento e cerca di chiudermi in auto, ma sono più veloce e l'anticipo, bloccando lo sportello con la mia mano.

Lo sguardo che ci lanciamo l'un l'altra, è carico di sfida. Ma non lo trattengo molto a lungo.

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