Capitolo 35

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Restiamo avvinghiate, l'una sull'altra, nel totale silenzio della casa.

Fuori è buio, l'unica luce è quella della tv, che abbiamo acceso per far credere a mia madre di star facendo qualcosa.

In realtà non ci siamo neanche infilate i pantaloni, e rimaste cosi come ci siamo ridotte qualche ora fa, siamo coperte soltanto con le mie innumerevoli lenzuola di flanella.

Ho la testa poggiata sul suo petto, un braccio avvinghiato attorno ai suoi fianchi e una gamba incastrata tra le sue.

Lei mi accarezza i capelli, mentre l'altra mano tiene il telecomando, dove cambia continuamente canale.

È tutto cosi rilassante e piacevole che sembra non essere mai successo nulla, Evelyn sembra non essere mai arrivata in città. Quanto vorrei che fosse cosi. Quanto vorrei dimenticare tutto e andare avanti. Eppure è difficile, anche ora che abbiamo fatto sesso, che ce ne stiamo tranquillamente abbracciate mentre fuori fa freddo.

Non riesco a non pensarci, non riesco a non sentire fastidio.

Questo perché non le credi. Non ti fidi di lei.

È davvero cosi? Io non mi fido di Haley?

Concentro la mia attenzione sulle sue dita; si attorcigliano alle ciocche dei miei capelli, poi le lasciano andare e le riafferrano subito dopo. Sollevo di poco lo sguardo per poterla guardare; sembra persa nel vuoto, le guance arrossate e le labbra schiuse. È cosi ... illegale.

La sua capigliatura ricade scomposta sulla spalla destra, e pensare che poco fa sono stata proprio io a ridurgliela cosi.

Mi piace afferrarle i capelli durante il sesso; mi da un potere che non pensavo di avere. E sopratutto, l'espressione che mi regala in quel momento mi fa eccitare da matti.

Si accorge del mio sguardo fisso su di lei e quando si volta per sorridermi, me la ritrovo ad un palmo dal naso. Le sue gambe si muovono, risvegliando i miei sensi.

Non mi ero resa conto di aver tenuto tutto questo tempo il suo fianco stretto nella morsa delle mie cosce.

« Sei cosi calda. » mi sussurra, inclinando il capo verso il mio. Le sue labbra finiscono inevitabilmente sul lobo del mio orecchio; lo succhia, poi lo morde piano. E mi fa chiudere gli occhi, lasciandomi ansimare piano, silenziosamente perché non siamo più sole.

Mia madre è nella stanza dopo la nostra, non posso permettere che avvenga nulla.

Ma ad Haley sembra non interessare; continua a prendersi gioco del mio orecchio, fino a quando non serro del tutto le mie cosce attorno ai suoi fianchi, avvinghiandomi completamente. Lei si muove, e lo fa apposta; so a che gioco sta giocando, e sinceramente non ho nessunissima voglia di tirarmi indietro.

Quando capisce che starò al gioco senza oppormi, le sue labbra si piegano in un sorriso soddisfatto, e poi tornano su di me, sul mio collo, lì dove i suoi denti affondano nella carne, tirando dolcemente. Subito le mie mani si stringono tra i suoi capelli; il rosso sangue è in perfetta sintonia col bianco latte della mia pelle.

Mi piace il contrasto tra i due colori, e vorrei dirglielo. Dopotutto lei è la mia artista. Ma non riesco ad emettere fiato, perché mi sta facendo girare dalla parte opposta, e dopo aver fatto combaciare i nostri corpi, porta le dita alla proprie labbra e le bagna. Quel suono mi manda completamente in tilt.

E poi quelle dita sono dentro di me, tra le mie natiche. Trattengo un urlo portandomi la mano alla bocca.

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