~ Racconti Ereri ~

IX Storia ~ In classe pt.3

Levi era paralizzato, totalmente rosso in viso e anche leggermente eccitato. Si girò verso Hanji che già sclerava pensando ad un nome per la loro ship.
"ODDIO. ALLORA. Ok Eren e Levi, senza ombra di dubbio toppa occhi di giada, quindi il suo nome va per primo..."
Levi era ancora senza parole, ma provò a dire qualcosa.
"L-lui m-mi ha-"
"-quasi fatto ansimare, si, si è visto nanetto. Non ti continieni proprio eh? Ehehe con un figo così ti faresti sbattere anche nel tuo uffi-"
Levi le diede un calcio sulla caviglia e Hanji gridò dal dolore. Dopo di che andò via a passo svelto.

Eren arrivò in classe ancora pensando all'accaduto. Aveva visto perfettamente le gote di Levi diventare bordeaux dopo averlo sfiorato, immagine che non si tolse dalla sua testa per un bel po'. Salutò la classe e subito ragazze e ragazzi iniziarono a chicchierare tra di loro. Nei banchi infondo c'era un gruppo di ragazzi che stavano palesemente parlando di lui.
"Si ok, mi rendo conto di essere un bel ragazzo, ma non c'è bisogno di tutta questa adulazione"
Disse Eren ridacchiando mentre faceva il giro tra i banchi per vedere i volti di tutti. Quel gruppetto continuò a parlare quindi si avvicinò.
"Dai Mikasa dillo che ti piace il nuovo prof eh-"
"Zitto è qui!"
Eren sentì solo questo pezzetto della conversazione.
"Allora, di che parlate qui?"
Si sedette sul banco della ragazza, che arrossì leggermente.
Accanto a lei sedeva un ragazzo con un caschetto biondo, e poi uno con la testa rasata, quello con cui battibeccava.
Il biondo parlò.
"Scusi prof, staremo zitti"
Eren annuì e tornò alla cattedra.
Notò che sulla parete vi era una bandiera arcobaleno e fece una faccia stranita.
"Ragazzi, cos'è quella?"
Chiese indicandola.
Una ragazza dal secondo banco gli rispose.
"Quella? Oh, una bandiera Lgbt, il preside tiene tanto a non avere episodi di omofobia qui. Lei è omofobo per caso?"
Eren ghignò leggermente.
"Assolutamente no, e spero non lo siate neanche voi. Comunque il preside fa un ottimo lavoro. Tornando a noi, per oggi potete alzarvi e chiacchierare un po', a condizione di farmi partecipare"
Sorrise alla classe che lo ringraziò.
I ragazzi si alzarono e andarono ognuno dai propri amici a parlare e scherzare. Eren raggiunse un gruppo di ragazze e si sedette su un banco vicino a loro, che sorrisero imbarazzate.
"Allora, di che si parla ultimamente?"

Il giorno dopo Levi arrivò in anticipo e cercò di andare dritto nel suo ufficio senza vedere nessuno, ma fallì quando Hanji iniziò ad inseguirlo.
"Vai via!"
Entrò nel suo ufficio, e giusto prima di chiudere la porta, lei infilò una mano.
"Cazzo!"
Hanji entrò ridendo.
"Cosa vuoi quattr'occhi, veloce che ho da fare"
Disse Levi irritato.
"Fare chi? Comunque ho pensato a... ereri"
Levi fece un respiro profondo prima di continuare la conversazione.
"Non mi devo fare nessuno, e poi ereri che cazzo vuol dire"
"Siamo un po' nervosetti perché occhi di giada non ti ha ancora scopato?"
Levi spalancò gli occhi e incrociò le braccia.
"HANJI!"
"Ooook. Comunque ereri è il nome della vostra ship"
Levi non sapeva se mandarla via a calci in culo o licenziarla direttamente.
"Io non- vai via! Devo organizzare la riunione di oggi con alcuni prof nuovi, ti do la lista, tu diglielo"
Levi prese la lista dal suo cassetto.
"Ok, ma tu lo dici ad Eren, ciao!"
Hanji gliela rubò dalle mani e scappò via.
"Io non ci credo. Dio mio"
Si mise a lavorare per qualche ora e poi uscì dall'ufficio per andare a cercare Eren.
Arrivò alla sua classe e bussò.
Una volta dentro gli studenti si alzarono e lo salutarono.
"Comodi comodi, devo parlare un po' con il prof"
Si avvicinò ad Eren ed abbassò la voce per parlare con lui.
"Buongiorno Jeager, oggi c'è una riunione con me e i professori nuovi, ci deve essere anche lei"
Eren gli sorrise.
"Certamente, non mancherò. Hanji mi ha detto qualcosa a proposito della... ereri mi sembra, ha detto che ne avremmo dovuto parlare noi tre, ma che cos'è?"
Levi sgranò gli occhi e le sue gote diventarono rosa.
"Mio dio che idiota. Non è nulla, era solo uno scherzo stupido, tu non la ascolatre quella pazza"
Eren rise cosa che fece sorridere impercettibilmente anche Levi.
"A dopo Jeager"
"A dopo..."
Eren come di routine diede un'occhiata in basso mentre Levi usciva dalla stanza.
Nel frattempo il preside andò a sistemare la stanza professori assieme ad Hanji.
"Hai avvisato tutti?"
"Si. Tu hai concluso qualcosa con Eren, apparte le occhiate che dà al tuo culo s'intende"
Disse Zoe con il sorriso sotto i baffi.
"Aspe cosa- mi guarda il culo?"
"Più che altro se lo mangia con gli occhi. Lo dici come se ti dispiacesse"
Continuarono a sistemare le sedie e il resto, finché non videro qualcuno entrare.
"Sono in anticipo di tanto?"
Chiese Eren ad Hanji.
"Tranquillo entra, così ci dai una mano"
Eren annuì e subito andò da Levi ad aiutarlo a prendere le sedie.
"Grazie-"
Dopo aver finito di sistemare, Eren sbottonò i primi bottoni della camicia bordeaux che aveva quel giorno.
Era abbastanza aderente da fare vedere i suoi muscoli e Levi si maledì per averlo notato.
Eren andò ad aprire il suo armadietto per posare alcune cose, e almeno una decina di lettere a forma di cuore gli cadettero addosso.
Quando capì sorrise divertito assieme ad Hanji.
"Sei già famoso tra le ragazze noto"
"A quanto pare"
Le prese da terra e si sedette per leggerle assieme ad Hanji.
"Levi vieni dai! Come faccio a shipparvi se non state vicini"
Eren si mise a ridere mentre Levi non sapeva più cosa dirle.
Si avvicinò e stette in piedi accanto a loro.
"Ma siediti no?"
"Ma fammi stare in piedi quattr'occhi"
Hanji ci mise un po' a capire e scoppiò a ridere. Eren era veramente confuso e semplicemente continuava a leggere le lettere. Dopo pochi secondi però ci arrivò, ma fece comunque finta di non aver capito.
"Stai zitta e leggi!"
Continuarono a leggere, fin quando Eren si allontanò per andare in bagno.
"Ora mi dici come fai a sederti durante la riunione?"
"Ho preso un'aspirina-"
Cercava di non incrociare lo sguardo con lei, preferiva osservare il pavimento.
"Certo che anche tu, placa gli ormoni cristo, oppure te lo fai e basta"
"Hanji siamo colleghi! Smettila"
Lei roteò gli occhi.
"Sei noioso"