Capitolo 13

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POV Clarissa
La scena era più o meno così:dei lupi contro dei draghi. Mi trasformati nella mia parte assassina e gli diedi pieno controllo. La lupa iniziò a sbranare e a decapitare molti draghi. All'inizio eravamo in svantaggio ma alla fine,grazie a me, eravamo passato in vantaggio. Un odore familiare si fece strada nelle mie narici e feci un ringhio talmente potente che tutti quelli che stavano combattendo si fermarono. Iniziai a camminare verso quell'odore fino a quando non mi trovai davanti a un drago di grandi taglia che si inchinò al mio cospetto. Era di un colore arancione con due occhi neri(segno che era l'alpha),aveva una coda lunga e arancione e un boomerang dello stesso colore sopra la testa. Appena lo vidi mi misi a piangere non per tristezza ma per felicità.
"Sei davvero tu"
Il drago si trasformò in un bellissimo ragazzo. Le ali gli erano rimaste e anche il boomerang sulla testa ma era  scomparsa la coda e il suo muso.
"Un drago vola su nel ciel sereno..."
"...mentre una lupa ulula nella notte"
Dopo quelle parole mi lancio nelle braccia di lui il quale mi stringe a se e mi sussurra un "mi sei mancato".
Lui mi prende si trasforma e mi fa fare un giro sulla sua groppa.
Non ci voglio credere Rex è qui. Lo credevo morto e invece è qui.
POV Nate
Cosa diamine è appena successo? Un fottuto drago ha fatto salire in groppa la mia mate e poi se ne è andato con lei chissà dove.
Noir non sembra preoccupato però.
"Noir che mi potresti spiegare cosa succede?"
Lui mi ringhia e ritorna dentro con la lupa. Oggi lui e Clary so davvero strani.
Per tutto il giorno non la vedo e nemmeno a pranzo c'è. Quel drago me l'ha rubata. Cam sente la mia frustrazione e mi poggia una mano sulla spalla. Io mi rilasso ma non di tanto ma meglio di niente.
"Che dici di fare quella ricerca sulla luce?"
Io non gli rispondo ma mi limito ad annuire con il capo.
POV Cam
Da quando Nate ha visto portarsi dietro la sua mate non è più in lui. La frustrazione lo persiste. La sua mascella e serrata e io cerco di rilassarlo mettendogli una mano sopra e proponendogli di andare alla biblioteca.
Quando arriviamo andiamo a diversi scaffali per cercare libri. Ne prendiamo un paio e andiamo a sederci su un tavolo in disparte.
POV Nate
Durante la ricerca un libro mi attira maggiormente. Un libro polveroso e chiuso con uno strano lucchetto a teschio. Il titolo è anche particolare.
Si intitola:"La dealupa dei combattenti"
"Ehi Cam guarda questo libro. Tu ne sai qualcosa" Gli dissi passandoglielo. Appena lesse il titolo sbiancò e iniziò a balbettare cercando di fare una frase ordinata.
"N-no cioè f-forse non lo so credo di  si"
Ma perché oggi sono tutti strani??
"Va bene...Credo che cercherò di leggerlo"
"NOOO" Disse Cam urlando.
"Ehi mi dici che ti prende."
"Quel libro l'ho visto una volta nella biblioteca di mio padre negli inferi. Lo sai anche tu che se si trovava li è pericolosissimi. Devi darmelo subito . Lo devo spedire a mio padre."
Lui senza darmi il tempo di reagire mi strappa il libro nelle mani e ,dopo aver fatto un incantesimo, il libro sparisce.
Non ci sto capendo più niente! La mia rabbia sta salendo alle stelle. Devo riuscire a controllarmi sennò succederà come quel giorno.
Flashback di Nate
Ero lì per terra con i bulli che mai tiravano i calci e pugni. Io ero un lupo debole ma qualcosa quel giorno in me cambiò . Gli artigli mi uscirono,i canoni si allungarono ,le mani e gambe diventarono zampe. Li guardai erano terrorizzati. Senza neanche pensarci mi avvento su di loro. Dei passanti si avvicinarono e cercarono di farmi calmare ma ero assetato di sangue e così li uccisi senza pensarci due volte. I miei genitori vennero avvertiti e si precipitazioni per cercar di calmarmi. Li attaccai. Mi padre e si trasformò e mia madre lo seguì. L'essere che aveva preso possesso di me era troppo forte e li uccisi tutte e due. L'alpha mi bandí dal territorio. Io ero piccolo e dopo poco crollati vicino a una grotta. Quando mi risvegliai mi trovai in una stanza con una strega che mi osservava. Da quel giorno la strega mi trattò come un figlio ma io non ce la feci mai a chiamarla madre e a dimenticare che cosa avevo fatto ai miei genitori.
Fine flashback
Al ricordo di quella vicenda delle lacrime amare scesero dal mio viso. Non volevo piangere davanti alla persona che mi aveva accettato come suo amico dopo quello che gli avevo raccontato. Mi alzai di scatto,mi trasformai e corsi per andare fuori dalla scuola. Dovevo andare via e tornare nel posto in cui riuscivo a rilassarmi.

Una ragazza specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora