Capitolo 20 (parte 2)

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POV Clarissa
Ero legata e la luce che filtrata era davvero poca.
Il tipo si avvicinò piano e scoprii che era un ragazzo sui sedici anni con un paio di occhi gialli e capelli corvini.
Non avevo mai visto un umano con degli occhi così particolari.
"Chi sei e che cosa vuoi da me?" Chiesi abbastanza seccata da quella situazione.
Lui non rispose ma continuo a sorridere.
"Senti tu mi stai già stancando e se non ti togli quel sorrisetto da ebete te lo tolgo io con un paio di pugni."
"Aggressiva la bambolina."
"Senti cocco io ho un nome."
"Non chiamarmi cocco." Disse avvicinandosi pericolosamente alla mia faccia. Io in risposta gli tirai una capocciata che gli fece uscire il sangue dal naso.
"E tu non chiamarmi bambolina. Io ho un nome che tu lo sappia o no."
"Allora come ti chiami?" Disse ancora tenendosi un fazzoletto sul naso per cercare di fermare il sanguinamento.
"Io sono Rose.-Gli diedi un nome falso apposta e poi aggiunsi-E ora se vuoi scusarmi avrei di meglio da fare invece di stare qui in un posto di merda con dei decelebrati che mi fanno delle domande del cazzo." Quando finii la frase ruppi le catene e il suo sorissetto sparì.
Adesso era terrorizzato e si stava lentamente allontanando da me.
"Tu...Come...insomma...Come"
"Mi sono allenata fin da piccola con un lupo in ogni genere di combattimento esistente. La mia forza è più di quella che immagini. To guarda ti ho levato quel sorridenti di merda.-dissi prima di guardare l'orologio inesistente situato sul mio polso e aggiunsi- sono in ritardo devo andare subito. Ci si becca sfigato." Ormai mi ero diretta verso la porta e prima di uscire il demente che mi aveva imprigionato parlò.
"Tu non uscirai da qui."
Io risi e mi girai ma quello che mi apparve davanti non era più il tizio con gli occhi gialli ma un drago nero dagli occhi gialli che mostrava i suoi denti mentre ringhiava.
"Un dragomannaro. Pensavo che erano delle leggende ed invece mi sbagliavo." Il drago ruggi prima di ringhiare e di sparare un colpo al plasma di colore violaceo.
Io prontamente mi abbassai e il colpo andò contro il muro il quale si bucò. Prima che io potessi uscire il drago mi caricò. Io riuscì ad abbasarmi e a spingerlo da sotto la pancia per poi buttarlo contro il muro. Quest'ultimo crollo definitivamente.
Il drago oramai si trovava fuori e io lo raggiunse con tutta la tranquillità del mondo.
'Come fai a essere così forte?'
"Te l'ho detto mi sono allenata contro un lupo e ho sconfitto anche un paio di branchi a mano nude. Questo mi ha permesso di crescere sia mentalmente che fisicamente. Gli allenamenti sono serviti visto che ti sto battendo." Gli dissi con un sorridenti che non gli piacque per niente visto che mi caricó di nuovo.Stavolta saltai e gli atterrati sulla schiena. Gli misi un paio di briglie formate da catene e inizia a cavalcato cercando di domare il drago.
Quest'ultimo appena sentì le catene nella bocca iniziò ad agitarsi e cercare in tutti i modi di levare me e le catene.
Come ultimo tentativo decise di provare il volo. Feceva le capriole in aria, ruotava su se stesso e cercò persino di volare al contrario ma ancora una volta io restavo sopra di lui. Stufo di questa situazione alla fine si bloccò in aria e iniziò  a volare in direzione del suolo.
Eravamo quasi arriva a terra ma io salati e gli diedi una a spinta con le gambe che lo fece scaraventato con il muso dentro la terra. Mentre io stavo in aria feci una capriola  e atterai in piedi a qualche metro da lui.
Il drago era ancora inerme ma pian piano alzò la testa e quando vide la mia faccia si inchinó al mio cospetto.
"Fermo sei debole rischi di peggiorare il tuo stato di salute."
"Noi draghi abbiamo una regola. Chi  viene sconfitto deve prestare servizio a colui o colei che l'ha battuto per il resto della sua vita o fino a che lui o lei non si stanchi di averlo attorno."
Io rimasi i silenzio per un po' ma poi aprii bocca e dissi una cosa che i drago non si sarebbe aspettato.
"Ti andrebbe di diventare il mio famiglio?"
"Come?"
"Hai detto che dovresti prestare servizio a me fino a che non morirai, giusto? Quale migliore modo di prestare servizio se non diventare un famiglio."
"Ma io non sono un famiglio."
"Avvicinati e trasformati nella tua forma umana." Lui si trasformò è si avvicinò con molta calma visto che era ancora senza forze a causa della caduta che aveva fatto.
"Come ti chiami?"
"Io...Io Non ho un nome. Noi draghi non abbiamo nomi."
" Che ne dici di Yako."
"Mi stai dando un nome?"
"Io Clarissa ti nomino mio famiglio. Ora tu ti chiamerai Yako." Sulla sua spalla comparve il simbolo di un fiocco di neve.
"La neve può essere bella ma allo stesso tempo distruttiva. Yuki tu avrai sei forme di trasformazione. La prima la tua forma da drago notte che può far generare incubi alla gente. La seconda un drago verde con il potere di far crescere le piante ed imprigionare i nemici in essa,può comunicare anche attraverso le piante per trovare il nemico o il suo Master.
Terza forma un drago blu elettrico capace di sprigionare i fulmini e polverizzare i nemici. Quarta forma è un drago di ghiaccio capace di congelare avversari o il tempo. Quinta forma un drago blu oceano capace di assorbire acqua dall'ambiente circostante per riversarla contro i nemici o di risucchiarla dal corpo stesso. È anche capace di smolecolarizzarsi per schivare i colpi o passare in fessure.
Ultima forma quella di un drago di fuoco capace di incenerire gli avversari. Ogni volta che ti trasformerà in un umano il tuo corpo cambierà a secondo di quale forma hai usato per ultima. Puoi a che rimpicciollirti o ingrandirti a tuo piacimento."
"Io Yako accetto di essersi il famiglio di Clarissa e di proteggerla in qualsiasi caso anche se ci dovrei rimettere la mia vita."
"Sarà difficile.- Dissi sorridendogli lui in risposta arrosì leggermente cosa che mi fece ridere.- e poi io non mi metto mai nei guai."
Sentii solo in quel momento un odore particolare che sapeva di frutti di bosco ma in quel momento mi diede fastidio. Preferisco l'odore che ha Yako il quale sa di arancia dolce.
I miei pensieri furono interrotti da Yako che si posizionò davanti a me per proteggermi. Si trasformò nel suo drago nero ma prima che potesse fare qualcosa mi abbassai e lo accarezzai.
Lui mi guardò e,dopo che gli faccio un segno con la testa, si ritrasformò.
"Chi siete? Che cosa volete dal mio Master?" Dice Yako tenendomi ancora dietro di lui.
"Yako ti presento Lucy il demone in discusso,Cam suo figlio,Iris e Akela le mie due lupe e Nate il mio mate." Dissi l'ultima parte con disprezzo e rancore.
" Possiamo parlare?" Mi chiese di punto in bianco Nate.
"Non ho niente da dirti." Dissi io senza nemmeno guardarlo.
"Io invece si."ribatte lui
"Allora parla davanti a tutti." Lo incitai.
"Ma.." Fece per dire ma venne interrotto da Yako.
"La mia master ti ha già dato un occasione e tu l'hai sprecata. "
"Sta..." Fece per dire ma stavolta lo interruppi io.
"Yako ha ragione tu hai spregato la tua occasione per parlare. Ora se avete scusarmi ho di meglio da fare. Yako andiamo."Dissi prendendogli la mano. Pian piano scomparimmo e ci ritrovammo nella scuola.
POV Nate
Da quando ha scoperto il mio segreto io e la mia mate ci siamo allontanati inoltre ora c'è quello stupido di Yako o come diamine si chiama che non mi ha permesso si parlare.
"Ora dove sono andati." Chiesi dopo che sono spariti.
'Non sono più negli inferi.'
'Hai ragione non sento più il suo odore  e neanche quello di Yako.'
"Ok ma dove sono finiti?"
"Non lo so non sento più il suo odore. Forse è ritornata in superficie."
Mi dice Cam.
"Andiamo" Dissi in modo risoluto e autoritario.
Detestato quando la mia mate scappava e poi se scappa con quel rifiuto umano è molto peggio.
'Vuoi che me ne occupi io' Mi dice il mio lupo.'
'No ci penserò io a separarli.'
Detto questo il mio lupo iniziò a camminare e poi tutti noi ci dirigemmo verso l'uscita per ritornare in superficie.
Spazio me
Questo è l'ultimo capitolina che io parta domani. Spero che vi piaccia perché non potrò aggiornare per 15 giorni. Ciao e a presto

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