Capitolo 24(parte 2)

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POV Noir
"No io non ti lascerò qui " Dissi con tutto il coraggio che avevo.
Akela fece per dire qualcosa ma una voce la fece girare.
"Sorellina che bello vederti. Da quanto tempo. Sai mi sei mancata così tanto. Mi manca molto il gioco che facevamo .Achiaparella. Che ne dici di fare una partita?"
"Ma tu sei fumato lascia la mia mate in pace sennò te la vedrai con me" Dissi ringhiando.
"Ma che tenero lupetto che abbiamo qui. Un ibrido ti sei scelta. Mi chiedo quanto durerà prima che io mangi la sua anima." Akela mi spinge e crea una bolla. Cerco di sorpassare ma appena mi avvicino troppo mi rispedisce nel centro.
Tutti noi siamo intrappolati all'interno tranne Akela che vuole combattere contro il fratello.
"Fratello mio mi dispiace." Disse prima che una luce bianca l'avvolse. La luce bianca fece vedere i suoi capelli allungarsi e,quando Akela chiamò a se la sua arma,la luce scomparve e ci fece vedere la sua vera forma.
Tutto di lei era cambiato. I suoi capelli erano più lunghi ed ora gli arrivavano sul sedere. Erano legati da un nastro blu che lasciava intravedere le sue orecchie divenute a punta. Quest'ultima erano piene di orecchini che gli coprono gran parte della parte appuntita. Il suo vestito era diventato un kimono nero con fiori rossi. Ai piedi non aveva niente.
Provai ad urlare ma a quanto pare la barriera bloccava la comunicazione.
Mi misi a guardare in basso e vidi solo in quel momento che la barriera per terra non c'era.
Mi trasformai e mi misi a scavare.
"Ma che fai?" Mi chiese Iris.
'Questa è una semisfera. Se scaviamo sotto e poi risaliamo saremo dall'altra parte della barriera.'
"Spostati."
'Come se io mi spostassi' Dico a quell'antipatico di Nathaniel.
Appena finita la frase sento un corpo contro di me e poi mi ritrovo con un fascio di luce gialla a pochi centimetri dalla mia faccia proprio nel punto in cui stavo scavando.
"Ma dico sei impazzito?!?!" Chiedo su tutte le furie a Nathaniel.
'Lui ti aveva avvertito.' Mi dice il suo lupo. Io in risposta dico 'tsk' e volto la faccia dalla parte del buco il quale ora è diventato un piccolo cratere.
"Ehi riesci a comandare quelle onde d'urto?"
"Si per...oh Ho capito ci provo." Dice prima di crearne altre quattro e di spedirle tutte nello stesso punto di prima.
"Bene ora tocca a me." Dico trasformandomi in un drago e spostando le zolle di terra create dall'impatto.
POV Scrittore
Mentre i ragazzi imprigionati dalla bolla stavano evandendo Akela stava combattendo contro il demone.
"Arrenditi sorellina non potrai mai vincere contro di me. Almeno che..."
"No. Non lo farò mai. Hai idea di quanto tempo ci è voluto per creare un corpo del genere?"
"No che non ne ho idea. Io ho preso in prestito un corpo."
"Che ora restituerai"
"Oh non credo proprio. Dovrai sconfiggermi. Peccato che non puoi farlo perché ferendo me ferirai anche questa creatura."
Akela lo sapeva di questa situazione e per questo motivo che non usava attacchi potenti.
Oramai era allo stremo delle forze.
Non sapeva più che fare se non schivare gli attacchi. Purtroppo un ruggito la distrusse e venne colpita da un attacco potente che la scaraventò a terra. Riuscì a mantenere aperti gli occhi per vedere un drago nero venir scaraventato a terra. La sua rabbia salì tutta di un colpo e gli diede l'adrenalina che gli serviva. Non ci pensò due volte per trasformarsi nella sua vera forma. Una ragazza con un vestito lungo con maniche a zampa di elefante poggiate sulle sue mani. La sua forma era la sagoma di un umana ma il corpo di carne ora era quello di acqua. La giovane si alzò e iniziò a fluttuare nell'aria.
"Che bello mi hai degnato della tua vera forma. Sono davvero onorato. Peccato che non potrai di nuovo usare gli attacchi più potenti perché sennò farai del male a ...Clarissa si chiama giusto?" La rabbia di Akela stava salendo ma prima che potesse rispondere o fare qualcosa il corpo della sua amica iniziò a brillare ed il demone che lo stava usando come burattino ora stava entrando in una crisi.
"Non è possibile." Disse il demone.
"Basta,smettila,sottomettiti a me per una buona volta." Disse ancora il demone.
"Questo è il mio corpo ed io non lo lascerò mai in mano ad un demone." Disse una voce che tutti riconobbero come quella di Clarissa. Dopo quella frase la luce si fece più intensa ed il demone fu costretto a lasciare il corpo. Il demone era ancora confuso da quello che era successo così Akela ne approfittò per lasciargli un potente incantesimo. Il colpo arrivò vicino ma venne polverizzato. Tutti si girarono e videro una giovane fanciulla con una mano protesa verso l'avanti.
La ragazza si avvicinò al demone ancora confuso e gli mise la mano sopra la testa,chiuse gli occhi ed i capelli iniziarono a volteggiare sopra la testa senza mai appoggiarsi. Una strana luce si accorse e ,dopo che la ragazza tolse la mano ed i capelli tornarono normali, il corpo del demone iniziò a dividersi. Quando questa divisione finì si poterono vedere due corpi. Il primo di un giovane ragazzo con i capelli biondi ed occhi verdi di 21 anni all'incirca e l'altro rappresentava una sagoma di vapore nero. Quest'ultima appena si accorse di non avere più un corpo materiale cercò di sfuggire ma venne intrappolata in un contenitore di vetro che venne subito chiuso. La sagoma mise le mani sulla superficie cercando di chiamare aiuto ma alla fine si dissolse nel nulla. Il contenitore venne lanciato e,dopo che si ruppe, due palle  bianche si fecero vedere. Una di loro andò nel corpo de giovane ancora privo di anima mentre l'altro rimase sospesa per aria. La giovane fanciulla si avvicinò e ,dopo averla toccata,l'anima di trasformò in un  volatile bluastro il quale prese il volo.

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