Capitolo 23

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POV Noir
Ero tornato da poco e avevo svegliato tutti per raccontare la storia. Poco dopo aver finito mio fratello Yako mi chiama facendomi vedere attraverso i suoi occhi cosa che solo pochi di noi sanno fare.
Quando la vista mi tornò normale vidi la mia cuginetta avvicinarsi.
"Noir stai bene. Sei sbiancato. Cosa è successo?" Mi dissi con una velocità tale che capii solo la prima e ultima parola.
"Dobbiamo andarcene subito." Dissi con toni autoritario ma caso vuole che un idiota mettesse in dubbio la mia parola.
"No dobbiamo prima scoprire cosa sta succedendo a Clary." Disse quell'idiota di Nate.
"Senti, mio fratello ha detto che dobbiamo andare. Se dice una cosa del genere vuol dire che siamo in un  pericolo serio e che rischiamo la vita quindi se vuoi restare fai come vuoi. Iris,Akela andiamo."Mia cugina abbassò la testa e si avvicinò a me. Akela invece guardò i compagni di viaggio prima di accettare il mio invito.
"Prima di partire vi voglio dire una cosa. Io non sono una lupa qualunque ma solo una delle prime nate per il volere della Luna. Lei mi ha dato il potere di vedere il futuro. Il vostro è solo sangue e morte se sceglierete di restare qui. Se invece ci seguire vivrete. A voi la scelta." Quelle parole ci spiazziarono  ma il destino vuole tutti quelli che avevano deciso di restare ci seguirono.
'Hai mentito.' Dissi tramite collegamento mentale a Akela
'L'ho dovuto fare sennò non ti avrebbero seguito.'  Mi disse la mia mate.
' oh ehm grazie.'
'Non ringraziarmi. Ora dobbiamo trovare un modo per liberare Clary e anche al più presto. Sento che il demone si sta sempre più impossessando di lei e stavolta non scherzo.' A quelle parole mi fermai. Come poteva prevedere una cosa simile.
"Cugino ci sei? Perché ti sei fermato all'improvviso?" Mi chiese Iris preoccupata.
"Tranquilla sto bene credevo di aver visto qualcosa di strano e quindi mi ero fermato." Dissi facendo un sorriso finto da premio Oscar.
Lei mi sorrise a sua volta e andò tutta tranquilla un po' più avanti di me.
"Ci dovremmo trasformare per andare più veloci." Suggerì Cam.
"Hai ragione." Disse quello stupido di Nate. Dio quanto mi da sui nervi.
' Noir ti dovresti trasformare nella tua forma drago.'
'Te lo dico per l'ennesima volta non posso.'
'Noi...'Fece per dire ma qualcosa la bloccò. Quando mi girai vidi tre ragazzi che tenevano la mia cuginetta mentre gli altri compagni di viaggio  erano stesi a terra.
"Lasciate mia cugina."
"Ma come non ti ricordi dei tuoi vecchi amici di pelle."
"Se per amici intendi quelli che mi picchiavano allora no non me li ricordo." Lo vidi stringere i denti e premere sul collo di mia cugina.
"Vacci piano con le parole. Ti ricordo che ho tua cugina." Disse ancora con la sua voce di merda che mi dava sui nervi. La rabbia iniziava a salire e dovevo controllarmi in qualche modo.
"Ti propongo una sfida di lotta.Se vinci ti ridaremo tua cugina ma se perdi ci prenderemo quella ragazza dagli occhi blu." Prima che potessi dire qualcosa al ragazzo che teneva mia cugina gli arrivo un coltello da lancio che gli finì in mezzo agli occhi. Quest'ultimo cascò a terra e dopo si senti un fischio. Il coltello si alzò e tornò nelle mani della proprietaria. Gli altri due amici presi dalla paura cercarono di scappare ma Akela riuscì a teletrasportarsi e ad arrivare davanti a loro.
Dopo avergli appoggiato una mano sopra al petto due palle grigie fuoriuscirono dalle loro bocche  e lei le toccò con le punte delle dite.
"Purificazione" Disse e le due palle grigie diventarono di un bianco accecante per poi ritornare dentro i corpi i quali cascarono a terra.
"Che cosa è successo?"
"Tutto quello che avete visto ora non dovrete dirlo a nessuno chiaro."
Noi facemmo di si con la testa.
"Dobbiamo sbrigarci " Si avvicinò a me e mi mise una mano sul petto. Le mie guance diventarono rosse come  un peperone.
Akela iniziò a dire parole in una lingua incomprensibile e solo dopo poco mi ritrovai nella mia forma drago.
"Ho potenziato il tuo drago. Ora può creare uno scudo di fulmini e andare a una velocità maggiore. "
Detto questo si allontanò e andò da Iris e fece lo stesso procedimento che aveva fatto con me.
"Questa forma te l'ho donata ma sarà temporanea. Dura massimo tre giorni non di più. Se arriveremo prima anullerò la trasformazione." Detto questo andò a prendere uno alla volta ogni membro del gruppo e li caricò sulle nostre groppe. Io avevo Lucifer e Cam mentre mia cugina aveva il brontolone e  l'idiota.
'Tu con chi vai?' Chiesi a Akela che non era salita su nessuno di noi due.
"Tranquillo ho un passaggio arriverà adesso." Disse e un ombra oscurò il cielo . Davanti a noi atterrò un drago bianco con sfumature dorate su tutto il corpo. I suoi occhi viola erano stupendi e includevano paura e serenità allo stesso tempo. Sulla coda aveva una punta che fingeva da arma e un ma corazza dorata e nera su tutto il corpo. L'armatura sulle unghie era più affilata per aiutare il drago a cacciare o scacciare prede e nemici.
"Vi presento Idris. Sarà la vostra guida." Disse mentre ci saliva sopra. Quando si sistemò tutta l'armatura sparì.
"Idris sai dove portarci. Vai" Disse ed il drago spiccó il volo. Noi a ruota la seguiamo e iniziammo ad andare verso una meta ancora sconosciuta.
POV Akela
'Sai che hai rischiato grosso mia signora.' Disse la draghessa tramite collegamento mentale.
'Si lo so non serve fare la ramanzina. Dovevo farlo sennò qualcuno sarebbe morto. Quelle anime in più erano corrotte e se non le purificavo un demone le avrebbe mangiate. Piuttosto tu come mai da queste parti?' Chiesi incuriosita ma allo stesso tempo contenta.
"Ho sentito una presenza molto oscura e sapevo che tu eri qui . Avevo paura che ti potesse succedere qualcosa.' Disse Idris.
'A proposito tu sai chi potrebbe essere quel demone?' Gli chiesi io mentre ancora riflettevo alla descrizione fatta da Noir poco fa .
'Non lo so ma se si è impossessato di una divinità deve essere più potente di quanto noi crediamo. ' Disse con tutta onestà.
'Hai ragione ed in più non ha preso una divinità qualunque l'ha scelta. Se si impossessa completamente del suo corpo potrà riportare in vita i combattenti che hanno peccato in vita e questo non è buono.' Dissi con toni preoccupato.
' Sei sicura di portarli nel nostro villaggio.' Chiese Idris non ancora convinta della mia idea.
'Si. Sono gli unici che hanno un anima pura rispetto agli altri. Sono gli unici che mi potranno dare una mano a sconfiggerlo.' Gli risposi con tutta sincerità.
'Sai già chi è il demone.'Mi chiese lei sorpresa ma allo stesso tempo fiera di me.
'No però ho una mezza idea. Da quello che mi ha raccontato Noir ha la lingua biforcuta e mangia anime che hanno peccato.' Gli risposi dicendogli quello che ci aveva raccontato Noir poco fa.
'Non mi dire che stai pensando a lui.' Disse lei sorpresa ma spaventata allo stesso tempo.
'Ho paura che sia lui all'80 %.' Dissi prima di chiudere il collegamento mentale e di proseguire il volo senza più interruzioni.
POV Yako
Ero riuscita a distrarla ma più i secondi passavano più lei mi faceva paura. Oramai gli animali scappavano anche senza vederla perché sentivano il suo odore che ora era ferroso come sangue.
"Che noia non c'è  neanche una preda."
Feci per dire qualcosa ma un volatile blu atterrò sul suo braccio.
"Uru li hai trovati?"
Lui si spiumò e si staccò una piuma che pian piano si allargò. Quando la Piana toccò terra un immagine al centro si creò mostrando tre draghi con sopra alcuni membri del gruppo.
"Cara sorellina finalmente ti ho trovato." La voce di Clary era cambiata segnò che il demone si era impossessato del suo corpo. Una cosa che mi allarmò fu che i suoi capelli stavano pian piano diventando neri. I suoi stupendi occhi stavano diventando simili a quelli di un volatile.
"Sorellina preparati sto per arrivare."
Disse prima che due ali rosso fuoco gli avrebbero sulla schiena per poi decollare.
'Noir velocizzate il volo presto. Il demone si sta impossesando sempre di più del corpo di Clarissa ed ora è diretto da voi. Ha detto anche che rivedrà presto sua sorella. Non so se poteva essere futile ma te l'ho comunque voluto dire. So che abbiamo nostra cugina nel gruppo ma non credo che si riferisse a lei.'
Dissi e la risposta non arrivò. In quel momento la preoccupazione mi assalí e decisi di partire alla ricerca di mio fratello.

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