capitolo 2

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Mi risveglia con la testa che mi faceva male ed il corpo un po' indolenzito. Mi alzai con il busto per vedere dove ero ma un rumore di maniglia che si abbassa mi fece ritornare con la testa sopra un cuscino.
"Non si è ancora svegliata"
"Che strano in teoria grazie ai suoi poteri avrebbe dovuto già essere sveglia"
Ma di che diamine stanno parlando?
Dove mi trovo?Chi sono loro?Che cosa vogliono da me? Troppe domande senza una risposta non va bene non mi piace affatto questa situazione.
Uno di quei tipi si avvicinò con la faccia un po' troppo vicina al mio viso secondo i mie giusti. Di colpo aprii gli occhi, che avevo chiuso e,grazie ad un calcio al petto,gli tolsi il respiro. L'altro tipo corse al telefono che era appoggiato sopra a una specie di scrivania ma io gli lancia un coltello il quale gli trafisse la mano. Quest'ultimo si accasciò a terra tenendosi la mano dolorante.Ne approfittano di questa situazione per uscire dalla porta dalla quale erano entrati e scappare. Solo in quel momento mi accorsi che il mio adorato lupo Noir non c'era.
Sentii un ululato provenire dall'esterno e mi precipitai subito.
La scena che vidi mi spaventò alquanto.Il mio adorato Noir era diventato un lupo di più di due metri circondato da delle fiamme. I suoi occhi erano rossi e accanto a lui si era riunita una folla armata.
Iniziai a correre e grazie ad altri coltelli uccisi un paio di persone che cercavano di ferite il mio cucciolo.
Arrivai in fretta accanto al mio lupo e gli urlai contro per farmi sentire.
"NOIR VANSLAVICH SI PUÒ SAPERE CHE TI PRENDE?!" Lui si avvicinò a me e mugulò per farsi perdonare ma poi quando mi mostrò la zampa la mia collera salì ancora di più e mi girai verso la folla.
"CHI HA OSATO TOCCARE IL MIO CUCCIOLO". Le parole mi uscirono talmente forti che fecero sussultare e ammutolire tutti i presenti .
"Esigo una risposta adesso"
Un signore si fece avanti.Appena lo vidi mi prese un colpo. Aveva dei capelli castani e degli occhi marroni e fin qui tutto normale. Sulla testa aveva un paio di orecchie da lupo e la coda verso il fondoschiena.
"Sono stato io. Si sposti signorina così lo posso finire." Io lo guardai e dalla rabbia gli tirai un pugno in faccia e lo feci cascare. Lo presi per il colletto della maglietta e gli dissi con il tono più calmo che conoscevo
"Nessuno e dico nessuno può toccare il mio lupo.Sono stata chiara?"
" Si signora"
"Bene ora va meglio".
Lo rimisi a terra e gli tirai un altro pugno.Un bel crack si sentì ed il naso iniziò a sanguinare. Io sorrisi e poi mi girai verso il mio lupo il quale mi fece vedere la zampa. Io la presi delicatamente e come se potesse servire a qualcosa gli misi la mano sopra.La ferita magicamente sparì.
Senza neanche accorgermene un signore anziano si avvicinò a me mantenendo la distanza.
"Signorina le dispiace seguirmi?"
Mi girai di scatto se mi trovai davanti un signore molto vecchio con una barba lunga e un paio di occhiali sopra al naso.
"A te potrò fare delle domande?"
"Si certo.-poi guardò il mio lupo che gli stava ringhiando- Signorina le dispiace far tornare il suo lupo alla taglia normale?"
"Mi piacerebbe farlo ma non so come si fa"
"Basta che dici il suo nome e cosa gli vuoi far fare e lui eseguirà il suo ordine"
Guardai Noir e, dopo aver detto il suo nome, gli dissi di tornare alle dimensioni di un cucciolo. Come per magia il lupo di due metri infucato si rimpiccioli fino a diventare un piccolo di lupo il quale mi saltò in braccio. Io lo presi e gli diedi un bacetto in testa.
"Signorina ora che tutto è finito la pregherei di seguirmi.

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