19. Battaglia

38 2 2
                                    

"Cosa..." disse lui sconvolto, crollando sulle ginocchia.

"Non ero sicura che funzionasse" ammise sottovoce la ragazza.

Lasciò Merlino seduto a terra e si avvicinò alle tre figure poco più lontane.

Cecily si staccò dalle sue amiche e si posizionò a sei o sette metri da Minerva.

"Perché il ragazzo?" domandò Cecily non capendo il perché fosse lì.

"È un mago" dovette ammettere Minerva, non avendo altra scelta.

"Lo sospettavo" disse Cecily, anche se in realtà non lo aveva mai pensato.

Erano sul tetto della vecchia scuola di magia di Heloise, piatto, grigio e particolarmente vuoto. I bordi erano leggermente rialzati, come se fosse una grande terrazza di forma rettangolare.

Il vento lassù era un po' più forte e muoveva leggermente i capelli di tutti i presenti che al momento erano immobili a cercare di capire il da farsi.

Minerva torse il naso sentendo l'odore della sigaretta che Cecily stava fumando nell'attesa.

"Ti sembra il caso?" chiese scocciata, mentre la sua avversaria sorrideva senza ritegno.

"Ne vuoi una anche tu?" domandò lei iniziando a ridacchiare.

"L'erba non fa per me" sbottò Heloise "Allora? Che intenzioni hai?" esclamò iniziando ad irritarsi.

Cecily diede un ultimo tiro alla sigaretta e poi la buttò a terra.

"Pensavo fossi più intelligente ragazzina" disse lei con un ghigno maligno sul viso.

Avanzò verso Heloise, calpestando la sigaretta che ormai si stava spegnendo, e alzò una mano verso di lei.

Merlino le fissava sconvolto, ma le loro intenzioni sembravano parecchio chiare.

Heloise pose un braccio di fronte al suo viso, in segno di difesa. Cecily si preparò a lanciare qualcosa, ma il palmo della sua mano era vuoto; mentre prendeva lo slancio nella sua mano si materializzò una sfera gialla molto luminosa, che lasciava una scia ad ogni suo spostamento, e gliela lanciò contro.

Minerva la scansò con un semplice gesto del braccio, cambiandole direzione, ma Cecily che lanciò altre continuando ad avanzare ed Heloise continuò a difendersi arretrando.

"Tutto qui?" chiese Cecily strafottente "Sei stata sempre così... poco reattiva. L'unica cosa che sai fare è difenderti?" chiese in un sibilo.

Heloise sorrise a sua volta.

"Poverina... quanto mi conosci poco" disse la ragazza ancora in posizione di difesa.

"Eppure lo stai dimostrando" le fece notare la bionda alzando un sopracciglio.

Heloise giunse le mani e poi le distanziò lentamente; tra di loro si formò una sfera elettrica di luce blu che emanava diverse scintille.

Cecily fece parecchi passi indietro, mentre la sfera si allargava sempre di più tra le mani di Minerva.

Alzò le braccia verso l'alto e gliela scaraventò contro, ma con un balzo parecchio alto la sua avversaria lo schivò.

"Patetica" sbottò l'altra atterrando con i tacchi, senza alcuno sforzo.

Heloise creò altre sfere blu, più piccole e gliele lanciò ripetutamente, ma anche lei sapeva difendersi molto bene.

Cecily sembrava incredibilmente annoiata per quegli stupidi giochetti; all'ennesima sfera allargò le braccia verso l'esterno e una follata di vento investì Heloise, facendola volare all'indietro e atterrare sul pavimento duro.

I ricordi riscrittiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora