20. Invisibile

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Il mattino dopo Heloise si svegliò verso le undici e si chiese perché non conoscesse un incantesimo per rimandare indietro il tempo di qualche ora per dormire di più.

Dopo pochi secondi si ricordò tutto quello che era accaduto la notte prima e richiuse gli occhi: non voleva svegliarsi, non ancora.

Si girò sul lato destro, ma dovette mettersi seduta dal dolore: si era dimenticata del braccio ferito.

Afferrò il suo cellulare e cercò di distrarsi usando le poche ore di internet che le rimanevano, ma se ne pentì quasi immediatamente.

Tra le notizie del giorno c'era la sua ex scuola; non tra i giornali comuni ovviamente, ma tra quelli magici.

Tutti i suoi dispositivi erano connessi con i siti e i canali di magia, oltre a quelli comuni.

Con il dito tremante premette per far iniziare il video allegato all'articolo e attese col fiato sospeso.

"Questa mattina all'apertura della scuola, quando gli insegnanti di sono materializzati sul tetto per andare ad occupare il proprio posto di lavoro, hanno trovato con loro grande sorpresa questa sorta di buca che per poco non ha sfondato il tetto. Come potete vedere la superficie sembra bruciata e ci sono ancora dei resti di lingue di fuoco che compaiono di tanto in tanto sulla superficie. Alcuni esperti si sono radunati qui questa mattina, ordinando la momentanea chiusura della scuola. A quanto pare ritengono che si tratti di magia oscura e molto potente e finché non scopriranno il motivo di tutto ciò la scuola resterà chiusa per garantire la protezione degli studenti che la frequentano. Sul posto non sono state trovate tracce, ma alcuni testimoni dicono di aver visto delle luci a notte tarda. Forse uno scontro tra bande? Vi terremo aggiornati" disse l'inviata allo speciale del tg.

Questa volta l'aveva combinata grossa.

Guardò sul pavimento e vide le scarpe che aveva indossato la sera precedente e fu felice che Merlino non le avesse lasciate sul tetto per nessun motivo; di certo le avrebbero trovate e inserite tra le prove.

Si passò una mano sulla faccia e andò in bagno a rinfrescarsi e a cambiarsi.

Preparò i suoi bagagli e, arrivato il momento di andare, svegliò Merlino.

"Andiamo" disse dopo averlo scosso leggermente.

Il giovane la guardò confuso, ma lei non aggiunse altro.

Lei si diresse verso il libro che aveva preso in biblioteca e si mise di fronte a lui, ancora seduto sulla poltrona.

"O homo, evanescet. oculis meis videre potest, sed semper est praesens." pronunciò tenendo alta una mano di fronte a sé.

Girò il polso facendogli fare un giro completo e Merlino sparì dalla vista.

Moon trasalì nella sua gabbietta.

"Andiamo, ho io i tuoi vestiti, ti cambierai dopo" gli disse Heloise senza accennare nemmeno un sorriso.

Tende e ante si chiusero, nella stanza calò il buio, finché la porta d'entrata si aprì e Merlino uscì prontamente.

Heloise chiuse la porta, lo seguì e i tre scesero le scale.

"Non una parola, mi raccomando. Stammi vicino" sussurrò la ragazza mentre uscivano in strada.

Una macchina era pronta di fronte al vialetto ad aspettare Minerva.

La ragazza entrò nella limousine e stette attenta a lasciare la portiera distrattamente aperta, mentre sistemava la sua borsa a terra.

Avvertì qualcosa urtarle il braccio sano e chiuse la porta con un gesto della mano.

Si mise a sedere sul sedile e si voltò verso il vecchio Merlino accanto a lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 07, 2020 ⏰

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