15. Di nuovo nel futuro

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"Gaius, Morgana ha chiesto qualcosa riguardo ai suoi poteri?" chiese di punto in bianco Heloise, materializzandosi improvvisamente davanti a Gaius.

Il medico fece parecchi passi all'indietro e rischiò di far cadere le fragili fiale che stava trasportando.

Si voltò confuso verso la porta chiusa dietro di lui e poi tornò a guardare la ragazza sorridente.

"Come..." iniziò a dire confuso.

"Materializzazione, era da tempo che tentavo l'incantesimo e non era mai andato a buon fine. L'altro giorno ho iniziato con la pratica e sono finita nello sgabuzzino delle scope" disse con un enorme sorriso in volto, completamente euforica per la riuscita della magia.

Gaius chiuse gli occhi per un momento, cercando di non pensare a cosa sarebbe successo se si fosse materializzata per errore di fronte a Uther.

"Morgana non si è fatta viva" rispose riprendendo a fare ciò che aveva interrotto.

"Perfetto, allora posso tranquillamente andarmene" disse alzando le braccia verso l'alto.

"Heloise! Esistono le porte, per piacere" disse lui fermandola.

La ragazza non ne era entusiasta, ma rinunciò a fare la sua magia e si avviò verso l'uscio di legno.

"Starò via per un giorno" disse lei avvisando il medico.

"Dove vai?" domandò confuso, non avendo prestato attenzione al fatto.

"Torno nel mio tempo a fare rapporto. Hanno pensato per tutto questo tempo a un modo per mandarmi qui, ma non a un modo per comunicare, buffo no?" disse lei aprendo la porta e in quel momento entrò Merlino con una cesta piena di vestiti.

"E se chiedono di te?" domandò Gaius.

"Domani non ho appuntamento con Morgana, non se ne accorgeranno" disse chiudendo la porta.

"Dove va?" chiese Merlino nascosto dietro la pila di abiti sporchi.

"Nel futuro" rispose Gaius pensieroso.

Merlino mise la cesta a terra e scatto subito verso la porta.

"Merlino dove vai?" chiese sconvolto Gaius.

"Ad assistere alla magia" disse lui correndo via.

Arrivò di fronte alla stanza della ragazza il più velocemente possibile ed entrò senza nemmeno bussare.

La ragazza s'immobilizzò per un attimo impaurita.

"Merlino! Mi hai fatto prendere un colpo" si lamentò tirando un sospiro di sollievo.

"Dovresti chiudere la porta quando stai per fare certe cose" le ricordò.

"Chiudila tu, così quando avrò finito potrai aprirla" gli suggerì.

Merlino ubbidì, mentre la ragazza prendeva un sacchetto che aveva appoggiato sul letto e lo apriva.

"Cos'è?" chiese Merlino curioso.

"Sabbia" rispose lei prendendone una manciata.

"Volevi chiedermi qualcosa?" domandò lei, mentre si chinava sul pavimento.

Iniziò a disegnare un grande cerchio, dal diametro di circa tre metri, lasciando cadere a poco a poco la sabbia dalla mano.

"No, io... volevo assistere" rispose il giovane mago.

"D'accordo Merlino, allora stai indietro" lo avvertì.

Il ragazzo le diede retta e si distanziò dal cerchio che aveva appena creato. Prese in mano un libro e copiò i simboli raffigurati all'interno del cerchio, poi ne disegnò altri all'esterno, seguendo la circonferenza.

I ricordi riscrittiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora