Gemma

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Harry's pov

"È successo circa sei mesi fa.."

"Harry ?" Gemma mi chiama ma non riconosco la sua voce.
"Harry tesoro sono Gems ,dove sei? Perché hai spento le luci?"
Mi fisso le mani strette a pugno.
Alzo la testa che si incava tra le due pareti.
Sono stretto in questo angolo da quando lei ha iniziato a parlare.
Mi ha ricordato di papà, mi ha ricordato che lui mi picchiava sempre.
Mi diceva che ero solo un mostro.
Mi ha ricordato quella notte quando mi hanno portato via tutto.
E io voglio solo che muoiano.
Che muoiano.
E sono arrabbiato,Gemma non ha mai sofferto come me.
Papà l'amava e le faceva i regali, a me spettavano i calci in cantina.

"Harri amore, sei lì?" Gems apre la porta.
"Vai via" sussurro mantenendo la lucidità.
"Amore che hai?"
"VAI VIA GEMMA." urlo sperando capisca.
Ma lei si avvicina.
Mi tocca e io non capisco nulla.
Non ho più il controllo del mio corpo.
I miei pugni e i miei calci la colpiscono ripetutamente.
Lei è stesa lì e sanguina,sta morendo e  io non riesco a fermarmi e ho paura di non volerlo e mi faccio schifo per questo.
Più penso più divento violento.
Lei mi implora di fermarmi ma non ci riesco.
"Harry fermati,fermati,so che puoi farlo,so che sei lì "
Sento la  sua voce ma non vedo nulla.
Solo nero.
Faccio quello che mi dice.
'Colpisci' 'uccidi'
Non voglio uccidere.
'Devi. Sei già un mostro'
'Anche tuo zio lo diceva.'
E ricomincio a colpire.
Sento il sangue sulle mani.
Il rumore dei miei pugni sul suo corpo.
"Harry ti prego.."

La maniglia scatta
"Harry?"
"Mamma.." li vedo i suoi occhi delusi e mi fermo.
Mamma prende Gemma e scappa via.

"Lei non è più tornata. È in coma ed è colpa mia." Singhiozzo "faccio schifo Lou."
"Non è colpa  tua Harry. Harry tu hai subito un trauma. Tu sei stato male e la tua mente ha reagito.
Ma tu piccolo puoi guarire,Liam me lo ha detto e io-"
"Liam" sbotto. "Tu hai parlato con il mio fottuto psicologo e lui ti ha detto che posso guarire? Cazzate. IO NON POSSO."
"Hary tu puoi e lo sai"
"NO. NON DIRLO TU NON SAI UN CAZZO" lo spingo all'indietro per liberarmi,perde leggermente l'equilibrio e barcolla.
Ne approfitto e scappo.
Esco dalla palestra sotto gli occhi sconcertati di Niall e Louis.
Corro. Corro veloce e non so dove io stia andando.

Fino a che non mi fermo affannato e alzo gli occhi.
"S. Mungo Hospital" leggo.
Sono da lei.

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