don't hurt yourself

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Lunedì mattina

Harry's pov

Vorrei solo piangere.
Poi urlare e magari spaccare anche qualcosa.

Mamma è andata da lei e io sono un tale vigliacco.
Non ci vado,anche se so che non potrebbe farmi nulla.
La sua pelle è fredda e i suoi occhi chiusi.

Cazzo.
Tiro un pugno al muro.
Cazzo.
Un'altro pugno.
Continuo a sferrare pugni alla superficie ferma fino a quando il sangue scende dalle mie nocche come le lacrime dai miei occhi.
Ho sporcato il muro ma non mi interessa.
Vado in bagno e disinfetto le ferite,non mi preoccupo nemmeno di fasciarle.
È una cosa che faccio spesso,è come una specie di autolesionismo per me.
Non mi taglio perché è pericoloso e io non voglio morire così.
Io voglio morire nel modo in cui merita un mostro.
Da solo.
E anche se mi sembra strano,se mi uccidessi mia madre ne sarebbe distrutta.

Lunedì pomeriggio

Entro in palestra,saluto Niall rivolgendogli un sorrisino.
Incrocio Zayn nel tragitto per gli spogliatoi e mi scompiglia i capelli.
Nello spogliatoio fascio già le mani così che Louis non lo noti e mi faccia domande.

20 minuti dopo

Louis' pov
"Okay Harry,dai un destro,passi sotto e una ginocchiata appena fischio cambi giro"

osservo e correggo i suoi movimenti, inizia a dare colpi deboli e a sussultare a ogni colpo,come se fosse ferito.

"Harry togli i guantoni" dico fissandolo freddo.

"Perchè?" chiede con una vocina sottile che mi fa intuire che qualcosa non vada.

"fallo e basta,non si discutono le cose che dico,lo sai come funziona"

"Ma io-" "Niente ma. fallo e basta ragazzino" dico fulminandolo con lo sguardo, mi fissa abbastanza intimorito. Poi si guarda le mani e inizia a togliere i guantoni, mantiene lo sguardo basso e avrei voglia di accarezzargli i ricci per tranquillizzarlo e-  NO,devo farmi rispettare.

appena i guantoni cadono a terra noto le fasciature sporche di sangue vivo,impossibile che si sia fatto male qui,abbiamo lavorato pochissimo,deve aver fatto qualche rissa.

Con questa consapevolezza seno il sangue ribollirmi nelle vene.

"Nel mio ufficio. Ora." il mio tono di voce è calmo ma lui percepisce il nervosismo,probabilmente dai pugni stretti all'inverosimile, e sgambetta a testa basta nel luogo indicato.

Lo raggiungo dopo due minuti e lo trovo in piedi con ancora lo sguardo basso,una posizione tesa e noto le mani che tremano leggermente, so che con lui non dovrei essere troppo cattivo visti i suoi precedenti, ma conosce le fottute regole.

Sbatto la porta dell'ufficio attirando la sua attenzione, sobbalza leggermente e mi guarda spaventato, devo fargli proprio paura.

"sciogli le fasciature." dico e questa volta lui esegue. 

Ha le nocche praticamente maciullate e non curate,che diamine ha fatto?

"Harry che cazzo hai fatto?" mi guarda ma non risponde. "RISPONDI." alzo il tono di voce e mi avvicino a lui di un passo. Ancora niente, inizio a camminare e lui indietreggia "HAI FATTO A PUGNI CON QUALCUNO HARRY?" urlo noncurante che qualcuno mi senta. Lui continua a indietreggiare fino a sbattere contro la scrivania con i fianchi,ovviamente senza perdere tempo metto le braccia al lato del suo busto e lo blocco contro la superficie. "Harry esigo una risposta"

"HO PRESO A PUGNI UN MURO PER FARMI DEL MALE" sbotta stringendo i pugni e serrando gli occhi. Lo guardo sconvolto.

"Perchè?" chiedo in tono dolce,pentendomi della cattiveria usata prima.

"Perchè me lo merito" sussurra.

"qual è il motivo Haz? Perchè ti odi tanto?" chiedo fissando i suoi occhi verdi. mi guarda e sembra che stia valutando qualcosa,gli tocco una guancia e lui scatta all'indietro.

"Perchè ho quasi ucciso mia sorella,ecco perchè"  dice iniziando a piangere.

quasi,quasi Lui non l'ha uccisa allora. Lo stringo al mio petto e dopo poco sento la sua voce.

"é successo circa sei mesi fa.."


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