Capitolo 2

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 A qualche metro da loro una biondina niente male colpiva a pugni il quadro del suo scooter, attirando anche l'attenzione di Claudio.

"Giorgi smettila o lo distruggi!" urlò Valentina allibita.

Giorgia si fermò di scatto, affranta.

"Non capisco perché non va, stamattina è partito al primo colpo!" sbraitò arrabbiata "Forse si è rotto qualcosa qua sotto".

Valentina osservava l'amica piegata in due sotto il motorino.

"Sì, va beh, non credo che tu riesca a ripararlo, qui ci serve un meccanico!" sentenziò con fare saputello.

Giorgia sbuffò.

Era perfettamente consapevole che le serviva un meccanico ma sperava che dando qualche colpo sotto la carena accadesse un miracolo.

"Ciao bella biondina, ti serve aiuto?" una voce maschile sconosciuta le balzò nei timpani.

La giornata procedeva di male in peggio.

"No, sparisci!" asserì acidamente senza neanche guardarlo in faccia.

Intanto Valentina osservava il giovane di fronte a lei estasiata, non riusciva a credere ai suoi occhi, il ragazzo di fronte a lei era Riccardo Ferro, il famoso "Cuor di Leone", il ragazzo più figo della città. Claudio gli aveva appioppato quel soprannome perché si sarebbe fatto uccidere pur di salvare un amico o chiunque si trovasse in difficoltà.

Il cuore cominciò a batterle impazzito.

Riccardo le sorrise notando il suo sguardo sognante.

"La tua amica non è una ragazza socievole eh!" rise, mostrando denti perfetti.

Giorgia sbuffò ancora infastidita, mentre lui si abbassava portando il viso all'altezza del suo.

Giorgia trasalì e si alzò di scatto sbattendo la testa al manubrio del motorino.

Quando i loro occhi si incontrarono Riccardo la riconobbe immediatamente. Cavolo, era la ragazza che aveva quasi investito tre mattine fa sotto casa sua.

"Ahia!" Giorgia intanto si massaggiava il punto dolente per attutire il dolore.

Claudio guardava la scena divertito qualche metro più in là. Ancora un altro minuto e Riccardo avrebbe fatto breccia nel cuore della malcapitata.

"Chi sei? Che vuoi?" chiese lei, fissandolo annoiata e infastidita della sua insistenza, non l'aveva riconosciuto, probabilmente per via del fatto che quella mattina indossava casco.

O forse no, pensò Claudio.

Riccardo scoppiò a ridere divertito, non gli era mai successo che una ragazza lo guardasse con lo stesso disprezzo che leggeva in quegli occhi verdi, solitamente era abituato alle occhiate che le lanciava l'amica.

La faccenda cominciava a farsi interessante, anzi accattivante.

Valentina non riusciva a credere alle sue orecchie, come poteva trattare in quel modo Ric, il solo e unico Ric, Giorgia era una pazza, qualunque ragazza avrebbe voluto trovarsi al suo posto in quel momento. Persino Simone, il suo grande amore, aveva temporaneamente abbandonato i suoi pensieri di fronte a quel metro e novanta tutto muscoli dal sorriso perfetto e lo sguardo tenebroso.

"Ho visto che hai difficoltà con lo scooter...".

Ora che lo osservava meglio, quel ragazzo di fronte a lei non era poi tanto male, anzi era un figo da paura, pensò Giorgia guardandolo dal basso verso l'alto.

Ma non era Favij.

Sorrise tra sé per quella riflessione infantile, mentre lui continuava a parlare nel sottofondo dei suoi pensieri.

I tuoi occhi mi fanno impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora