Riccardo e Giorgia osservavano il mare con sguardo rapito. Era quasi buio e le prime stelle della sera facevano capolino nel cielo su uno sfondo rosato illuminato da una ormai leggera luce aranciata.
Erano seduti l'uno accanto all'altra, lei aveva adagiato la testa sulla sua spalla e lui le stringeva la mano dandole di tanto in tanto qualche bacio sui capelli.
Il silenzio li avvolgeva cullandoli serenamente.
Riccardo non era mai stato così bene come in quel momento e viveva delle sensazioni che lei, inconsapevolmente, gli faceva provare ad ogni respiro. Era timida e inesperta, dolce e pura, era vera. Questo era ciò che più amava di lei, il fatto che non fosse costruita, che riusciva a leggere sul suo volto ogni emozione che provava dentro, senza freni, senza veli o bugie. Proprio quello che lui aveva sempre cercato, una donna capace di mostrare la sua essenza e non ancorata all'apparenza.
E poi era dannatamente bella, ma lei non era minimamente consapevole.
Si voltò verso di lei a fissarne il profilo e Giorgia, che sentì quello sguardo magnetico addosso, girò il viso verso il suo e arrossì.
Quelle guance rosse gli infiammavano il sangue.
"Cosa c'è?" chiese lei, flebile.
Quegli occhi sulla pelle le facevano vibrare il cuore.
"Sei bella!" disse lui, con la voce resa ancora più profonda dalla voglia che aveva di lei.
Giorgia avvampò di nuovo e Riccardo le sfiorò la gota con un dito.
"Quando arrossisci mi fai morire!" ammise lui e la baciò.
Adesso erano sdraiati sulla sabbia sottile e fresca, lui era su di lei, appoggiato sui gomiti per non schiacciarla col suo peso non indifferente, e le riempiva il viso di baci.
Giorgia sentiva gli addominali di Riccardo premere sul seno e la sua erezione che spingeva in mezzo alle gambe.
Una vampata di piacere s'insinuò proprio lì.
Cavolo quando avrebbe voluto sentirlo dentro, ma aveva paura, temeva di darsi a lui completamente, di donargli se stessa anima e corpo, perché l'anima gliel'aveva già rubata il primo momento in cui l'aveva vista. Anche Riccardo desiderava entrare in lei, farla sua e sentire il suo calore avvolgerlo per intero, ma non voleva forzarla, doveva essere lei a decidere il momento giusto, anche se stava morendo dalla voglia.
"Ric!" Giorgia attirò la sua attenzione.
"Dimmi!" mormorò con voce fioca.
"Io non l'ho mai fatto!" sussurrò piano.
Ecco, aveva trovato il coraggio di dirglielo finalmente e adesso lui non avrebbe voluto più avere niente a che fare con lei.
"Lo so" bisbigliò Riccardo, sorprendendola.
Lui lo aveva già intuito, anche per questo non voleva imporle il suo desiderio.
"Ho paura!" ammise Giorgia.
Erano bocca su bocca, come sempre.
Riccardo sorrise.
"Non devi averne!" la rassicurò lui "Ci sono io con te!" affermò teneramente, poi si mise seduto e lei lo seguì a ruota.
Anche Riccardo aveva paura, aveva sempre e solo fatto sesso, ma con Giorgia avrebbe fatto l'amore per la prima volta.
Lui la accarezzò dolcemente e lei si accoccolò sul suo petto.
"Vorrei chiederti una cosa Ric!" affermò lei con gli occhi puntati al cielo.
"Quello che vuoi, piccola!" disse lui, passando la mano tra i suoi soffici capelli biondi.
STAI LEGGENDO
I tuoi occhi mi fanno impazzire
ChickLitVerona: Giorgia è una studentessa all'ultimo anno di liceo, Riccardo un ragazzo scapestrato con un passato triste, lei è dolce e inesperta, lui è bello e dannato. Quando i loro sguardi s'incrociano lo scoppio della scintilla è inevitabile. Romanzo d...