Capitolo 24

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Dopo scuola Giorgia era andata a pranzo da Valentina. I suoi l'avevano avvisata che avrebbero fatto tardi in azienda, a causa di un'importante riunione protrattasi fino al tardo pomeriggio, e che quella sera avevano una cena di lavoro con un cliente tedesco che si era da poco interessato ai loro prodotti. Dunque, avrebbero passato l'intera giornata fuori così Valentina l'aveva invitata a trascorrere il pomeriggio da lei, Ric sarebbe passato a prenderla prima di cena per riaccompagnarla a casa e passare la serata con lei. Dopo pranzo, come al solito, si erano rinchiuse in cameretta, avevano studiato qualcosa e adesso si stavano concedendo qualche minuto di relax. Quando Valentina era rientrata in classe Giorgia aveva notato il suo turbamento ma non aveva fatto domande per non metterla in imbarazzo davanti a tutti. Tuttavia il silenzio dell'amica la stupiva e questo significava che le stava nascondendo qualcosa, non era da lei eludere l'argomento "ragazzi" quando aveva passato un'ora intera con il professore più sexy dell'istituto, a quest'ora doveva averla sfinita con le sue elucubrazioni sognanti, ed invece niente!

Cos'era successo durante quell'ora?

Il mistero s'infittiva.

"Allora Vale, cosa ha detto il prof della tesina?" le domandò.

Cominciò con una domanda generica cercando di rintracciare qualcosa sul suo viso.

Valentina arrossì.

Eccola lì! Pensò Giorgia.

Come sospettava le stava nascondendo qualcosa.

"Niente, che va bene!" affermò l'amica, dirigendosi verso lo stereo.

La voce sensuale di Shakira riempì la stanza.

"Quindi?" chiese Giorgia quando Valentina si tuffò sul letto sospirando.

"Quindi cosa?" domandò l'altra, fingendo indifferenza.

Giorgia la fissava dalla poltroncina rosa con circospezione.

"Mhmmm" mormorò sospettosa.

"Cosa c'è?" chiese ancora Valentina che ripensando alle mani focose di Francesco avvampò.

"Cosa è successo in biblioteca, Vale?" investigò Giorgia, guardandola dritta negli occhi.

Valentina stava morendo dalla voglia di dirglielo, ma aveva promesso a lui di non farne parola con nessuno. Anche lei aveva paura che lo licenziassero e non voleva metterlo nei guai.

Però Giorgia era la sua migliore amica! Pensò.

Lei era sempre stata leale e poi era la ragazza più riservata della Terra, era praticamente una tomba.

Sospirò affranta.

"Racconta su!" la invogliò l'amica, notando la sua lotta interiore.

Valentina non aveva segreti per lei e se aveva deciso di tacere doveva trattarsi di una faccenda molto seria.

Era titubante e insicura, come se temesse di svelare un grande segreto.

"Giorgi nessuno, proprio nessuno, deve sapere quello che ti dico, va bene?".

Giorgia annuì, iniziava ad avere paura.

Valentina raccolse tutto il suo coraggio con un profondo respiro.

"L'abbiamo fatto!" disse tutto d'un fiato, come se dirlo velocemente annullasse la gravità della sua rivelazione.

Giorgia la guardava con espressione interrogativa.

"Avete..." asserì perplessa.

L'amica assentì senza parlare.

"Tu e il professore di lettere?".

I tuoi occhi mi fanno impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora