Capitolo 7

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 A mezzanotte, alcune moto parcheggiate sul ciglio della strada erano illuminate dalla luce aranciata dei lampioni. Accanto ad esse sembrava sonnecchiare tranquilla una fiat cinquecento azzurra del '98. In una piazzetta della periferia di Verona, un gruppo di ragazzi, gli amici abituali di Claudio e Riccardo, discuteva su come avrebbero passato la serata. Un paio di loro fumavano una sigaretta seduti su una panchina, con lo smartphone tra le mani, un altro sorseggiava una Dreher appoggiato ad un albero. Poco distante da loro un paio di ragazze chiacchieravano sommessamente.

"Qualcuno di voi sa che fine hanno fatto Claudio e Ric?" chiese uno di loro in tono seccato. Si chiamava Federico, soprannominato Freddie, da Freddie Mercury, perché era il cantante di un gruppo musicale, sconosciuto per il momento al grande pubblico, che suonava musica rock e metal. Anche lui, come Riccardo e il resto della truppa, saettava per le strade di Verona con la sua Yamaha YZF R1 blu ed era il più incazzato di tutti.

Appena Pamela, una delle due ragazze presenti, udì il nome di Ric drizzò le antenne. Pamela era una brunetta tutta curve con cui Riccardo si vedeva ogni tanto. Lui era stato chiaro, non voleva impegni, non gli interessava una relazione stabile, ma lei, che era innamorata di lui da sempre, sperava che, assecondandolo, finisse per innamorarsi prima o poi.

"Ho sentito Claudio mezzora fa su whatsapp!" affermò un altro di nome Cristoforo che gli amici chiamavano semplicemente Cris, lui era il nerd della comitiva, era capace di passare due giorni interi davanti ad un videogioco, notte compresa.

"E che ti ha detto?" domandò quello con la birra in mano. Si chiamava Andrea, ma tutti lo chiamavano Bocelli per via della sua forte miopia. Aveva portato gli occhiali da vista per molti anni, poi era passato alle lenti a contatto, era in grado di scolarsi un'intera bottiglia di whisky tutto d'un fiato e restare sobrio.

"Lui e Riccardo sono andati a Bardolino" li informò Cristoforo in tono annoiato.

Perché mai Riccardo si trovava lì senza di loro? Pensò Pamela sospettosa. Solitamente decidevano tutti insieme dove passare il sabato sera.

"E perché?" chiese Federico buttando il mozzicone a terra, poi ripose il cellulare in tasca e fece saltare il tappo della sua birra con l'accendino.

"Claudio aveva appuntamento con una".

Questa volta fu Giada, l'altra ragazza, a spalancare le orecchie. Lei e Claudio si vedevano da tempo ma lui proprio non né voleva sapere di mettere la testa a posto.

Che bastardo! Ma stavolta non l'avrebbe passata liscia! Giurò a sé stessa.

Pamela la vide rattristarsi e la guardò contrita.

"Lascia perdere, prima o poi cambierà!" disse sottovoce, in tono consolatorio.

"E perché c'è anche Ric lì?" domandò Andrea poggiando la bottiglia piena a metà sull'erbetta, poi frugò nelle tasche del giubbotto in cerca delle sue sigarette.

Cristoforo sollevò gli occhi dal display.

"E che ne so io, quei due sembrano due gemelli siamesi, stanno sempre insieme!" affermò in tono svogliato.

Federico sbadigliò sonoramente, annoiato.

"Allora, che facciamo?" chiese dopo qualche minuto di silenzio.

"Andiamo da Monica, sua sorella più grande ha organizzato un festino con gli amici dell'università!" asserì Cristoforo continuando a smanettare sullo smartphone, aveva appena visto le foto su Facebook.

"Per me va bene!" disse Federico.

"Andiamo allora!" affermò Andrea.

"Voi che fate? Venite?" domandò Cristoforo alle ragazze che cinguettavano sottovoce tra di loro.

I tuoi occhi mi fanno impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora