Capitolo 2

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Mi sento così minuta e fragile guardando quegli energumeni, il ragazzo più basso dei tre, dagli occhi color azzurro ghiaccio e i capelli ricci e color carota mi si avvicina con fare amichevole. Mi porge gentilmente la mano e si presenta, dicendo "Io sono Christian piacere", sfoderando il suo sorriso migliore che rende il suo viso ancora più splendido.

Sento le gote diventare rosse e abbasso lo sguardo dicendo "Io mi chiamo...- poi mi fermo ricordando di non avere un nome, ma voglio che esso racchiuda in se le mie origini - ...Luna, mi chiamo Luna". Le parole mi escono quasi in un sussurro, non solo per l'imbarazzo ma anche perché lentamente sto cominciando a dimenticare chi sono davvero; con questi pensieri comincio a viaggiare nei ricordi che gradualmente vengono cancellati per quelle che mi sono sembrate ore.

Vengo destata da questo stato di trans da quello che ho capito chiamarsi Jake "Dovremmo portarla dall'alpha, lui saprà cosa fare" dice con tono serio e severo, ma il modo in cui sottolinea la parte in cui dice che l'alpha saprà cosa farne di me, e il suo agghiacciante ghigno che sembra quasi sadico, mi dà i brividi.

Vedo i tre ragazzi tramutarsi in tre splendidi lupi alti almeno due metri se non di più, ognuno col manto del colore dei propri capelli in forma umana. I tre animali cominciano a guardarmi come se aspettassero pazientemente qualcosa. Non crederanno che io mi possa trasformare, vero?

"Non mi sono mai trasformata..." dico abbassando il capo, sapendo che per uno della nostra specie è quasi un disonore il fatto che non sia avvenuta la prima trasformazione compiuti i cinque anni, e io ho l'aspetto di una ragazza di circa diciotto anni di età. Le tre belve cambiano subito espressione da stupita e sorpresa a compassionevole, come se fossi un cucciolo abbandonato. Il lupo dal manto del colore del miele mi si avvicina lentamente attento a non fare qualcosa che possa spaventarmi, per poi accucciarsi a terra proprio affianco a me, facendomi segno di salirgli in groppa. Faccio ciò che il lupo mi ha detto di fare e sfreccia ad una straordinaria velocità fra i fitti alberi del bosco accompagnato dagli altri due; arrivando a destinazione in poco meno di una decina di minuti.

I tre licantropi mutano nuovamente forma diventando umani per potermi scortare dal loro leader, il capo, l'alpha. Attraversiamo il piccolo villaggio, tutti gli abitanti mi guardano in parte incuriositi e in parte con disprezzo; non so se sia per i miei singolari capelli bianchi, per il fatto che sia straniera o perché all'arrivo non ero in forma di lupo.

Giungiamo in quello che ho capito essere l'ufficio dell'alpha all'interno di una enorme villa, situata a nord del confine fra il bosco e il villaggio. Christian mi fa accomodare su una piccola seggiola in legno con rifiniture in pelle nera, attendendo l'arrivo del suo leader. Pochi minuti più tardi vedo entrare nella stanza un ragazzo bellissimo con la pelle chiara come la mia, gli occhi blu come l'oceano e i capelli ricci color ebano. Ha delle possenti spalle larghe quanto un armadio a due ante ed è alto un metro e novanta circa.

Appena i nostri sguardi si incrociano, io mi perdo in quel mare che sono i suoi occhi, spaventata del fatto che se mi ci tuffassi potrei non tornare più a galla; ho come la sensazione che le nostre anime si stiano fondendo e comincio ad avere dei flash della vita che potremmo avere insieme. Il suo profumo mi pervade le narici e il mio cuore accelera il suo battito, sembra quasi che mi stia per scoppiare in petto. Spalanchiamo entrambi gli occhi, consapevoli di aver appena trovato il nostro compagno.

Mi rifiuterà o mi accetterà come sua compagna?

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