Capitolo 8

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Vedo due occhi rosso sangue fissarmi dall'oscurità. Un ringhio agghiacciante mi fa gelare il sangue nelle vene stesse, vedo una zampa color carbone spuntare sotto un raggio di luna.

L'unica cosa che mi viene in mente al momento è fuggire, quindi cerco di correre ma senza successo. Il grosso lupo nero si lancia su di me facendomi sottomettere totalmente a lui, dall'odore sembra che sia l'Alpha tramutato.

Con le sue possenti fauci stringe il mio collo, spingendolo verso terra. Comincio a guaire, mi sento confusa e non so minimamente come reagire a questa situazione. Non sono mai stata sotto forma di lupo prima d'ora, almeno credo.

Sento che è furibondo, probabilmente perché sono sfuggita al suo controllo per raggiungere il lago; il suo odore è leggermente diverso, non capisco esattamente cosa ci sia di diverso ma non è come prima.

Dopo pochi secondi comincio a vedere sfocato, probabilmente Alam sta premendo troppo sulla mia gola e sto lentamente soffocando. Piano piano sento le forze venir meno e il mio cuore batte sempre più lentamente. Forse la punizione dell'Alpha per me è la morte.

Succede tutto così rapidamente. Vedo una luce accendersi negli occhi dell'alpha, come risvegliato da uno stato di trans.
In quel momento sento la sua forte stretta affievolirsi fino a lasciar cadere il mio corpo a terra producendo un tonfo soffocato dall'erba sottostante.

Finalmente riesco a riempire nuovamente i polmoni di aria facendo continui respiri profondi. Sento il gas vitale entrare nelle mie narici, passare per la mia gola per poi gonfiare il mio petto, un'azione semplice che però in quel momento sembrava la mia unica preoccupazione.

Appena mi riprendo mi sdraio a pancia sotto notando di essere ancora nella mia forma di lupo. Alzo lo sguardo e vedo Alam con gli occhi granati, non sembra furioso o altro ma piuttosto imbarazzato.

Si alza e si avvicina a passi lenti a me, per quanto il mio buon senso mi dica di essere terrorizzata da quella creatura dal manto color carbone, il mio cuore mi suggerisce di fidarmi di lui.

Si sdraia proprio accanto a me e telepaticamente mi dice "sei veramente splendida". A quelle parole arrossisco violentemente ma per fortuna non si può vedere, anche se dopo questo penso veramente che sia bipolare.

La situazione in un contesto differente sarebbe molto romantica, noi due in riva a uno splendido lago dov'è riflessa la luna piena. Bello no?
Che stupida, davvero potrei sperare in qualcosa di più di quello che sono per lui? Sono solo la "compagna" che non deve essere rifiutata per non impazzire.

"Perché sei fuggita?" chiede lui con un tono dispiaciuto ma leggermente serio.
"Voglio essere libera, se tu non mi vuoi che motivo ho di rimanere? In fondo sappiamo entrambi che non mi accetterai mai come compagna." dico queste parole scandendo ogni parola lentamente, stando attenta a non far infuriare nuovamente Alam.

Lui sussurra a denti stretti," Se vuoi andartene vai, non te lo impedirò".
In quel momento sento una forte fitta alla testa che mi fa perdere i sensi.

Vedo la donna delle altre visioni difronte a me ma è all'interno di uno specchio, imita ogni mio movimento, finché mi accorgo che quello è il mio riflesso. Quest'ultimo mi dice implorante di non abbandonare le mie "indagini".
"Cerca di svelare il mistero della mia morte, ti prego. Così facendo potrò finalmente andarmene in pace" dice con le lacrime agli occhi.

Mi risveglio in un letto con lenzuola bianche di fiandra, guardandomi in torno mi rendo conto di trovarmi in una stanza mai vista, con pareti celesti e una enorme finestra da cui filtra la splendida luce solare.

Noto poco lontano da me una poltroncina bianca in pelle, e su di essa giace un Alam dormiente, decisamente stremato. Ha un brutto colorito, le occhiaie sotto gli occhi e sembra decisamente dimagrito. Cos'è stato a ridurlo così?

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