31.
Il viaggio di ritorno verso la stazione fu più o meno identico a quello di Natale, con la sola eccezione che stavolta Hugo si lamentò davvero della guida di papà. Io ogni tanto sbirciavo nello specchietto retrovisore per vedere la faccia di papà, sembrava che stesse andando ad un funerale. Mamma aveva anche rinunciato a cercare di avviare una conversazione.
Fino a che non varcammo la barriera e ci ritrovammo davanti alla locomotiva rossa, nessuno aprì bocca. Papà andò a sistemare i bagagli e mamma ci abbracciò uno per uno, fino ad arrivare a me. sospirò e mi guardò con un debole sorriso.
"Gli passerà." Mi promise.
Io feci una smorfia e guardai oltre le mie spalle, verso papà. "Non credo che sia possibile. Non ha parlato per tutte le vacanze di Natale!"
Mia madre sospirò di nuovo ma non disse nulla perché papà era appena tornato. Ci guardò tutti e tre, Vanessa era sempre con noi, ma non ci abbracciò come aveva fatto la mamma. Si schiarì la gola un po' in imbarazzo.
"Bene, allora... fate buon viaggio. E scrivete quando arrivate."
Hugo annuì e se ne andò subito sul treno senza trattenersi in altri convenevoli. Non potei biasimarlo dato che era stato costretto a sopportare tutta la situazione che avevo creato io. Vanessa ed io stavamo per incamminarci ma io mi bloccai di scatto guardando oltre le spalle dei miei genitori. Anche mamma e papà si voltarono, i Malfoy erano a pochi passi da noi. Il mio sguardo si incrociò con quello di Scorpius.
"Weasley." Salutò un po' freddo il papà di Scorpius.
Papà rispose. "Malfoy." Si voltò verso di noi scuro. "Credo sia ora che saliate sul treno."
Io non me la sentii proprio di replicare e obbedii senza dire una parola, Vanessa mi seguì. Salimmo fianco a fianco sul treno e sospirai guardando fuori dal finestrino mentre papà e mamma scambiavano due parole con i Malfoy. Non sapevo se essere invidiosa di non poter sentire o esserne felice.
Vanessa si piegò verso il mio orecchio. "Non è andata così male... Malfoy respira ancora."
Io mi voltai verso di lei e la guardai male. "Non è andata così male? Dì un po', ma c'eri anche tu a Natale o ti eri assentata per un po'?"
"Weasley!" Mi sentii chiamare. Mi ghiacciai sul posto. "Weasley, aspetta!"
Ci voltammo, Scorpius stava camminando a passo svelto verso di noi e io dissi a Vanessa di andare avanti senza di me. Scorpius mi raggiunse e solo quando Vanessa fu abbastanza lontana mi voltai a guardarlo negli occhi. Quando stavamo vicini così pensavo sempre che fosse alto, troppo alto per una come me.
Allargò le braccia. "Sono sempre qui, no?" Scherzò.
Io feci una smorfia. "Non so se esserne felice, Malfoy. Un pugno in pieno viso ti starebbe bene, per il Natale che mi hai fatto passare."
"Beh, puoi sempre colpirmi tu." Lo presi in parole e gli sferrai un pugno. "Ahia! Ma sei impazzita?"
"Può darsi!" Sbottai io. Ero furiosa, non propriamente con lui, ma dovevo rifarmela con qualcuno. "Ma sono così... così... mio padre non mi rivolge più la parola ed è tutta colpa tua! Solo colpa tua!"
Scorpius alzò le mani. "Guarda che io non ho obbligato nessuno. E sei stata tu la prima a dichiararti."
Io lo fissai a bocca aperta. "Io non mi sono dichiarata!" Due studentelli che passavano lì vicino ci guardarono curiosi ed io abbassai la voce. "Non avrei mai voluto dirtelo. Sarebbe stato molto meglio se me lo fossi tenuto per me. Anzi, avrei voluto non rendermene mai conto."
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Don't Tell Dad
FanfictionPROLOGO Stavo seduta sull'incavo della finestra fissando il paesaggio attorno alla casa dei nonni. Per ettari ed ettari si vedevano solo campi arsi e colline, il lago dove papà ci portava sempre quando eravamo piccoli e il ripostiglio dove il nonno...