©apitolo 13

4.2K 334 374
                                    

TODOROKI'S P.O.V

-Non ti voglio vedere mai più-

I suoi occhi mi stavano guardando come se fossi scarto.
Subito dopo corse via.
Non mi diede il tempo di dire qualcosa.
Non capivo il perché e il senso di quello che stava accadendo.

Sospirai e mi incamminai verso la scuola.

....

-Ecco perché la fi- il prof stava spiegando, ma io lo avevo interrotto con la mia entrata in classe.

-Buongiorno signor Todoroki, sa dare un motivo al suo ritardo?- domandò piuttosto stupito.

Ero un alunno modello, non avevo mai fatto un ritardo.
Mi presentavo sempre a scuola, tranne per quei due o tre giorni l'anno.

-Mi scusi tanto, ho avuto un imprevisto- mi limitati a dire chinando leggermente il capo.

-Non si preoccupi, per una volta non succede nulla- mi disse per poi sorridermi.

Non ricambiai il sorriso, ma mi mi limitai a prendere posto.

Sentivo gli occhi di tutti addosso a me, ma non mi importava.
Gli unici che trovavo fastidiosi erano quelli rossi del biondo seduto dietro di me.

Guardai fuori dalla finestra e vidi la chioma verde di Midoriya.
Teneva il capo basso, il professore lo stava sgridando, molto probabilmente per il ritardo a mia colpa.
Non potevo sopportarlo, non era stata colpa sua.

Alzai la mano.

-Dimmi Todoroki- acconsentì il professore.

-Devo andare urgentemente in una classe- spiegai.

-Non può farlo all'intervallo?- domandò.

Negai con la testa.

-Devo andare ora, è importante- risposi.

-Ma lei è anche arrivato in ritardo, non pos- non lo feci finire di parlare.

-La prego, è molto importante- gli parlai sopra alzandomi in piedi.

La classe non osava fiatare.
Ci furono attimi di silenzio in cui ero sotto gli sguardi di tutti.

-Va bene, può andare- si limitò a dire.

Ringraziai e di corsa uscì dalla classe, affrettandomi ad arrivare in quella di Izuku.
Camminavo per quei corridoi ancora una volta. Con la stessa meta in testa.

-POSSIBILE CHE NON RIESCE A RISPETTARE UN ORARIO?!- doveva essere sicuramente il professore della sua classe.
Non ero ancora arrivato davanti alla porta, ma già potevo sentire quello che diceva.

-ORA VADA IMMEDIATAMENTE DAL PRESIDE- urlò mentre stavo aprendo la porta.

Non bussai neanche, con le sue urla non mi avrebbe sentito.

Guardai Izuku. Il suo capo si era alzato leggermente e teneva lo sguardo fisso su di me.
-È stata colpa mia- dissi spostando lo sguardo al professore.

-Come scusa?- chiese confuso quest'ultimo.

-È colpa mia se oggi Midoriya è arrivato in ritardo- spiegai.

Anche la sua classe stava in silenzio.
Nessuno partecipava alla conversazione, ma era meglio così.

-Non cambia molto, lui è sempre in ritardo- disse piuttosto arrogante.

-Lo so, ma se oggi deve sgridare qualcuno dovrei essere io, no?- analizzai.

-Signorino, non dovresti essere nella tua classe?- cambiò discorso.

-Ho chiesto un permesso per venire qui- risposi prontamente.

-Comunque sia il motivo del suo ritardo non mi importa- affermò.
-Midoriya, va dal preside, ora- ordinò mentre lo guardava con disprezzo.

Il verdino si limitava ad annuire mentre iniziava a camminare verso la porta.

-Lei torni nella sua classe- aggiunse riferendosi a me.

Non dissi nulla.
Appena il piccolo era uscito chiusi la porta alle nostre spalle.

La sala del preside era all'ultimo piano e le scale erano proprio davanti al corridoio della mia classe, per questo eravamo costretti a camminare insieme.
Però nessuno dei due parlava.

-Non voglio vederti mai più-

Questa era l'ultima cosa che mi aveva pronunciato.

-Perché lo hai fatto?- ruppe il silenzio il più basso.

-Perché è colpa mia- risposi quasi subito.

-Ma perché? Dopo quello che ti ho urlato....perché?- chiese quasi come un sussurrio.

Sembrava che stesse pensando a voce alta.

-Però ti avevo detto che non ti volevo più vedere- affermò a voce più alta.

-E io ti ho fatto una promessa- dissi secco.

Lui si fermò.
Il suo viso era coperto dai suoi capelli verdi, dato che stava tenendo ancora una volta il capo basso.
Dopo poco lo alzò e mi guardò.

-Non puoi mantenerla- disse con occhi lucidi.

-Te l'ho già d-detto- aggiunse.

Vederlo in quello stato, di nuovo, non riuscivo a sopportarlo.
Sentivo come un nodo nello stomaco e nel petto.

-Io mantengo sempre le promesse- dissi chinandomi alla sua altezza.

La mia mano destra era posata sulla sua guancia.
Con il mio pollice gli asciugai una lacrima.

-Mio padre diceva lo stesso- mormorò.

-Io non sono tuo padre- dissi pacamente.

I miei occhi si erano incatenati in quelli verdi prato di Izuku.
Erano cosí belli.
Le pupille di Izuku, nel guardarmi, si stavano dilatando.

I nostri nasi ormai si stavano toccando.
Il suo silenzioso respiro si scontrava con il mio.
Le nostre labbra si stavano avvicinando.
Erano come attratte l'una dall'altra, ma senza un motivo.
Come due calamite nuove, che non si erano mai viste prima, ma la fisica le faceva unire comunque.
Ma se mettevi anche solo una calamita dal lato opposto si creava come un muro invisibile, che facave allontanare i due oggetti.

Izuku infatti aveva indietreggiato.

-D-Devo andare dal preside- disse sottovoce, lasciandomi spiazzato.

Lo stavo per..... baciare...?




































Angolo scleretico

Hi guyss

Come potevate pensare che si sarebbero già baciati🤦‍♀️
Vi farò ardere per il primo bacio :3

Comunque oggi sono molto contenta :D
Motivo principale: mi sono fidanzata :3 (DracolsEverything is my) [TattyStoryLife sh, ha due profili]
Motivo secondario: grazie a  @shokofemn sono riuscita a trovare un idea decente per l'omegaverse che avevo promesso già da un po (shi pensare ad una storia sola credo che per sia impossibile, ma tanto la farò uscire al termine di Piuma)

Tornando a noi.....spero che il capitolo vi sia piaciuto, non uccidetemi, presto si baceranno UwU

E niente

Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo

Beyy

𝑃𝑖𝑢𝑚𝑎 |𝑇𝑜𝑑𝑜𝑑𝑒𝑘𝑢|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora