©apitolo 9

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IZUKU'S P.O.V

Il ragazzo di fronte a me abbassò il capo.

-Scusami...- sussurrò.

Sbuffai mentre mi sedevo sopra una roccia.
I suoni dei passeri facevano da sottofondo.
L'aria estremamente fresca e umida ci circondava.
Tra di noi governava il silenzio.
Nesuno osava parlare.

Questo silenzio, però, era stato interrotto da me.
Dalle mie lacrime e dai miei singhiozzi.
Cercavo di trattenerli, ma con poco successo.

-Perché?- chiese il ragazzo.

I suoi occhi mi osservavano.
Osservavano le mie lacrime cadere sul terreno umido di quel sentiero.

-Perché...?- mormorai tra me e me.
-Per i soldi, non credi?- dissi tra le lacrime.

Volevo smettere, ma non ci riusvivo.

Di colpo sentì un calore avvolgermi.
Immediatamente vidi il suo viso poco distante dal mio.
Lo scanzai bruscamente.

-Cosa credi di fare?!- sbottai nervoso.

-....Volevo consolarti..- ammise sottovoce.

-Non ho bisogno del tuo aiuto....non ho bisogno l'aiuto di nessuno!- affermai.

Lui rimase in silenzio.

-Per colpa tua mio padre sarà incazzato con me!- sbottai.

-Perché non hai i soldi?- analizzò.

-No guarda, perché non mi sono fatto fottere da uno come lui- ironizzai.
-Certo che è perché non ho i soldi!- dissi cagnesco, ma con le lacrime che non smettevano di uscire.

-Te li darò io- disse.

Lo guardai male.

-Ah ah ah, non verrò mai a letto con te- mi opposi.

-Non ho detto questo, ho detto solo che ti darò io i soldi che oggi hai perso a causa mia- spiegò.

-Ah si? Guarda che io non costo poco- affermai.

-Qualsiasi somma sia, sono in grado di ridartela- disse sicuro di sè.
-Ma devi venire a casa mia, i soldi sono lì- aggiunse serio.

Questo ragazzo non mi convinceva.
Però non avevo molta scelta.
Se adesso tornassi a mani vuote non mi accadrebbe nulla di buono, ma se tornavo con i soldi non mi accadrebbe nulla di grave....
In più sono soldi gratis, non dovevo fare assolutamente nulla.

Prima che potessi dare una risposta, il mio telefono iniziò a vibrare.
Sobbalzai e deglutì contemporaneamente.

Avevo paura.
Molta paura.

Guardai il nome del mittente, era proprio lui.

Mi feci coraggio e risposi.

-DOVE CAZZO SEI FIGLIO DI PUTTANA?!- urlò.

-P-Posso spieg- prima che dissi altro, il ragazzo prese il telefono dalle mie mani.

-Signore, non si preoccupi, darò io i soldi a suo figlio- affermò in modo pacato.

Ci fu un attimo di silenzio.

Il ragazzo continuava a dire di sì, ma non sapevo cosa stesse dicendo mio padre.
Poco dopo riattaccò e mi guardò.

-Andiamo?- chiese, anche se in realtà era più un obbligo.

Sbuffai e lo seguì.
'Poteva andare peggio' pensai.

Il sole ormai stava tramontando.
Vari rumori del bosco ci facevano compagnia.
Un vento fresco ci colpiva le nostre spalle.

Alzai lo sguardo e guardai il cielo.
Sfumature arancioni e gialle interrotte da grandi nuvoloni grigi.

Sentì la mano del bicolore prendere la mia.
Un tocco delicato.
La sua pelle morbida, e quasi bianca, toccava la mia.

-Tra poco piove, sbrighiamoci- affermò guardandomi.

Senza volerlo arrossì.
Fortunatamente il bicolore si era già voltato e aveva anche aumentato il passo.

Solo dieci minuti dopo eravamo arrivati a casa sua.
Una maestosa villa giapponese.
Tutta in legno.

Rapidamente il ragazzo aprì la porta e mi fece entrare.
Anche l'interno della casa era molto bello.
C'era anche un buon odore, qualcuno stava cucinando.

-Alla buon'ora Sh- una ragazza dai capelli bianchi e le ciocche rosse si presentò davanti a noi.

-Lui chi è?- chiese confusa.

-È un... ami- prima che finisse la frase lo interruppi.

-Sono Izuku Midoriya, piacere- mi presentai.

La ragazza sorrise.

-Piacere Fuyumi, la sorella di Shouto- si presentò a sua volta.

Shouto....
Quindi questo era il suo nome.

Sorrisi a mia volta.

-Noi andiamo di sopra- disse il ragazzo, salendo le scale.

Feci un leggero inchino alla ragazza e seguì il bicolore.

La sua stanza era davvero molto ampia.
'Dovevano essere molto benestanti' pensai.

-Tieni- disse dandomi dei soldi.
-Tuo padre mi ha detto la cifra, se vuoi contarli fa pure- aggiunse.

Annuì e li contai immediatamente.
Erano davvero tanti, la somma più alta in questi due mesi.

-Spero ti piaccia la soba- interruppe il silenzio formato.

-Uhm è accettabile- affermai.

-Accettabile?- ripeté.
-È il piatto più buono al mondo e tu dici accettabile?- disse quasi serio.

-I gusti sono gusti- affermai.

-Ti dico che dopo aver assaggiato la soba di questa casa, non dirai più che la soba è accettabile- affermò.

-Se lo dici tu..- mi limitai a dire.

-Io vado a lavarmi, se vuoi puoi lavarti tranquillamente dopo di me- disse mentre metteva della roba pulita sul suo letto.

Ero ancora arrabbiato con lui.
Ma credevo che se continuasse così non potevo più avere dei motivi per esserlo.

-...Grazie-






































Angolo scleretico

Hi guyssss

Come molti mi hanno chiesto ho aggiornato due capitoli questa settimana.

Questo capitolo non mi convince molto, però spero che vi piaccia :D
Scusate vari errori, ma sono un po' stanca e non li noto sempre tutti.

E niente

Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo

Beyy

𝑃𝑖𝑢𝑚𝑎 |𝑇𝑜𝑑𝑜𝑑𝑒𝑘𝑢|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora