©apitolo 27

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IZUKU'S P.O.V

Una settimana.
Era passata una settimana.
Una settimana orribile.

Ora ero in bagno, con la lametta in mano.
Il braccio bruciava e il sangue scendeva.
Però non stavo piangendo come al solito.

Fissavo il mio braccio mentre la mia mente non pensava a nulla di particolare.
Si chiedeva solo come fossi tornato in questa probabile dipendenza.

-Izuku, ci sei?- chiese la voce del mio ragazzo.

Scossi la tesa riprendendomi.

-Si...stavo provando a sistemare i miei capelli- mentì mentre mettevo delle garze nel braccio.

-I tuoi capelli sono perfetti così- disse.
-E poi sai anche tu che non si sistemano- aggiunse.

Abbassai le maniche, buttai la lametta nel cestino e aprì la porta.

-Come sei simpatico- borbottai fingendomi offeso.

Già fingendo.
Ora ero tornato a fingere.
Ma non sempre sempre....solo un po'.

Lui ridacchiò e poi mi baciò una guancia.
Sorrisi appena con le guance rosse.

-Da su, andiamo a fare questa passeggiata- disse prendendomi la mano.

La strinsi e insieme uscimmo.

-Sai ho trovato un lavoro part-time per te, ma sfortunatamente l'ultimo posto disponibile è stato preso un giorno fa- disse lui tristemente.

-Non ti preoccupare...troverò qualcosa io- mormorai.

Guardai il cielo.
Esso era coperto da varie nuvolette grigie.
Un leggero venticello ci colpiva in pieno, muovendo le ciocche di miei capelli verdi e facendo gelare i muscoli del viso.

-Ti va della cioccolata calda?- chiese lui.

-Si, direi che ci farebbe bene- ridacchiai.

-Già, però pagherai tu- disse.

-Io?- lo guardai scettico.
-Ma non ho portato i soldi dietro- dissi nervosamente.

-Mh capisco, allora mi dovrai pagare con un bacio- mi guardò con aria di sfida.

-Non vale così- borbottai mentre mi avvicinavo a lui.
Mi misi in punta di piedi e a filo gli baciai le labbra.

-Ora che ci penso potresti pagarmi in un altro modo, come baciare il...- ghignò.

-P-pervertito- dissi rosso in viso facendolo ridere.

-Sto scherzando broccolino, ma se lo fai non mi astengo mica- ghignò un'altra volta.

-Ora pensiamo alla cioccolata- dissi con le guance arrossate, poi gli strinsi di nuovo la mano e ci incaminammo.

Entrammo in un locale piuttosto accogliente e caldo.

C'era una strana struttura al centro del locale.
Era come un....

-Un tiragraffi? A cosa serve?- lo guardai confuso.

A rispondere fu un gatto bianco vicino a me che miagolava.
Mi girai di nuovo verso Shoto, ma notai che aveva già due gatti pelosi in braccio.

-Sei serio?- ridacchiai leggermente per poi accarezzare quel gatto.

-Onestamente mi piace molto questo posto- ammise mentre teneva i gatti rossicci in braccio.

Una ragazza ci fece sedere al tavolo.
Esso era vicino a un tappetino con tanti gattini.

𝑃𝑖𝑢𝑚𝑎 |𝑇𝑜𝑑𝑜𝑑𝑒𝑘𝑢|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora