Ero agitatissimo, le mani mi sudavano, ed avevo tantissime domande in testa: chi sarà il mio o la mia insegnante? Come saranno i miei compagni? Mi troverò bene nella mia classe?... Tutte queste domande mi annebiavano il cervello e non mi accorsi che mi era passato davanti il mio insegnante di trasporto, appena me ne resi conto lo salutai e gli chiesi conferma se era lui il maestro che doveva tenere la mia lezione e lui mi confermò e mi fece anche cenno di entrare dentro l' aula e di accomodarmi. L' aula è molto grande ma avrà avuto massimo dieci banchi tutti uniti tra di loro per formare tre file, io mi sedetti nella prima fila ma in angolino perchè comunque sia mi vergognavo ad essere nell' atenzione e nello sguardo del Professore! Dopo poco vidi entrare uno di seguito all' altro gli altri studenti; uno di loro si sedette vicino a me e ci presentammo a vicenda prima io e poi lui:" Ciao, sono Alfredo! Tu come ti chiami?" "Ciao, io mi chiamo Giavurny. Tu da che pianeta o universo vieni?" Io risposi un pò imbarazzato perchè non ero ancora pronto a rispondere a queste domande:" Da un altro universo, la galassia è la "Via Lattea" dove c' è il sistema solare nel quale orbita il pianeta Terra!" ridemmo tutte e due poi io capovoltai la domanda a lui:" E tu da dove vieni?" rispose anche lui con voce timida ed imbarazzata:" Io vengo da un altro universo dove c'è una galassia dove c'è subito il nostro pianeta Natro che gira intorno al nucleo galattico che ci fa da stella!" E ridemmo nuovamente, ma la nostra risata fu subito interotta dal Professore che disse:" Per favore silenzio, shhhhh... Allora ora che siete tutti zitti, io mi presento sono il professore Chiutty ed insegno "trasporto" che avrete solo il primo anno ma sarà la materia più importante dell' anno, quindi vi è conveniente che mi stiate attenti, e dovete cercare di essere il più presenti e puntuali alle mie lezioni! Ora... Iniziamo, per prima cosa mi dite i vostri nomi e quanti siete!" Ci contò ed eravamo in nove. Riprese:" Perfetto! Ora chiamo i vostri nomi e voi alzerete la mano per farvi riconoscere!" Ed iniziò.....:" Franchino, yutus....... ecc" Finito di conoscere ed individuare tutti disse:" Ok, ora iniziamo la nostra lezione che sarà molto importante: sui vostri banchi troverete un piccolo barattolo, ok? Ora mettete là dentro le vostre bacchette e dopo chiudete gli occhi e rilassatevi!" Io feci come aveva detto, ma quasi tutta la classe mi guardava perchè avevo questa strana collana, ma io non li badai nemmeno perchè la ritenevo più bella e comoda di tutte le loro! Comunque ripresi a fare ciò che aveva detto il Professore, misi la collana dentro il barattolo, io e Giavurny ci scambiammo un occhiataccia perchè non avevamo capito a che cosa servisse fare tutto questo! Però lo feci perchè non sapevo niente di quel mondo dove ero finito quindi ascolai molto volentieri gli esperti, in questo caso il nostro Professore. Una volta chiusi gli occhi cercai di rilassarmi, ma non riuscivo a rilassarmi perchè ero troppo distratto da altri pensieri... Ma mi sforzai il più possibile, ed alla fine provai una sensazione mai sentita prima: ero totalmente rilassato e non sentivo nemmeno che avevo i vestiti adosso! Stavo in un momento di piena tranquillità, che però dopo poco fu interrotto dal Prof.:" Allora, avete sentito che bella sensazione?" Tutti confermarono felicemente, poi riprese:" Ora, sapete come è avvenuto tutto ciò?" Continuò senza aspettarsi nessuna risposta:" Le bacchette che avete messo in quel barattolo, da lì è nato tutto. Quel barattolo contiene una formula che adesso vi ha sostituito, ma da ora in poi sarete voi a dire questa formula. Quindi ricapitolando: per fare delle bolle bisogna sapere la formula, pensarla, trovarsi in questa tranquillità che avete appena provato e dopo dire voglio volare! La formula che voi dovete sapere ora ve la dico, ma prima vi consegno il vostro quaderno delle formule/diario sul quale vi annoterete la formula che vi sto per dire!" Tutti fummo molto contenti, poi un ragazzo della seconda fila alzò la mano e chiese:" Io Professore, non ho nulla con cui scrivere!" il Prof. rispose contento che qualche suo alunno gli facesse una domanda:" Bravo ragazzo, sei arrivato al grande punto, io ora metterò sul mio tavolo delle penne, e vediamo in quantio riusciranno a prenderle senza alzarsi!" Tutti si guardarono sconvolti ed incosapevoli di come fare, per dieci minuti nessuno ci era riuscito poi il Prof. intervenne dicendo:" Ma allora, nessuno riesce!" Io vedendo che nessuno ce la faceva ci provai io... Mi misi la collana al collo, e dissi ad alta voce:" Desidero che tutte le penne che sono sopra la cattedra vengano consegnate una ciascuno a tutta la classe!" Dette queste parole mi sedetti, ero un pò imbarazzato... Tutti mi stavano fissando... Io mi girai verso le penne e verso la mia collana, vidi che la mia collana si stava illuminando di verde e le penne si alzarono, ed infine si consegnarono una ciascuna! La cosa che era appena successa mia aveva già fatto avere una bella reputazione con il Professore!" EVVAI!..." pensai molto contento di avercela fatta solo io!! A questo punto il Prof mi guardò e mi disse:" Bravo signorino Alfry, sono contento che tu ce l'abbia fatta!" Io arrosii, poi riprese:" Ora che avete penna e quaderno annotatevi la seguente formula: volare est più importante che camminare, Ave! Miraccomando per la prossima volta cioè domani la dovete sapere a memoria se no vi verranno tolti i soldi dalla cartina!" Con questo rimprovero finì la lezione:" Ok, ora la lezione è finita buonaserata a tutti!!" Ora che era finita la lezione avevo più tempo per conoscere meglio Giavurny, anche se lo consideravo già un amico! Usciti dall' aula gli chiesi un mio dubbio sulla lezione che avevamo appena fatto:" Ciao, sapresti spiegarmi di quale cartina e quali soldi stava parlando il prof.?" Lui mi rispose sorpreso:" Davvero non ti hanno dato la cartina?" Non mi diede nemmeno il tempo di rispondergli che mi afferrò per il braccio ed urlò:" Corri, seguimi tra meno di un minuto chiude la segreteria!" Io non capivo ma correvo e lo seguivo. Arrivati in segreteria, Giavurny chiese al segretario:" Salve, mi servirebbe la cartina con i soldi iniziali di iscrizione per questo ragazzo qua." E mi indicò... Il segretario mi guardò e mi chiese:" Mi serve il tuo nome, e una tua foto che ora ti faccio se cortesemente ti avvicina al banco!" io mi avvicinai e gli risposi:" Mi chiamo Alfry!" " Ok, ora sorridi..." E mi fece una foto! Poi stampò una tessera magnetica e mi disse:" Questa è la vostra mini-carta di credito dove ogni mese vengo caricati venti yaty! Ora ne hai venti dentro in regalo per esserti iscritto!" Io ringrazai e dopo uscii insieme a Giavurny e gli chiesi:" Ma più o meno quanto vale uno yaty?" Mi rispose scocciato di queste mie insapute:" Un euro preciso! Adesso andiamo a cena che ho fame!" Ci incaminammo per la mensa e nel tragitto lui mi chiese:" Aaa... Mi dimenticavo, tu in quale stanza sei?" Da quello che mi ricordai:" Dovrei essere nella stanza f 7 letto 8! Tu?" Mi rispose con voce entusiasta:" Anche io, solo che sono nel letto 7... Pensa che bello: siamo nello stesso appartamento, e vicini di letto!" Io sorrisi.
STAI LEGGENDO
La scuola di magia
FantasyUna scuola nascosta, non si sa dove... Là dentro avvengono cose che nella realtà non esistono. Ma non tutti possono parteciparci.... Cosa mai ci sarà al di là del buco nero?