CAPITOLO 16

138 15 4
                                    

I giorni passavano lentamente... Ormai non c' era più nulla a fare, continuava a ripetersi Kerid, ed io ogni volta che diceva questa frase mi sentivo sempre più in colpa per la mia ingenuità nei confronti di Levin, lo avevo davvero troppo sottovalutato.

Dopo circa due settimane che eravamo fermi, l' unica cosa che facevamo: era pensare Levin che aveva la pietra e le nostre bacchette!

Ad un certo punto cercai di non pensarci più e  di togliermi i pensieri, e rendere questa situazione una nuova missione, avvisai immediatamente Kerid:" Senti, è inutile stare qui ad osservare una calle, ed è inutile che qualcuno ci abbia mandato qui per stare impalati... Ho sbagliato, lo so Ma ora non possiamo vivere con il rimpianto di ciò che è avvenuto... Quindi secondo me dobbiamo affrontare ciò che sta succedendo come se fosse un' altra missione, ricominciamo tutto da zero!"

Kerid mi iniziò a prendermi in giro applaudendo le mani, e poi iniziò a parlarmi:" ... Interessante, molto incoraggiante il tuo discorso, ma ti manca un pezzo: come facciamo a fare tutto ciò che hai detto senza magia, è inutile tentare! TU hai bruciato tutte le nostre speranze... Sei il peggior compagno di missione che mi sia capitato"

Iniziai a ribattere, ma subito dopo aver detto le prime due parole, mi posi anche io il problema... E ritirai tutto ciò che stavo cercando di dire... Il coraggio che stavo cercando di condividere con lui era svanito... di nuovo! Pensavo continuamente a ciò che mi disse Kerid, e mi aveva umiliato in tutti i sensi... Devo dire francamente: mi sono sentito tradito!

La cosa era molto strana... Era come se non mi fidassi più di lui. Era cambiato totalmente... Era diventato arrogante nei miei confronti. Cercai di mettermi nei suoi panni, ma non riuscivo a trovare un motivo per il quale essere così tanto arrabbiato con me, non capivo...

La colpa era anche mia, forse lasciavo far troppo a lui, se non altro era pur sempre un bambino di sei anni, oppure non capivo io quanto fosse importante la pietra per lui e il nostro pianeta. Ero confuso ed i giorni passavano, e di Levin non c' erano notizie!

Non avrei mai pensato di dirlo da quando ero là alla scuola: sono annoiato...

Fino a quando non sentimmo tremare la strada: un terremoto, la gente era impazzita!

Stava accadendo qualcosa di strano: non era un terremoto normale, le case non crollavano come dovrebbe accadere... Il sole stava scomparendo.

Un altro pianeta o la Luna stava andando davanti al Sole; cercai di ricordare ciò che avevo studiato in scienze...  Non mi veniva in mente nulla che non riguardasse un' eclisse!

Le eclissi, i terremoti... Pensai subito alla fine dell' universo, per colpa mia... Uffa! Non volevo essere la causa di tutto ciò, allora cercai di chiedere cosa potrebbe essere secondo Kerid, ed egli mi rispose:" Sono sorpreso anch' io Alfry, non so proprio cosa possa essere. Se riesco chiamo il preside... Ma mi sa che riguarda anche il pianeta della scuola."

Chiamò immediatamente il preside, che soddisfò subito la nostra domanda:" E' una cosa molto semplice, ormai mancano pochi giorni alla fine della magia sul nostro pianeta... e quindi il nostro pianeta sta invertendo l' orbita e non casualmente si trova esattamente davanti al vostro pianeta... Comunque l' unica cosa da fare è trovare il colpevole, ovviamente voi sapete chi è. Ora io mi sto occupando di un altro problema molto importante, noi siamo nel futuro rispetto a voi... Quindi questo cambiamento del passato farà cambiare il futuro, ossia il nostro presente. E' importantissimo che voi troviate Levin" Urlò l' ultima frase, ma chi poteva dargli torto?

Una cosa buona c' era, essendo negli anni '70 la scienza non è ancora sviluppata, e non capirà mai ciò che sta succedendo, e non vedrà mai il nostro pianeta!

Improvvisamente apparve Levin:" Hey ragazzi, non siete ancora partiti?! Ah, dimenticavo le vostre bacchette le ho io..." E ce le fece vedere scuotendole nella sua mano. Io mi sentivo troppo responsabile di ciò che stava accadendo... E pensai... Pensai... Ed infine una lampadina mi si accese sopra la testa:" Kerid" Lo chiamai:" Kerid, svelto... Dammi il telefono!"

Levin osservava curiosamente ciò che stavo facendo! Chiamai il preside, oramai stanco delle nostre inutili chiamate. Il telefono suonò a lungo, finalmente rispose:" Pronto Kerid, cosa c'è!"

Risposi:" Preside sono Alfredo..." Mi allontanai da Levin in modo tale che non potesse sentirmi:" Volevo dirle che sono con Levin che ha le mie bacchette... Appena sono entrato alla scuola, mi è stato detto che avrei potuto usurfruire della bacchetta di riserva della scuola. Lei che ne pensa, mi sembra il momento giusto di usarla..."

Sospirò e poi mi rispose con aria da rimprovero:" Sai che quella bacchetta è di estrema emergenza... E vorrei se necessario darla ad un ragazzo responsabile, che di certo non sei tu." Uffi pensai... Ancora che rimarcava sopra ciò che era avvenuto:" Preside, lo so di aver sbagliato, ma mi dia un' altra chance,per favore... Questa è una vera emergenza!"

Non so come feci, ma nell' arco di pochi secondi il preside mi rispose:" Va bhe... Per questa volta accetto! Ma sappi che se fallirai signorino, sarai espulso dalla scuola... Tra cinque minuti, o forse meno ti ritroverai la bacchetta d' emergenza sulla tua mano destra. Miraccomando Alfredo, tutto è nelle tue mani!" Ringraziai e riagganciai. L' ultima frase mi aveva fatto sentire un eroe, anche se non lo ero.

Kerid e Levin mi guardavano da lontano. Poi Kerid mi venne incontro:" Alfry, sei stato a lungo al telefono... La cosa nera ha ormai fatto scomparire il sole. Dimmi tutto..." Risposi affrettatamente:" Non ti spiego tutto, ma il preside mi invierà a me tra poco la bacchetta d' emergenza della scuola... Così attacheremo Levin!"

Lanciò un grido di gioia, ma io lo azzittii:" Shhhhh, fai piano, Levin non lo deve sapere. Anzi dobbiamo intrattenerlo!" Si diede subito da fare...

Mentre mi sentivo già un eroe, sentii un formicolio sulla mano destra... E la bacchetta apparve! La nascosi un pò sotto la giacca, per fare una sorpresa, ed intanto mi avvicinavo a Levin con uno sguardo infuriato, tanto che anche lui mi guardò con aria apparentemente "ingenua"....

La scuola di magiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora