CAPITOLO 15

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La notte passò velovcemente, tra un turno e l'altro... Si fecero le sette e mezza ed ero io di tuno, decisi di voler far apparire una succulenta colazione, ma poco dopo mi ricordai: la mia collana ce l' ha Levin! Mi svegliai quindi di cattivo umore, ma questo mi diede ancora più determinazione sul fatto che dovevo riprendere la mia collana.

Dopo mi ricordai di Kerid, che dormiva beatamente come tutti i bimbi di sei anni, e un pò mi dispiaceva svegliarlo senza nemmeno fare colazione, mi venne in mente di andare ad un bar, ma ero invisibie quindi, l'unica cosa da fare è rubare qualche cornetto!

Localizzai il bar più buono della piazza dove c' eravamo accampati, e vi entrai dentro, in mezzo alla confusione nessuno si accorse che un ragazzo invisibile stava portando via due buonissimi cornetti al cioccolato! Li portai, soddisfatto della mia "impresa", a Kerid che continuava a dormire, guardai l' orologio: erano le 7:40, svegliai Kerid:" Buongiorno, ti ho comprato un cornetto al cioccolato, sbrigati a mangiarlo, alle 7:44 volevo vedere cosa accade a Levin!"

Forse lo svegliai di fretta, difatti mi guardò con una faccia molto assonnata, e poi mi chiese guardando i cornetti:" Come hai fatto a comprare i cornetti? Siamo invisibili..." Lo soffermai:" Che ti interessa come, mangia e sbrigati!" Mi sentivo molto autoritario nei suoi confronti, ma ero premuroso di vedere Levin cosa faceva questa mattina!

Finalmente finì quel delizioso cornetto, e corremmo fino alla presunta calle dove in teoria avremmo dovuto incontrare Levin. Kerid mi disse sempre tenendo un tono di voce basso:" Aspettiamo fino a quando non vediamo qualche stranezza!"

Passarono pochi secondi da quella frase, che Levin stava passeggiando in quella calle, poi parlò ad alta voce, come se ci avesse visti:" Hey, non siete ancora partiti, questa volta cosa avete dimenticato?" Io e Kerid ci mandammo un' occhiataccia di terrore...

Io uscii dal nascondiglio, con aria determinata, non vedevo altro che Levin con al collo la mia collana:" Senti, io sono qua per riprendermi la mia collana, immediatamente! Se non me la ridai...... em....." Non sapevo che dire, ero vulnerabile a qualunque sua mossa, poi lui mi umiliò:" Allora, cosa mi faresti se non ve le restituisco? Ho tanta paura." Mi stavo imbestialendo, non avrei permesso a nessuno di rubare la cosa a cui più tenevo:" Non posso farti nulla, hai ragione... Ma dimentichi un particolare, la pietra che tu vuoi l'abbiamo noi."

Si arrossì, da quello capii che moralmente era un ragazzo facile, in questo modo sapevo come ricattarlo, e come farlo tacere... Facilmente... Poi rispose cercando un accordo:" Mmmm, dimenticavo... Facciamo così: io voglio la pietra, e voi le vostre bacchette... Che ne pensi di scambiarle?" Proprio in quel momento Kerid uscì dal nascondiglio, e salutò Levin con un sorrisino ironico, lo sapeva fare solo lui... Poi io ripresi a parlare:" Purtroppo Levin, sbagli una cosa: noi non vogliamo solo le nostre bacchette noi vogliamo tenerci anche la pietra... Se no perchè saremmo venuti qui?! Voi state causando una grave perdita di magia sul nostro pianeta, ed il vostro ne è colmo... Cosa ti costa fare un gesto di umanità?" Ci pensò, sospirando e poi concluse:" In cambio però vorrei una cosa, che metà della pietra mi venisse consegnata..."

Guardai Kerid chiedendogli di tirare fuori la pietra, la osservai a lungo... E poi mi decisi a parlare:" Va bene, prima però le bacchette e poi a te la metà della pietra!" Con una faccia innocente, confermò contento di questa "trattativa".

Si avvicinò e mi porse un coltello, cercai di prendere bene le misure, stavo iniziando a tagliare mentre Levin osservava da vicino per vedere le misure. Dopo mi ricordai prima di tagliare:" No, prima le bacchette!" Fece finta di non sentire, e disse:" Sì, come stai tagliando è giusto!" Mi tranquillizzai data la sua innocenza, ma mia sbagliai molto

Avevo appena appoggiato il coltello sulla pietra, ma Levin velocemente mi sfilò la pietra dalle mani, cercai di rincorrerlo per 1/2 metro, e poi divenne invisibile. Intervenne Kerid:" Ho sbagliato a darti un pò di fiducia, ed a farti fare tutto da solo! Sono uno sciocco, questo lo capisco... Ma la colpa è solo tua! Come fai a pensare che un ragazzo così furbo come Levin, faccia delle cose senza pensarci prima?! Adesso però cerchiamo di contattare il ppreside, lui ci dirà esattamente come comportarci!"

Mi sentii uno schifo, da un bambino di soli sei ero riuscito a farmi umiliare... Chiamò il preside, sentii le sue urla anche se non ero io a parlare al telefono, poi Kerid rispose:" Ci scusi, ma adesso cosa dovremo fare?" Mi avvucinai per sentire cosa rispondeva:" Cosa vuoi fare Kerid, dovete aspettare che sia lui a cercarvi, altro non potete fare!" Attaccò.

Kerid mi guardò molto triste, e mi disse che dovevamo aspettare fino a nuove stranezze... Oramai eravamo gente comune, che dovrebbe compiere una missione: era impossibile la nostra riuscita!

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