23. 이십삼

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«Channie muoviti a scendere c'è una consegna per te!» Urla Jaehyun dal piano di sotto. Mi infilo la vestaglia e con i capelli completamente bagnati scendo di sotto.

«Chissà che pacco è se fai tutto sto bacca..» Non finisco la frase quando mi porge un bouquet di rose bianche con al centro una rosa rossa.

«C'è anche un biglietto noona.» Mark mi passa il bigliettino e mi prende il mazzo per farmi leggere con calma.

"Cara Sin Chanmi, come stai? Ho pensato di organizzarti una piccola caccia al tesoro per darti quel pizzico di curiosità che ti fa impazzire. Hai poche semplici regole da rispettare: non parlarne a nessuno, non barare e divertiti. Detto ciò ti lascio il primo indovinello. So che c'è un posto in particolare qui in corea per il quale vai matta. Vai li alle dieci di stasera ci sarà una piccola sorpresa per te. Buon divertimento, ti amo"

«Che c'è scritto?» Chiede curioso Tae sedendosi sul divano.

«Niente è solo un regalo da un ammiratore segreto.» Perché poi tutto questo mistero, so benissimo che è Yoonie ma se vuole che stia al gioco lo farò.

Non vedo l'ora che venga stasera per andare nel posto stabilito, chissà cosa mi attende.

«Channie sei stata invitata alla sfilata con noi fra due settimane.» Jae mi abbraccia da dietro appoggiando la testa sulla mia spella.

«Come mai? Voglio dire alle sfilate vengono invitate persone famose o importanti figure, quindi io cosa centro?»

«Sorellina se non ti chiamavano dopo il premo che hai vinto l'altra sera sarebbero dei pagliacci.» Ride facendo ridere tutti.

«Vai a vestirti che andiamo a farci un giro.» Mi spinge sulle scale obbligandomi a fare come mi ha detto.

Mi asciugo velocemente i capelli e metto una tuta leggera, con pantaloni lunghi e top.

«Pronta!» Urlo saltando sulle spalle a Jae che mi prende per le cosce per sorreggermi.

«Sapete che mi mancavano le nostre passeggiate di gruppo, era da un po' che andavamo solo io e Jae.» Scendo dalle sue spalle e gli bacio la guancia.

«Beh col fatto della finta relazione era giusto così, i paparazzi vi dovevano vedere da soli.» Sono fortunata ad averli come famiglia.

Passiamo tutto il pomeriggio in giro e tra una chiacchiera e l'altra arriva l'ora di cena.

Decidiamo di mangiare la pizza davanti ad un bel film.

«Ragazzi stasera esco.» Li avviso così non si preoccupano se non mi vedono a casa.

«E dove vai? Piove Chanmi non puoi rimandare?» Chiede Tae preoccupato.

«No devo per forza andare.»

Finita la cena e il film mi vado a preparare. Sono così curiosa di sapere cosa mi attende.

Metto un paio di jeans lunghi neri, una felpa rosa pastello molto semplice e un giacchino di pelle. Stasera fa freddo visto che piove.

Prendo l'ombrello ed esco di casa per avviarmi al Seokchon Lake. Amo venire qui perché è circondato da alberi di ciliegio.

Onestamente non so dove andare ora, non ho mai fatto riferimento a un punto preciso del lago.

Mi guardo in torno cercando di vedere se c'è qualcosa di strano, ma un ragazzo mi si avvicina e mi ferma.

«Sei Sin Chanmi?» Mi chiede sorridendo, annuisco, mi porge una lettera e se ne va senza dirmi niente.

Apro la busta e inizio a leggere.

"Come stai bene con la giacca di pelle."

Aspetta, come fa a sapere che ho la giacca di pelle? Ah già prima di arrivare qui ci siamo salutati al bar.

"Ti ricordi a Bali dissi che questo era il tuo posto preferito perché ami i fiori di ciliegio. Oggi purtroppo non c'è una serata decente per poter ammirare il panorama, ma fa lo stesso. Sono contento tu sia venuta nonostante il brutto tempo. Comunque parliamo di cose serie, dentro la busta c'è un bigliettino che devi custodire fino alla fine, poi capirai."

Controllo nella busta e trovo un bigliettino con scritto "TI". Che significa?

"Ti auguro una bella serata, ci sentiamo domani."

Chissà per quanto andremo avanti con questo gioco. Inizio a tornare verso casa, ma inizia a piovere ancora più forte.

«Non potevi aspettare che arrivassi a casa?» Chiedo al tempo, sono pazza aiuto.

«Chan?» Appena sento la sua voce mi paralizzo.

«Che ci fai qui?» Chiedo guardando se in giro ci sono anche gli altri.

«Stavo tornando a casa. Tu che ci fai qui?» Cosa ti importa di cosa faccio o meno?

«Una passeggiata, ma ha iniziato il diluvio universale.» Appena finisco di dire la frase un tuono rimbomba nel cielo facendomi saltare di paura.

«Vieni a casa con me.» Mi prende per mano e si avvia nella direzione opposta alla mia.

«No, con te non vado da nessuna parte.» Lo fermo.

«Chan sta diluviano e ci sono tuoni e fulmini. Casa mia è più vicina della tua domani torni a casa.» Non riesco mai a dirgli di no. Chanmi sei propio un imbecille.

Raggiungiamo il suo appartamento e una volta entrati ci togliamo le scarpe ormai fradice.

«Posso benissimo stare da Yoongi o dalle ragazze.»

«Lo so, ma ti prego resta con me stanotte.» Sono arrivata alla conclusione che Park Jimin sia bipolare. Come si può cambiare umore così velocemente? Prima carino e gentile, poi un pezzo di mera e dopo di nuovo gentile.

«Perché ti comporti così Jimin? Cosa ti ho fatto? Ho fatt..» non mi lascia finire di parlare che mi bacia.

Non sto capendo più niente, mi scoppia la testa. Perché fa così? Perché io non lo fermo?

Mette le mani sui miei fianchi e inizia a salire sotto la maglietta, ma lo fermo. Non posso fare questo a Yoongi, non se lo merita.

«Non posso.» Mi allontano da lui e mi siedo sul divano.

«Perché non puoi?» Non voglio dirgli di Yoongi così, se lui non gli ha detto niente ci sarà un motivo.

«I-Io...forse è meglio che me ne vada. Buonanotte Jimin.» Faccio per avviarmi alla porta ma mi ferma.

«Ti prego Chan.» Perché non capisce che così mi manda fuori di testa.

«Non posso Jimin. Forse non te ne rendi conto, ma così mi spezzi solo di più il cuore. Torna da quella che ti sei fatto alla festa settimane fa, sicuramente lei non ha un cuore quindi non soffrirà.» Gli bacio la guancia e lascio il suo appartamento.

Voglio tornare a casa, buttarmi sul letto e dimenticare questa giornata.

«Chanmi?» Alzo lo sguardo e incrocio lo sguardo di Yoongi preoccupato.

«Ciao.» Sussurro e lo abbraccio. Ho bisogno di affetto perché il mio cuore non regge più.

Mi fa entrare nel suo appartamento e dopo aver lasciato la giacca all'ingresso saliamo su in camera.

«Mi vuoi dire come mai stai così?» Mi siedo sul letto con lui al mio fianco.

«Sono uscita a fare una passeggiata, ma alla fine è iniziato il diluvio universale. Mentre tornavo a casa ho incontrato Jimin e visto che casa vostra era più vicina della mia mi ha invitata a restare da lui.» Non riesco neanche a guardarlo negli occhi.

«Allora perché sei qui da me e non da lui?» Non riesco a capire se è o non è arrabbiato.

«Perché non ci riesco Yoongi, non riesco a stargli così vicina mi fa male.» Stavolta lo guardo e quello che fa lui mi stupisce.

Mi bacia.

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