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~•Alyssa pov•~
Sono passati tre mesi dall'inizio della mia nuova vita qui in America. Abbiamo superato i tornei provinciali e regionali. Tra poco comincerà la nostra avventura nel campionato Nazionale, il torneo più importante per essere selezionate e indossare la divisa della squadra che rappresenterà gli USA.
« Alyssa sbrigati! Hai finito con la valigia? »
Chiese Isabelle.
« Quasi fatto! Datemi cinque minuti! »
Dissi. Chiusi il borsone e di corsa scesi le scale.
« Ti sei dimenticata qualcosa? »
Chiese mio fratello.
« Lo zaino! »
Dissi lasciando cadere il borsone. Corsi al piano superiore prendendo lo zaino. Lo afferrai e velocemente scesi le scale
« Ora andiamo, altrimenti faremo tardi. »
Disse Isabelle. Per le prossime due settimane io, Isabelle, la squadra femminile e maschile parteciperemo al torneo Nazionale. Salimmo in macchina. Stephanie si era proposta di accompagnarci. Con noi c'erano Tom e Holly.
« Tranquilla siamo in orario. »
Dissi, cercando di tranquillizzarla.
« Lo so. »
Disse lei.
« Respira. Aiuta sempre. »
Dissi. Lei iniziò a respirare e lentamente di tranquillizzò.
« Grazie mille Alyssa. »
Disse lei.
« Non c'è di che. »
Dissi. Ci dirigemmo verso il punto di incontro che gli allenatori avevano prestabilito.
« Siete pronte a vincere questo torneo? »
Chiese Tom.
« Ovviamente! Le schiacceremo come insetti! »
Disse Isabelle.
« Questo è lo spirito. »
Disse Holly. Risi leggermente.
« Preparatevi a scendere ragazzi. »
Ci avvertì Maggie. Afferrai la borsa e sistemai lo zaino. Speriamo che il viaggio non duri molto.

~•Benji pov•~
Erano passati tre mesi da quando avevo visto Alyssa. Non sapevo come stesse. Non sapevo nulla. Tom mi aveva detto che era felice nella nuova scuola e che era riuscita ad avere un posto come attaccante nella prima squadra della scuola. Mi aveva reso molto felice. Il solo pensiero di vederla sorridere mi rallegrava la giornata. Qui in Germania le cose andavano bene. Ormai la Bundesliga era cominciata da un mesetto forse due. La settimana prossima, avevamo una partita contro il Bayern Monaco. Era una delle squadre più forti nel campionato. Gli allenamenti era molto intensi e pesanti. Il mister non ci faceva fermare quasi mai.
« Forza Benji! Para questo se ci riesci! »
Mi urlò Schneider. Mi preparai per parlare il tiro.
« Questo è il mio nuovo tiro! Vediamo se riesci a pararlo! »
Disse sistemando il pallone sul cerchio bianco dell'area di rigore.
« Sono pronto Schneider, quando vuoi! »
Urlai. Colpì il pallone. Era un tiro molto potente. Lo parai. Era davvero difficile da parare.
« Devo ammettere Schneider che questo tiro era davvero formidabile. Complimenti! »
Dissi passandogli il pallone.
« Ma? »
Chiese lui.
« Ma non così formidabile da oltrepassare la mia porta. »
Dissi.
« Ragazzi fate dieci minuti di pausa. »
Ci avvertì il mister. Ci sedemmo a bordo campo.
« Sono passati già tre mesi. Incredibile. »
Disse Kaltz, sedendosi affianco a me.
« Sai Benji, ho saputo che non vedi l'ora che arrivino i Mondiali. »
Continuò.
« Inoltre ho saputo che c'è qualcuno che gli interessa e che non vede l'ora di rivedere. »
Disse Schneider, passandomi l'acqua.
« Price si è preso una bella cotta durante le vacanze natalizie. Chi è la fortunata? »
Chiese Kaltz dandomi alcune gomitate. Rimasi in silenzio.
« È una bellissima ragazza americana. Si chiama Alyssa Walker, ha diciotto anni, ha due splendidi occhi verdi e lunghi capelli neri. Gioca a calcio ed è attaccante nella squadra della sua scuola. Se non mi sbaglio oggi partiva per il torneo Nazionale. »
Disse Schneider.
« Certo che le scegli davvero bene le ragazze Price. Non vedo l'ora di conoscerla questa Alyssa. »
Disse Kaltz.
« Credimi è davvero molto simpatica. Ed è anche molto carina. Vero Price? »
Mi stuzzicò Schneider.
« Si lo è. »
Dissi, bevendo un sorso d'acqua.
« Cambiando argomento, ho saputo che quest'anno si svolgeranno prima i Mondiali femminili e poi quelli maschili. »
Disse Schneider.
« Nulla è ancora stato deciso. Molti hanno votato per dare la precedenza a quello femminile, mentre altri per dare la precedenza a quello maschile. »
Disse Kaltz.
« Riprendiamo con gli allenamenti! Forza alzatevi! »
Ci urlò il mister.
« Forza prepariamoci per altre tre ore di intenso allenamento. »
Disse Schneider.
« Forza ragazzi! »
Ci urlò ancora il mister. Mi alzai.
« Io non voglio allenarmi ancora. Sono a pezzi! »
Disse Kaltz, allungando le gambe a terra.
« Kaltz se non ti alzi niente pausa e doppi allenamenti per te. »
Urlò il mister.
« Va bene mi alzo. »
Disse Kaltz. Ridemmo.
« E voi che avete da ridere? »
Chiese.
« Nulla tranquillo. »
Dissi io, continuando a ridere.
« Smettetela di ridere. »
Disse Kaltz.
« Ci scusi Signor “non ho voglia di fare niente.” Perdonaci per aver iniziato a ridere. »
Disse Schneider con tono sarcastico. Kaltz si alzò di scatto.
« Dai cominciamo questi benedetti allenamenti »
Disse dirigendosi verso il campo. Mi devo impegnare al massimo. Sono sicuro che anche lei in questo momento si sta allenando per il Campionato Nazionale.

~•Alyssa pov•~
Eravamo arrivati in hotel dopo circa 4 ore di pullman con qualche fermata per il bagno. Era ormai sera. Domani avremmo cominciato gli allenamenti. Io ero uscita sul balcone della mia stanza. Ammirai il cielo, che quella sera era davvero spettacolare. Sospirai. Mi chiedo come se la cavi Benji. Per quanto io non riesca ad accettare il fatto che abbia ferito i miei sentimenti, sono in pensiero per lui. Mi chiedo spesso come se la passi, lì in Germania. In questo momento si starà sicuramente allenando. Schneider mi aveva parlato della Bundesliga e della partita contro il Bayern Monaco. Mi aveva detto che gli allenamenti erano davvero pesanti e intensi. Ma nonostante ciò, si divertivano molto. Anche io mi impegnerò come stanno facendo loro. Supererò tutto e tutti per entrare nella squadra dei Mondiali. Vincerò per mio nonno e mia nonna, per i miei fratelli, per la mia squadra, per i miei amici. Vincerò dimostrando di avere tutte le capacità e i requisiti necessari per fare parte della squadra delle titolari. Vincerò il Mondiale per il mio paese, per la mia patria. Vincerò. Vincerò con stile, come solo i Walker sanno fare.
« Che ci fai ancora sveglia? »
Chiese Isabelle, sbadigliando.
« Non riuscivo a dormire. »
Dissi, poggiando i gomiti sulla ringhiera del balcone.
« Tu invece? »
Chiesi.
« Mi sono svegliata da sola. »
Disse sistemandosi affianco a me. Rimanemmo in silenzio, ad osservare il cielo stellato.
« Questo cielo... Mi fa riflettere. »
Disse Isabelle
« Fa riflettere anche me. Mi sono lasciata trasportare dai pensieri prima. »
Dissi.
« A cosa pensavi? »
Chiese. A cosa pensavo? Non lo sapevo neanche io.
« Pensavo al Mondiale. Ormai manca un mese e mezzo. »
Dissi unendo le mani tra loro.
« È il tuo obbiettivo, vero? »
Mi chiese. La guardai. Lo era davvero?
« Si... Fin da quando sono bambina. »
Dissi ridendo.
« Io voglio giocare a calcio per dimostrare che anche noi donne possiamo farlo. Che anche noi, come gli uomini, possiamo dribblare, passare e tirare come gli uomini. »
Disse Isabelle. La guardai. Le si leggeva in faccia che amava il calcio come la sua vita.
« Tu perché giochi a calcio Alyssa? »
Mi chiese, rompendo il silenzio che si era formato. La guardai. Perché giocavo a calcio? Bella domanda. E adesso cosa avrei dovuto rispondere?

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¡HOLA!
Eccomi tornata con questo nuovo capitolo. C'è uno skip time. In quel lasso di tempo Alyssa e la squadra della scuola hanno vinto il Campionato Provinciale e Regionale. Deve partire per il Campionato Nazionale. Nel frattempo Benji e la squadra dell'Amburgo si allenano costantemente e intensivamente per vincere la partita contro il Bayern Monaco. Durante il pov di Benji, Alyssa arriva in Hotel. Uscendo sul balcone si ritrova a pensare. Improvvisamente arriva Isabel e cominciano a parlare. Ma cosa risponderà Alyssa a Isabelle? E cosa succederà nel prossimo capitolo?

ALL'ULTIMO RIGORE  (Seconda Parte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora