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~•Alyssa pov•~
« Allora cosa dovevate dirmi? »
Chiesi sedendomi al tavolo di uno dei miei bar preferiti.
« Sospettiamo che ci sia qualcosa che collega te e il nostro mister. »
Disse Santana.
« Io e... No impossibile. »
Dissi io.
« Quando ha nominato il tuo nome, avevo lo sguardo assente. Vorremmo scoprire qualcosa di più su questa storia. Ti prego aiutaci. »
Disse Natureza.
« Quindi fatemi capire. Credete che ci sia un legame tra me e il vostro mister, e che volete il mio aiuto per scoprire cosa gli sta succedendo. Giusto? »
Chiesi. Loro annuirono. Li guardai, incrociando prima lo sguarco di uno, poi lo sguardo dell'altro.
« Va bene... Credo di poterlo fare. »
Dissi, stringendole mani fra loro.
« Davvero? »
Chiesero, sorpresi dalla mi risposta. Annuii. Sui loro visi nacquero due sorrisi a trentadue denti, luminosi e brillanti.
« Ti ringraziamo moltissimo Alyssa per il tuo aiuto. »
Disse Natureza. Ci alzammo dal tavolo, lasciando il conto. Forse potrei scoprire qualcosa in più su mio padre biologico.

~•Narratore pov•~
Mentre i tre giovani parlavano, qualcuno ad un tavolo vicino aveva ascoltato la conversazione. Qualcuno che non aveva intenzione di farlo, ma che casualmente si trovava lì a gustare un ottimo frappè con un piattino con tre macaron alla fragola. Pierre le Blanc, in quel momento, si rese conto di una sola cosa: aveva sbagliato a giudicare Alyssa dalle voci che giravano sul suo conto. Aveva sbagliato tutto. La credeva strafottente e traditrice, invece era dolce e tenera, che si mostrava fredda a causa del suo ex. Aiutava sempre chi era in difficoltà, sosteneva coloro che credevano di non farcela, e quando era necessario, tirava fuori le unghie pur di proteggere chi vuole bene. Doveva scusarsi. E lo avrebbe fatto quella stessa sera.

~•Skip Time•~

~•Alyssa pov•~
Il pomeriggio passò in fretta. Avevo accettato la richiesta di Santana e Natureza. Se aiutarli a scoprire cosa sta succedendo al loro mister può essermi d'aiuto per ritrovare mio padre biologico, farò di tutto.
« Alyssa. »
Mi chiamò qualcuno che conoscevo bene.
« Dimmi Pierre. »
Dissi voltandomi.
« Ecco... Alyssa... Mi dispiace per quello che è successo. Non volevo farti del male. »
Disse lui. Era... Sincero?
« Avevo creduto alle voci che le ragazze facevano girare sul tuo conto. Così mi sono innervosito e ho reagito. »
Continuò. La mia espressione, da fredda e distaccata, si trasformò in comprensiva e dolce.
« Pierre... »
« Aspetta. Non ho finito. »
Disse interrompendomi.
« Inoltre volevo chiederti di perdonarmi e magari tentare di diventare amici. »
Disse alzando la testa.
« Pierre... Io ti perdono. E mi farebbe davvero piacere diventare tua amica. »
Dissi sorridendogli.
« Grazie. »
Disse abbracciandomi.
« Scusami è... è stato un gesto istintivo. »
Disse con una mano dietro la testa.
« Fa nulla tranquillo. »
Dissi iniziando a gesticolare. Improvvisamente vidi un pugno colpire la faccia di Pierre. Conoscevo bene quel pugno. Perché era lo stesso che avevo curato.

~•Benji pov•~
« Benji ti prego ascoltami. »
Mi supplicò ancora una volta Schneider. Mi fermai voltandomi verso di lui.
« Allora? »
Chiesi di fretta.
« Benjamin non puoi presentarti a casa sua! Rischieresti di finire in prigione per questo. E ad Alyssa non ci pensi? Non pensi a come potrebbe sentirsi se facessi una cosa del genere! »
Chiese. Per un momento, ripensai a ciò che avevo intenzione di fare. Ma scacciai quel pensiero.
« Benjamin. Lei penserà che sei un mostro. Non ti starà vicino per la paura. Credi davvero che appoggerà questa tua pazza decisione di presentarti a casa di Pierre le Blanc e picchiarlo! Capisco la tua rabbia per aver toccato la tua donna, ma questo è troppo! »
Disse Schneider. Era la prima volta che lo vedevo così, in questo stato. Era nervoso e preoccupato. Non sapevo cosa rispondere. Sapevo che aveva ragione, forse non avrei dovuto farlo. Nom volevo che Alyssa avesse paura di me. Io volevo solo proteggerla da tutto.
« Forse hai ragione. È meglio non fare una cosa del genere. »
Dissi. Sospirai risedendomi sul letto.
« Grazie per avermi ascoltato. »
Disse Schneider, rilassandosi. Guardai la finestra. C'era quel Pierre che abbracciava Alyssa. Si staccò subito mettendosi una mano dietro la testa mentre lei iniziò a gesticolare. Strinsi i pugni.
« Devo andare. »
Dissi semplicemente, dirigendomi verso l'uscita dell'albergo. Gli tirai un pugno dritto sullo zigomo.
« Benji fermati! »
Urlò Schneider prendendomi per le braccia.
« Pierre sta bene? »
Chiese lei aiutandolo ad alzarsi. Sorrisi soddisfatto per il brutto livido che gli avevo fatto. Gli usciva un po' di sangue. Lei si voltò verso di me.
« Ma che ti è preso!? Cosa ti è saltato in mente!? »
Mi urlò lei. Spalancai gli occhi, sotto la visiera del berretto.
« Non mi ha fatto nulla! È venuto a scusarsi per quello che è successo! E tu piombi qui e gli tiri un pugno senza motivo! Ma che ti è saltato in mente!? »
Continuò, cercando di non piangere. Era venuto... A scusarsi?
« Io non ti capisco proprio. »
Disse infine trascinandosi Pierre con sé.
« Benji. Questa volta l'hai fatta grossa. »
Disse Schneider.
« Lo so. »
Dissi mettendomi in piedi. Senza dire una parola, scesi le scale dirigendomi verso un luogo dove il silenzio regnava sul paesaggio.

~•Alyssa pov•~
Presi un paio di cerotti e il disinfettante. Pierre strinse i denti.
« Scusami per Benji. Sarà stato un attacco di gelosia. »
Dissi sistemando un cerotto sullo zigomo.
« Non lo biasimo. Avrei reagito allo stesso modo. »
Disse alzandosi. Sospirai. Sistemai le carte nel cestino. Mi ricordava quasi quella sera, a casa mia, mentre fasciavo le nocche a Benji.
« Ci vediamo Alyssa. »
Disse Pierre spezzando il silenzio che si era creato.
« Ci vediamo. »
Dissi salutandolo con un gesto della mano. Appena chiuse la porta, mi lascia cadere sul letto. Guardai il soffitto, bianco come la neve appena caduta. Avevo rischiato di perdere la persona che amavo di più al mondo. Aveva reagito d'istinto, come suo solito. Non sapevo cosa ci avesse trovato di strano in un abbraccio. Non pensavo fosse così geloso e protettivo nei miei confronti. Forse era la paura di perdermi che lo spingeva ad essere così. Qualcuno bussò alla mia porta.
« Alyssa. Dobbiamo parlare. »
Disse dopo aver bussato. Che cosa ci faceva qui?

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¡HOLA!
Alyssa accetta la proposta delle spie Natureza e Santana, sperando di conoscere qualche particolare su suo padre biologico. Con una conversazione tra Schneider e Benji scopriamo che quest'ultimo voleva picchiare Pierre per quello che aveva fatto ad Alyssa. Nota dalla finestra della sua stanza Alyssa e Pierre che si abbracciano e, a causa di uno scatto d'ira, si precipita all'uscita, tirando un pugno a Pierre. Alyssa si innervosisce e, dopo aver urlato a Benji ciò che pensava, trascina Pierre nella sua stanza per disinfettare e curare la ferita. Dopo l'uscita di Pierre qualcuno bussa alla stanza di Alyssa. Ma cosa succederà nel prossimo capitolo?

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