capitolo 174-My Little Pony

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Leggete quiii
Heilà ❤️
Ho trovato questa cosa creepypasta su My Little Pony,che mi vengono i brividi solo a sentirla.

In questo capitolo voglio fare una cosa che,da quanto mi ricordo,non ho mai fatto.
A fine capitolo vorrei fare delle riflessioni personali.
Le parti che voglio commentare le numererò (tipo così¹)e,a fine capitolo, commenterò quella parte.
Ovviamente potete commentare anche voi e dirmi cosa ne pensate di queste ragazze.
Non siete obbligati a leggere le mie riflessioni,e non siete neanche obbligati a farle voi.

Questo capitolo é per hoilcuoreafuoco
Buona lettura ❤️
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Lauren Faust,l'animatrice statunitense che ha fatto My Little Pony,ci dice:

Lessi questa storia qualche anno fa,parlava di 6 ragazze,che frequentavano la stessa scuola,e che morirono tutte lo stesso giorno,il 7 Novembre 2004.
Un mio amico del Nord Carolina mi mandò un articolo tratto da un piccolo giornale locale,che parlava di quell'episodio,ma me ne dimenticai,fino a quando iniziai a guardare qualche episodio di My Little Pony, realizzando che le protagoniste erano sorprendentemente simili alle ragazze che morirono quel giorno.
Decisi così di recuperare quell'articolo,dal momento che l'avevo perso,chiesi al mio amico di rimandarmelo e, fortunatamente,ne aveva una copia salvata sul suo PC,e avevo ragione.
C'era una netta corrispondenza tra le ragazze e le protagoniste del cartone.❞

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La prima ragazza,Samanta Gales,fu sicuramente di ispirazione per Fluttershy

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La prima ragazza,Samanta Gales,fu sicuramente di ispirazione per Fluttershy.

Era una ragazza timida e introversa,ma quello che i suoi compagni di classe non sapevano,era che lei venisse costantemente abusata dalla madre e dal patrigno dentro le mura domestiche.

Sua madre restò in cinta a 15 anni,ed incolpò quella povera ragazza di averle rovinato la vita¹, ciò fece diventare Samanta così introversa.

Quando,nella loro famiglia, arrivò il patrigno,la situazione peggiorò ulteriormente,e l'abbandono nei confronti di Samanta divenne sempre più forte,giorno dopo giorno.

Il patrigno sembrava non avere proprio voglia di prendersi cura di lei quando sua madre non c'era, così la chiudeva nello scantinato,e la lasciava lì,sola, talvolta anche per tutto il giorno.

Sua madre tollerava tutto ciò,come Samanta cresceva,lei la picchiava per aver parlato quando non era il suo turno.

Man mano che passava il tempo,gli abusi diventarono peggiori:veniva lasciata senza cibo,era costretta a dormire fuori casa,e, talvolta,picchiata senza alcun motivo apparente.

Si vestiva con abiti sciatti,era con scarsa stima di se,è per questo a scuola veniva presa in giro dagli altri ragazzi.

Gli unici amici che aveva erano gli animali feriti che salvava,anche se la sua famiglia avrebbe voluto che lei se ne sbarazzasse fin da subito.

𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑙'𝑖𝑛𝑓𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora