È un'ingiustizia.
Un autore italiano, nigeriano o cingalese contemporaneo (solo per portare alcuni esempi random) ha molta meno visibilità rispetto a uno scrittore anglofono.
Questione di lingua, fortuna, vastità di orizzonti, editoria.
Questione di mentalità. Quella che ti fa pensare che sia un'ingiustizia e non un'opportunità. L'opportunità di portare una voce diversa. La forza di una lingua con parole e sfumature diverse. Di contribuire ad arricchire l'altro con il nostro pensiero. Senza superbia.Già, non siamo abituati ad ascoltare voci differenti, di solito preferiamo la nostra. Anche come "autori". Non ti sei mai sentito un po' snob da questo punto di vista ignorando, pure da vorace lettore, molto spesso gli esordienti?
Di tempo ce n'è poco e sarebbe impossibile dare alla marea di scrittori la giusta attenzione. Saper gestire questo tempo è una dote da perfezionare il prima possibile. Prima che ci si dimentichi che ciò che scriviamo per tre quarti (se non di più) viene da fuori, da altre voci.
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Perle del giorno
RandomUna raccolta di brevi constatazioni - o riflessioni che dir si voglia - originate dalla mia mente bacata. Esclusivamente per divertirvi o irritarvi (non ce n'è bisogno, lo so, ma non resisto).