capitolo 5

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POV'S BRYCE
"Sono a cas-" Cazzo sempre la stessa storia... Non mi ero ancora abituato del tutto all'assenza di mia madre... Ero consono a salutarla tutti giorni appena tornato da scuola e trovare il pranzo pronto. Ahimè ció non poteva più succedere. Anch'ella era un'amante del calcio e il suo sogno era di capitanare una squadra femminile tutta sua; probabilmente è questo il motivo per il quale io voglia diventare capitano della Diamond Dust...
Ormai era tutto un'abitudine: entrare in casa, togliere le scarpe e la giacca, buttare le chiavi sul tavolo e lavarmi le mani. Tutti i giorni sempre il solito silenzio che avvolgeva le solite azioni.
Mi preparai velocemente una cotoletta (XD) con dei pomodori. Il gusto era insipido dato che io e la cucina ervamo su piani opposti...
Finito di mangiare mi sistemai sul divano aspettando il pomeriggio finendo un anime.

Passarono delle ore e ormai il cartone l'avevo terminato in lacrime (ovviamente). Si, a quasi 17 anni piangevo per la morte del protagonista nell'ultimo episodio nonostante sappia che erano solo disegni in 2D.
Mi ripresi in poco tempo e decisi di esplorare la città a me sconosciuta. A mala pena sapevo andare a scuola e al supermercato...
Stavolta girai con la moto, cosi da essere più veloce; guardai sul cellulare il luogo della biblioteca e mi diressi lì.
Il vento che entrava nel casco era fresco e i petali profumati ricadevano al ciglio della strada. Il traffico era il triplo di quello di Hokkaido, ma non mi dava fastidio.
Sbagliai un paio di vie ma dopo 15 minuti arrivai a destinazione. Un edificio vecchiotto contornato dalle petunie in vasi di ceramica, mi fece accigliare per una manciata di secondi.
Scesi dalla moto e entrai dalla porta di vetro anch'essa leggermente arrugginita.

Mensole, scaffali, librerie strabordavano di fogli gialli.
"Oh buongiorno" Mi disse una vecchina seduta su un dondolo in mezzo alla saletta di lettura.
"Salve" Risposi cercando di capire l'ordine dei libri
"Hai bisogno?"
"Beh in realtà volevo vedere qualcosa di thriller o giallo" Risposi con un angolo della bocca alzato.
Lei si diresse lentamente verso un mobile all'entrata.
"Qua ci sono i polizieschi, qua quelli sulla politica e qui i thirller" Indicó i tre differenti ripiani e accennando un 'si' con il capo mi avvicinai per dare un'occhiata.
Fin da piccolo leggevo Conan Doyle o Agatha Christie, col passare del tempo iniziai anche i veri thriller e qualcosa di politica solo per restare informato sul mondo non dei libri.
Presi Il Poeta e Io Uccido, due thriller che mi hanno consigliato un sacco di persone e che finalmente avró l'occasione di leggere.

Ritornai da quella signora porgendole i libri ma mi fermó
"Scusami ma Il Poeta lo aveva gia prenotato un altro ragazzo"
"Le prometto che glielo riporto entro questa settimana" Risposi.
"Allora, non dovrei dirtelo, ma i genitori di questo ragazzo sono due persone molto importanti in questa città quindi non voglio avere complicazioni con loro" I suoi gesti erano pacati ma la sua voce diceva tutto il contrario.
"E chi sarebbero questi due?"
"Bonnie e Aslan Beacons"
Eh no... questa è sfiga porca paletta.
Cercando di mantenere la calma dissi scherzando
"Ah non si preoccupi, Claude Beacons, loro figlio, è un mio compagno di classe quindi potrei darglielo tranquillamente io"

Dopo mezz'ora di discussione finalmente si convinse a darmelo nonostante avessi saputo che il Rosso avesse 2 fratelli quindi poteva non essere per lui...
Saltai ancora sulla moto e mi diressi a finire il giro della città.
Ritornai a casa verso le 18 avendo preso prima la pizza da un locale poco lontanto.
Andai sul mio letto matrimoniale (in questa nuova casa mi sono preso io il doppio materasso nonostante il poco tempo che lo avrei utilizzato) con la mia pizza, la coca cola e quel libro che dovevo leggere in pochi giorni.
Una pagina tirava l'altra, un po come le olive e le ciliegie. Ogni tanto mi fermavo pensando a come dovessi darlo a Claude una volta terminato.
Cioè, non sapevo se domani mi avesse parlato da normale compagno di classe o se mi avesse ignorato...

Tirai mezzanotte e mezza con l'aiuto di un te caldo cercando di replicare l'atmosfera invernale.
Il libro l'avevo praticamente finito ma non perchè avevo una sorta si scadenza, ma perchè la sua bellezza e la suspance ti tenevano attaccato ai fogli.
Andai a farmi una doccia veloce e misi nel forno gli avanzi della pizza per mio padre che probabilmente tornerà fra un'ora abbondante.

Al mattino mi svegliai un po prima cosi da fare colazione al bar della scuola e dare un'occhiata anche a quella biblioteca.
Il tragitto (con google maps) era stato rapido e non sbagliai nessuna strada.
Arrivato, mi accomodai al bar ordinando un cappuccio e una ciambella mentre finivo quel bellissimo libro.

"Vedo che ti piace leggere!"
Una voce alle mie spalle mi fece girare. Era Byron Love, un altro mio compagno di classe.
"Si fin da piccolo adoravo la lettura"
Sedendosi al mio stesso tavolo disse
"E che genere leggi?"
"Per la maggior parte thriller ma anche quelli culturali non sono male"
"Ahh io invece solo drammatici; il sangue non è il mio forte"
'ci avrei scommesso...' Pensai.
Continuammo a parlare una volta finito quel dannato libro. Ovviamente dire che era bello non era abbastanza. Sublime.
"Bryce la campana suona fra pochi minuti, ci avviamo verso la classe?"
"Si certo"

Neanche arrivati al nostro piano che la voce odiosa del Rosso rimbonbó per tutto il corridoio.
Non sapendo come comport-
Rettifico. Beacons non mi degnó di mezzo sguardo quindi capì subito che quello sarebbe stato l'andazzo di tutto l'anno scolastico.
Le lezioni scorrevano veloci anche se la mia testa era da tutt'altra parte.
"Ora chi è interessato ad usufruire dei dormitori alzi la mano" Disse la prof.
Questa frase l'avevo sentita chiaramente quindi dall'ultimo banco dov'ero, la alzai.
In totale eravamo forse in 8, non che mi interessava molto dato che l'avrei utilizzato solo per dormirci.
"Questi ragazzi mi seguino un attimo, gli altri non si muovino"
Mi alzai mettendo le mani in tasca senza notare qualche sguardo da Beacons poco piu avanti di me.
Mi sentii prendere il braccio così che mi girai e il Diavolo rosso sputtanandomi davanti l'intera classe disse (apposta) ad alta voce
"Whitingale mica hai la casa tutta per te?"
Scazzato risposi strattonando l'arto con cui mi aveva afferrato
"Non sono cazzi tuoi"
Alzandosi dal banco ribattè con un ghigno pazzoide
"Me l'hai detto tu che sei sempre da solo in casa dato che tuo padre lavora fino a tardi e tua madre è mor-"
Lo presi per il colletto e lo buttai con forza sul suo stesso banco standogli a cinque centimetri di distanza; sentivo l'alito alla cannella sul mio naso e mi urtava solo perche era il suo.
"Prova ancora a dire qualcosa su mia mamma che ti spezzo le ossa, feccia viziata che non sei altro"
La classe era in subbuglio poiche mai nessuno gli aveva risposto così; io me ne fregavo di cio che potevano pensare gli altri, quindi lo mollai e ritornai a seguire la prof fuori dall'aula.
Peró prima di mettere il secondo piede fuori da essa dissi schiettamente
"Ah Beacons comunque hai sbagliato, mia mamma non è morta"

Secondo giorno e già sentivo puzza di odio.


bela rega sono coto:)
"capitoli piu corti" cit pt.2 (1200 parole ahah)
L'inizio so che poteva essere noioso ma nel futuro della storia sarà importante dato che non sappiamo ancora se il nostro Ghiacciolino ridarà effettivamente quel casso di libro al Diavoletto... E poi, Claude sarà davvero cosi stronzo con lui solo per antipatia, o ci sarà sotto qualcos'altro di più profondo?
e si i know anche a me è costato caro scrivere che gli anime sono cartoni con personaggi disegnati e irreali...
detto questo ci becchiamo con un prossimo capitolo
baci

Red or White?-TorchxGazelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora